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L’ablativo assoluto
È un costrutto tipico della lingua latina ed è probabilmente uno dei più comuni.
Di fatto l'ablativo assoluto consiste in una proposizione i cui elementi essenziali sono: un soggetto, che si trova in caso ablativo, e un verbo posto invece al participio presente o passato che concorda con il soggetto.
Si chiama assoluto (da absolutus, ovvero "sciolto") perché è autonomo, non ha cioè nessun legame sintattico - grammaticale con la reggente.
Il suo soggetto non può coincidere con il soggetto grammaticale della reggente, né può essere richiamato da elementi grammaticali (come i pronomi).
In italiano, l’ablativo assoluto corrisponde ad una proposizione subordinata che si può rendere con gerundio presente o passato o con il participio oppure con una proposizione temporale, causale, concessiva, avversativa o ipotetica.
In latino, l’ablativo assoluto può essere costituito.
- dal participio presente, che si può usare con tutti i verbi , con un nome o pronome. Indica contemporaneità con la reggente e si traduce con il gerundio presente;
- dal participio perfetto, che si può usare solo con i verbi transitivi attivi e intransitivi deponenti , con un nome o un pronome. Indica anteriorità rispetto alla reggente e si traduce con il gerundio o participio passato.