Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Caratteristiche
TEMPO DI ACCESSO (access time) indica il tempo richiesto affinché il
Computer possa ritrovare i dati registrati per poterli elaborare poi in memoria
Centrale (è espresso con i sottomultipli del secondo)
CAPACITA’ indica la quantità di informazioni che il supporto può contenere
(è espresso in numero di byte )
VELOCITA’ DI TRASFERIMENTO DEI DATI indica la rapidità con la quale i
dati vengono trasferiti dal supporto dal supporto alla memoria centrale
(si misura in Kbyte per secondo (KBps) o Mbyte per secondo (MBps))
I supporti per le memorie di massa si dividono in 4 grandi
categorie, vediamo per ognuna di esse i principali rappresentanti:
dischi magnetici :
dischi ottici
dischi magneto-ottici
nastri magnetici Dischi magnetici
Sono dischi sui quali la memorizzazione dei dati avviene
magnetizzando la superficie, tramite un’apposita testina di
lettura/scrittura. Sullo stesso disco i dati possono essere scritti,
cancellati e riscritti per un numero indefinito di volte senza
logorare il supporto. I dischi magnetici sono volatili per natura, un
forte campo magnetico è sufficiente a cancellarne l'intero
contenuto in pochi istanti, per questo motivo vanno tenuti distanti
dalle fonti di campo, come trasformatori di potenza o grosse
calamite.
Floppy: Sono i comuni dischetti, possono contenere fino a 1,44 MByte (dei
vecchi modelli, ormai fuori commercio, potevano contenere solo 720 KB).
Sono caratterizzati da una velocità di lettura/scrittura molto bassa rispetto
a quella degli altri dischi.
Il foro in basso a sinistra serve per proteggere il disco da scrittura nel caso
si volessero preservare dei dati importanti da cancellazioni accidentali;
quando il foro è scoperchiato il disco è protetto da scrittura, quando il foro
è coperto il disco è nuovamente scrivibile. Tutti i supporti magnetici
estraibili possiedono un meccanismo di protezione simile a questo.
Hard disk: sono dischi contenuti all’interno del computer e non sono
normalmente estraibili né visibili dall’esterno. I primi modelli avevano
una capacità di pochi MByte, i modelli oggi in commercio arrivano fino
ad alcune decine di GByte, ma escono continuamente modelli nuovi di
capacità sempre maggiore.
Zip: Somigliano ai dischetti floppy ma sono un po' più grandi e la forma
è un po’ diversa. Esistono da 100 e 250 MByte e necessitano di un
drive apposito, diverso da quello dei floppy. Sono piuttosto costosi (da
circa 10 Euro a circa 25 Euro l'uno, a seconda della capacità).
dischi ottici
sono dischi su cui la memorizzazione dei dati avviene “bruciando”
con un laser la superficie, che da lucida diviene così opaca.
Normalmente i dati scritti su un disco ottico non possono più
essere cancellati, esistono tuttavia dei dischi particolari (CD
riscrivibili) che consentono la cancellazione e la riscrittura per un
numero comunque limitato di volte (ad ogni cancellazione la
superficie tende a deteriorarsi sempre di più finché non diventa
inutilizzabile).
CD-ROM (Compact Disk): sono esattamente gli stessi CD usati per la
musica, la sigla ROM (Read Only Memory) indica il fatto che i dati, una volta
scritti su CD, sono indelebili e potranno essere soltanto letti.
La capacità tipica è di 650 MByte (che nei CD audio corrisponde a 74 minuti
di registrazione), ma esistono anche modelli leggermente più capienti.
Un CD vergine (scrivibile con un masterizzatore) costa da 50 centesimi a 2
Euro, a seconda della marca e della qualità. I più economici sono
ovviamente più soggetti a difetti di fabbricazione. Esistono anche modelli
che presentano un lato stampabile (usando stampanti particolari).
La scrittura su CD è sempre un'operazione piuttosto complessa e delicata
in quanto deve avvenire seguendo un ritmo costante e senza interruzioni.
Se, per qualunque motivo, il flusso di dati durante la scrittura rimane bloccato,
il CD è da buttare e bisogna ricominciare tutto da capo con uno nuovo.
DVD (Digital Versatile Disk): Esteriormente sono in tutto simili
ai CD-ROM, ma di norma contengono 4,7 GByte. Sono usati
da alcuni anni soprattutto per i film digitali, tuttavia possono
benissimo contenere anche i normali dati come i CD-ROM; il
problema è che lo standard dei DVD ancora non è stato definito
del tutto, comunque a partire dall'estate 2001 si trovano in
commercio i primi masterizzatori per DVD ad un prezzo
abbordabile
Per leggere i DVD occorre un lettore CD appropriato (i normali
drive per CD non sono in grado di farlo). Il lettore DVD è invece
sempre in grado di leggere anche i normali CD-ROM.
(Per maggiori dettagli andate su www.wikipedia.it)
dischi magneto-ottici
sono dischi a supporto magnetico, su cui però la scrittura dei dati
può avvenire solo dopo un forte riscaldamento della superficie con
un fascio laser. A temperatura ambiente i dischi magneto-ottici
non sono sensibili ai campi magnetici e questo li mette al riparo
dalle cancellazioni accidentali. I dischi magneto-ottici esistono in
numerosi modelli, con capacità che arriva fino ad alcuni GByte, e
richiedono la presenza di un apposito drive. Furono messi in
commercio nella seconda metà degli anni '80, prima dell'avvento
dei CD-ROM, ma non hanno mai preso campo, sia per il costo
eccessivo (soprattutto del drive), sia per la contemporanea
affermazione degli hard disk e dei CD. Rimangono in uso solo in
alcuni sistemi dove è richiesto il frequente salvataggio di una
grande quantità di dati in condizioni di sicurezza (per es. nelle
banche).
nastri magnetici
Vengono usati dagli amministratori di grandi sistemi di
computer per creare periodicamente copie (Backup) del
contenuto degli hard disk, in modo da salvare i dati qualora se
ne guastasse uno. La lettura/scrittura è però molto lenta (può
richiedere alcune ore), per questo l'operazione di backup viene
lanciata tipicamente durante la notte.
Una quinta categoria di supporti di memoria era costituita da schede perforate e nastri
perforati, che però sono caduti completamente in disuso già da alcuni decenni. Si
trattava di cartoncini o nastri di carta sui quali i bit venivano rappresentati con fori
presenti/assenti. Erano estremamente scomodi da usare, lenti e ingombranti. Sparirono
del tutto con l'avvento dei primi floppy e ormai sono considerati articoli da museo della
scienza. Memoria Cache
PROBLEMA: Sebbene la RAM sia veloce, non è abbastanza
veloce da “star dietro” ai moderni processori.
CONSEGUENZA: il processore perde tempo ad aspettare l’arrivo
dei dati dalla RAM.
SOLUZIONE: Inserire tra processore e RAM una memoria
particolarmente veloce dove tenere i dati usati più spesso
(memoria cache) In questo modo, la prima volta che il
microprocessore carica dei dati dalla memoria centrale, tali dati
vengono caricati anche sulla cache le volte successive, i dati
possono essere letti dalla cache (veloce) invece che dalla
memoria centrale (più lenta)
Ma se abbiamo memorie così veloci,perché non le usiamo per
costruire tutta la RAM?
Semplice...perché costano molto!!
Lo schema di Von Neumann
Unità di elaborazione
Unità di
input Memoria C.P.U.
centrale Unità di
output
Memorie di
massa
L’unità centrale (CPU)
Tre tipologie di istruzioni
Istruzioni aritmetico-logiche
Controllo del flusso delle istruzioni
Trasferimento di informazioni
è composta da:
Unità aritmetico-logica (ALU)
Unità di controllo (CU)
Registri Legge le istruzioni dalla memoria e
ne determina il tipo (quindi gestisce il
Funzionamento delle varie parti)
Esegue le operazioni necessarie per
Eseguire le istruzioni
Sono memorie ad alte velocità usate
Per risultati temporanei e informazioni
di controllo
Esistono diversi tipi di registri
–
PC (Program Counter): contiene l’indirizzo di M.C. in cui
è memorizzata l’istruzione da eseguire
–
IR (Registro dell’Istruzione): contiene l’istruzione in
fase di esecuzione
–
Registri Accumulatori: contengono i dati su cui
l’istruzione deve agire e i risultati ottenuti da tale azione
–
SR (Registro di Stato): contiene caratteri di controllo
relativi al funzionamento della CPU
Il ciclo macchina
FETCH-DECODE-EXECUTE
(leggi-decodifica-esegui)
INIZIO
Reperimento nella M.centrale
Fetch dell’istruzione da eseguire
Trasferimento dell’istruzione nel
registro istruzioni (I.R.)
macchina Decodifica dell’istruzione
e aggiornamento del P.C.
Decode Trasferimento dei dati da elaborare dalla M.C. ai
Ciclo registri accumulatori
Attivazione della A.L.U.
Execute SI
Esecuzione dell’istruzione e memorizzazione
dei risultati nei registri accumulatori Altre NO FINE
Trasferimento dei risultati nella M.C. istruzioni
Il “ciclo macchina”
Il “ciclo macchina”
M.C. C.P.U.
7 Registri Accumulatori
Dati 4 6
I.R.
2 A.L.U.
3
P.C.
Istruzioni 1 5 S.R.
Unità di controllo
4-
6-
5-
L’Unità
3-
L’ALU
L’Unità
L’Unità
di
esegue
di
controllo
di
controllo
controllo
l’istruzione
comanda
attiva
interpreta
e
i circuiti
pone
il trasferimento
l’istruzione
i risultati
della ALU
nei
e
dei
2-
7-
L’istruzione
1- L’Unità
individuata
di controllo
viene
comanda
trasferita
la lettura
nel Registro
dati
aggiorna
da elaborare
il P.C.
necessari
Registri
inserendovi
(operandi
per
Accumulatori
dell’istruzione)
l’esecuzione
l’indirizzo dell’istruzione
nei Registri
(prelevamento)
risultati dai Registri
dell’Istruzione
dell’istruzione
Accumulatori
(I.R.)
da eseguire,
alla Memoria
cioè di
successiva
Accumulatori
da eseguire
quella memorizzata all’indirizzo
Centrale contenuto nel P.C.
Esempio: vogliamo sommare due numeri
Esprimiamo in esadecimale l’indirizzo della memoria dove si trovano
il primo numero (7A3) ed il secondo numero (8A7) e l’indirizzo dove
andare a memorizzare il risultato (B92). R2 R3 R7
7A3 4 Registri accumulatori 6
8A7 7 I.R.
B92 2 ALU
3
P.C. 5
1
istruzioni Unità di controllo S.R.
4-
6-
5-
L’Unità
3-
L’ALU
L’Unità
L’Unità
di
esegue
di
controllo
di
controllo
controllo
l’istruzione
comanda
attiva
interpreta
e
i circuiti
pone
il trasferimento
l’istruzione
i risultati
della ALU
nei
e
dei
2-
7-
L’istruzione
1- L’Unità
individuata
di controllo
viene
comanda
trasferita
la lettura
nel Registro
dati
aggiorna
da elaborare
il P.C.
necessari
Registri
inserendovi
(operandi
per
Accumulatori
dell’istruzione)
l’esecuzione
l’indirizzo dell’istruzione
nei Registri
(prelevamento)
risultati dai Registri
dell’Istruzione
dell’istruzione
Accumulatori
(I.R.)
da eseguire,
alla Memoria
cioè di
successiva
Accumulatori
da eseguire
quella memorizzata all’indirizzo
Centrale contenuto nel P.C.
Il clock
È un orologio interno alla macchina che da la base dei tempi
necessaria per mantenere il sincronismo fra le operazioni.
Ad ogni colpo di clock viene inviato un segnale e quindi eseguita una
microistruzione.
La Cpu è il cervello del computer, il clock è il suo cuore!!
La frequenza con cui il clock scatta fornisce un’importante indicazione
della velocità a cui opera l’unità centrale: dire che un computer lavora
a 800 Mhz significa che vengono eseguite 800 milioni di istruzioni
elementari in un secondo.
Poiché alcune operazioni richiedono più cicli di clock per essere eseguite
utilizziamo come unità di misura il MIPS(milioni di operazioni al secondo
n.b: la velocità espressa in mips è inferiore a quella espressa in Mhz
Celle di memoria
Ogni cella è formata da un certo numero di bit (in genere 8)
E ogni cella ha un unico indirizzo di memoria L’indirizzo è
100 101
Decodifica delle colonne
0 1 2 3 4 5 6 7 Infatti i primi
4 bit da
0 sinistra
1
righe rappresentano
2 l’indice di
delle 3 Colonna
Decodifica (4=100)
4 Mentre i
5 rimanenti
6 l’indice di riga
(5=101)
7
Generalmente gli indirizzi sono espressi in esadecimale
Se dobbiamo gestire 64 celle (come nell’esempio 8X8 ) ci servono 6
bit di indirizzamento, se utilizzo 16 bit (2 byte) allora posso gestire
2^16=65536 celle; in generale con n bit di indirizzamento posso gestire
2^n celle.
Contenuto della cella:
•Un carattere (numero, lettera, simbolo ecc..) ci servono 8bit=1byte
•Una parola (uno o più byte)
Periferiche di Input e Output
Tutti i dispositivi che mettono in comunicazione (nel senso
più ampio) il computer con l’esterno sono detti
genericamente Periferiche oppure Dispositivi periferici di
Input/Output (o di I/O, o di Ingresso/Uscita).