Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La pioggia è la forma più comune di precipitazione atmosferica, formata da goccioline che si ingrossano nelle nubi e cadono al suolo.
  • La neve si forma attraverso la sublimazione del vapore acqueo in cristalli di ghiaccio, tipica nei climi temperati in inverno e nelle regioni polari.
  • La grandine è costituita da chicchi di ghiaccio formati da forti correnti ascendenti nelle nubi temporalesche, e può causare danni alle coltivazioni.
  • I temporali sono caratterizzati da violente precipitazioni e attività elettrica, con lampi e tuoni.
  • La rugiada si forma per condensazione del vapore acqueo su superfici fredde, mentre la brina si forma a temperature sotto zero ed è dannosa in primavera.

Precipitazioni atmosferiche: descrizione

La pioggia è la forma più comune e frequente di precipitazione atmosferica; altre forme sono la neve, la grandine, la rugiada e la brina.
La pioggia si forma quando, col progredire del raffreddamento, le goccioline che formano le nubi si ingrossano, tali da non poter più restare in sospeso nell’aria per cui esse precipitano al suolo. Non tutti i tipi di nubi causano la pioggia, ma soltanto i nembi ed i cumuli-nembi, nei quali la formazione di gocce grandi è possibile.

Se la temperatura è inferiore a O°, la condensazione del vapor d’acqua avviene per sublimazione, cioè con il diretto passaggio dallo stato aeriforme a quello soldo; allora, si formano esili cristalli stellati a sei punte oppure quando la temperatura è estremamente bassa oppure dei piccolissimi aghi.; cristalli stellati e aghetti si agglomerano e cadono lentamente al suolo e se l’aria è calma, essi formato dei fiocchi simili a biòccoli di cotone. Si tratta della neve che nei climi temperati è un fenomeno tipico dell’inverno, mentre nelle regioni polari è la forma pi consueta di precipitazione.
La grandine è costituita da granuli o globuli di ghiaccio di dimensioni varie e di varia struttura. La formazione della grandine è dovuta al fatto che in gran parte delle nubi temporalesche si hanno fortissime correnti ascendenti che possono superare di molto la velocità di caduta di gocce di pioggia. Pertanto, queste sono sollevate e portate nella parte più elevata delle nubi, dove, trovando una temperatura inferiore a 0°, congelano, trasformandosi, così, in chicchi di grandine. Una volta formato, un chicco può ingrossarsi fino ad assumere talora proporzioni enormi. La grandine è un fenomeno atmosferico molto temuto dagli agricoltori perché può arrecare danni irreparabili alle coltivazioni. Essa cade di preferenza nelle zone temperate, durante i temporali.
I temporali sono tempeste atmosferiche caratterizzate da un forme movimento dell’aria, da precipitazioni violente e da manifestazioni elettriche, con lampi e tuoni.
Il fenomeno della rugiada si presenta con una certa frequenza nelle notti calme della stagione calda ed è dovuta alla condensazione del vapor acqueo quando essa entra a contatto con una superficie che siè raffreddata per irradiazione più dell’aria sovrastante che a sua volta si è raffreddata fino al punto in cui il vapor acqueo giunge alla saturazione.
Se il raffreddamento scende a temperature sotto zero, invece della rugiada si ha la brina, formata da piccole gocce congelate. Le brine sono frequenti nei paesi temperati durante la stagione invernale, ma qualche volta anche d’inverno e di autunno. Sono molto dannose le brine primaverili perché possono compromettere interi raccolti.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le forme principali di precipitazione atmosferica descritte nel testo?
  2. Le forme principali di precipitazione atmosferica descritte sono la pioggia, la neve, la grandine, la rugiada e la brina.

  3. Come si forma la pioggia secondo il testo?
  4. La pioggia si forma quando le goccioline nelle nubi si ingrossano a tal punto da non poter più restare sospese nell'aria e precipitano al suolo.

  5. Qual è il processo di formazione della neve?
  6. La neve si forma per sublimazione quando la temperatura è inferiore a 0°, con il passaggio diretto del vapore acqueo dallo stato aeriforme a quello solido, creando cristalli stellati o aghi che si agglomerano in fiocchi.

  7. Perché la grandine è temuta dagli agricoltori?
  8. La grandine è temuta dagli agricoltori perché può causare danni irreparabili alle coltivazioni, specialmente durante i temporali nelle zone temperate.

Domande e risposte

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