blakman
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Concetti Chiave

  • I pronomi personali assumono funzione riflessiva quando l'azione del verbo ritorna sul soggetto stesso.
  • In prima e seconda persona, i pronomi personali possono avere sia senso riflessivo che non riflessivo.
  • In terza persona, il pronome riflessivo ha una forma propria e si traduce come "sè, se stesso, loro".
  • Il pronome riflessivo di terza persona non può essere soggetto e non ha forma nominativa.
  • Il pronome riflessivo può essere rafforzato con il raddoppiamento "sese" e l'uso enclitico di "cum".
Funzione riflessiva dei pronomi personali

I pronomi personali assumono funzione riflessiva quando sono usati per costruire la forma riflessiva del verbo, cioè un'azione che si riflette, ossia ritorna sul soggetto che la compie. Nei pronomi personali di 1 e 2 persona le stesse forme possono essere adoperate con senso riflessivo.

- Hanno senso riflessivo quando si riferiscono al soggetto della proposizione:
(Ego) provideo mihi
Io provvedo a me.

(Tu) provides tibi.
Tu provvedi a te.

- Hanno senso non riflessivo quando si riferiscono a persona diversa dal soggetto:
(Ego) provideo tibi.
Io provvedo a te.

(Tu) provides mihi.
Tu provvedi a me.

La 3 persona corrisponde all'italiano , se stesso, loro, ha invece una forma propria per designare l'azione riflessiva.

Essa presenta le stesse uscite per il singolare e per il plurale e per tutti i generi:
Virtus est amans sui.
La virtù è amante di se stessa.

Se ipsum amat.
Egli ama se stesso.

Nota bene:
- In quanto può indicare soltanto un'azione riflessiva, il pronome di 3 persona non può mai svolgere la funzione di soggetto e pertanto manca del nominativo.

- Anche il pronome riflessivo è rafforzato mediante il raddoppiamento sese e prevede l'uso enclitico della preposizione cum: secum = "con sè"

Domande e risposte