Concetti Chiave
- I comandi Throw e Throws vengono utilizzati per gestire eccezioni personalizzate in Java, permettendo di lanciare eccezioni definite dall'utente.
- Per utilizzare il comando Throw, è necessario dichiarare Throws all'inizio del metodo, segnalando che il metodo può lanciare un'eccezione specifica.
- Il blocco Try è utilizzato in Java come meccanismo di controllo per gestire blocchi di codice che possono generare eccezioni.
- Catch è utilizzato per gestire le eccezioni catturate da un blocco Try, interrompendo l'esecuzione del blocco Try e processando l'eccezione.
- Il comando Finally, opzionale, viene eseguito dopo i blocchi Catch, garantendo l'esecuzione di codice di pulizia o chiusura.
Ci sono tuttavia dei casi che non rientrano in quelli predefiniti. Per questo motivo si possono disegnare nuovi tipi di eccezioni. Per farlo bisogna prima importare la libreria java.lang.Exception e successivamente attraverso l’istruzione Throw si può lanciare l’eccezione, terminando il metodo in esecuzione. Per utilizzare Throw bisogna però prima utilizzare Throws all’inizio del metodo.
ES. void push(int dato) throws StackOutOfBoundException {
if (cima
dati[cima] = dato;
cima++;
} else {
throw new StackOutOfBoundException ("Dimensione max!)}}
I Comandi Try/ Cathc
Un altro modo per risolvere un’eccezione è attraverso i comandi Try e Catch. Il blocco Try è una sorta di “guardiano” per il controllo di un blocco di istruzioni che potrebbe generare eccezioni. La sintassi per l’uso di questi due comandi è la seguente:
try {
istruzione;
} catch (Exception nome) { istruzioni;
} catch (exception nome) { istruzioni; }
Catch serve invece quelle eccezioni compatibili con l’argomento dell’eccezione. Se un comando CATCH viene eseguito, il blocco Try smette di essere eseguito e ci si ferma al primo blocco Catch soddisfatto. Opzionalmente si può aggiungere anche il comando Finally. Alla fine di ogni blocco CATCH, che verrà sempre eseguito prima di uscire dal blocco TRY/CATCH.