Concetti Chiave
- I sistemi possono essere classificati in base alla loro natura: artificiale, naturale o misto, a seconda della loro origine e creazione.
- La classificazione temporale dei sistemi distingue tra discreti, che cambiano stato in momenti distinti, e continui, che evolvono senza interruzioni evidenti.
- Le proprietà delle variabili definiscono i sistemi come dinamici, statici, chiusi o aperti, in base al loro comportamento e interazione con l'ambiente.
- Le relazioni nei sistemi possono essere deterministiche, stocastiche, combinatorie o sequenziali, determinando il modo in cui rispondono agli input.
- Ogni metodo di classificazione offre una prospettiva unica per comprendere e analizzare i diversi tipi di sistemi.
Classificazione dei sistemi
Un sistema viene descritto grazie a delle variabili che assumono dei valori.
Varie sono le classificazioni attribuibili ai sistemi:
- Natura.
- Tempo.
- Proprietà delle variabili.
- Proprietà delle relazioni.
Il primo criterio di classificazione è la natura. Per natura intendiamo l’origine del sistema, come si è creato. In base a questo lo possiamo classificare nei seguenti modi:
.Artificiale, ovvero costruito dall’uomo (l’elaboratore);
.Naturale, ovvero un sistema che si è creato in natura (il fiume);
.Misto, sia naturale che artificiale. Possiamo pensare a un qualcosa che esiste in natura, ma che per necessità dell’uomo gli sono state fatte delle modifiche (le dighe);
Un altro criterio di classificazione per i sistemi è il tempo, e possiamo quindi dividere i sistemi in:
.Discreto, quando il sistema in ogni singolo istante può trovarsi in uno stato. Quando viene analizzato, viene preso in considerazione lo stato del sistema in un istante e poi a quello successivo. Quello che c’è in mezzo non ha importanza e quindi questo salterà da un istante all’altro (esempio sono i semafori);
.Continuo, quando il sistema non ha uno stato ben definito, ma questo si muove in maniera impercettibile da uno stato all’altro (esempio è un’automobile che si muove su una strada).
Quando il criterio di classificazione è basato sulla proprietà delle variabili, noi classifichiamo i sistemi in:
.Dinamico, le variabili cambiano di valore nel tempo;
.Statico, le variabili di stato avranno sempre lo stesso valore;
.Chiuso, che non interagisce con l'ambiente esterno;
.Aperto, che interagisce e scambia informazioni con il mondo circostanze.
L'ultimo metodo di classificazione è per proprietà delle relazioni:
.Deterministico, Ad una sollecitazione, si ha sempre una risposta uguale;
.Stocastico, ad una stessa sollecitazione si può rispondere in diversi modi;
.Combinatorio, l'uscita dipende solo dagli ingressi;
.Sequenziale, l'uscita dipende da ingressi e stato interno.
Domande da interrogazione
- Quali sono i criteri principali per la classificazione dei sistemi?
- Come si classificano i sistemi in base al tempo?
- Qual è la differenza tra sistemi deterministici e stocastici?
I sistemi possono essere classificati in base a natura, tempo, proprietà delle variabili e proprietà delle relazioni.
I sistemi si classificano in discreti, che cambiano stato in istanti specifici, e continui, che si muovono impercettibilmente da uno stato all'altro.
Nei sistemi deterministici, una sollecitazione produce sempre la stessa risposta, mentre nei sistemi stocastici la risposta può variare.