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Povertà
Intorno all’anno 1000 la differenza di reddito non era tanta ma verso la fine del 20° secolo il reddito dei paesi più sviluppati, è cresciuto di 7 volte tanto rispetto a quelli sottosviluppati.
L’Asia è uno dei continenti più poveri del mondo.
Le due principali conseguenze della povertà sono la malnutrizione che equivale al 30% della popolazione mondiale e la sotto nutrizione o denutrizione che equivale al 12% della popolazione mondiale con 850 milioni di vittime, di cui 500 solo in Asia.
Ma perché esiste la povertà?
1. Perché le ricchezze non sono distribuite omogeneamente: chi ha troppo e chi troppo poco
2. Esistono le multinazionali che se approfittano della povertà sotto pagando il personale facendogli praticare un’agricoltura di assistenza
3. Oggigiorno il consumo di carne è chiaramente favorito quindi, gli spazi che potrebbero servire all’agricoltura, più veloce dell’allevamento e più produttiva, vengono sottratti per essere dati all’allevamento
4. Mancanza di soldi e terre fertili
La povertà si divide nel seguente modo:
a) Povertà= meno di 2,50$ al giorno
b) Povertà estrema= 1,25$ al giorno
Paese/Continente Povertà Povertà estrema
Asia meridionale 1.200.000.000
Asia minore 600.000.000
Unione Europea 16%
Stati Uniti D’America 12%
Se dividessimo la popolazione mondiale in 10 fasce per ricchezza, la fascia più alta sarebbe il 10% possiede circa l’85% delle ricchezze mondiali. Ciò vuol dire che il 90% si deve accontentare del 15%.
Circa i ¾ delle persone considerate povere vive in zone rurali (Africa, Asia, Suda America). La povertà rurale affonda le sue radici in epoca coloniale, quando venivano sfruttate le metropoli per le materie prime.
Il sintomo principale della povertà è la fame.
La FAO è l’organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e agricoltura e, dopo vari studi, ha stabilito che al giorno si devono assumere circa 1600-2000 kcal e le persone che assumono meno di 1600 kcal al giorno sono sottonutrite.
Se dovessimo unire tutte le persone sottoalimentate servirebbero 17 Italie che equivale circa a tutta l’Europa.
Il maggior tasso di sotto nutrizione si verifica in Africa in Etiopia e nella Repubblica Democratica del Congo e in Asia in India, Cina, Pakistan, Bangladesh e Indonesia.
La povertà porta anche gravi malattie. Le distinguiamo in due gruppi:
1) Le malattie del benessere che si trovano nei paesi sviluppati: obesità e anoressia, diabete, tumori legati al troppo cibo, stress, inquinamento e poco movimento
2) Le malattie del malessere che si trovano nei paesi sottosviluppati: sottonutrizione, malnutrizione, malattie dovute alle scarse condizioni d’igiene come l’AIDS (2 milioni di vittime all’anno in Asia), la Tubercolosi (2,5 milioni di vittime all’anno in Africa e Asia)e la Malaria (1 milione di vittime all’anno soprattutto bambini inferiori ai 5 anni)
Rimedi alla povertà
• Applicare riforme agrarie per distribuire meglio le terre
• I contadini devono ricevere agevolazioni statali
• I governi dei paesi devono cambiare le politiche sul deficit alimentare: in teoria ciò che non viene venduto bisognerebbe darlo gratuitamente ai poveri, invece, gli avanzi, vengono spesso presi dalle multinazionali le quali rivendono i cibi a un costo molto inferiore
• Necessità di acqua potabile
POVERTÀ
Intorno all’anno 1000 la differenza di reddito non era tanta ma verso la fine del
20° secolo il reddito dei paesi più sviluppati, è cresciuto di 7 volte tanto rispetto
a quelli sottosviluppati.
L’Asia è uno dei continenti più poveri del mondo.
Le due principali conseguenze della povertà sono la malnutrizione che equivale
al 30% della popolazione mondiale e la sotto nutrizione o denutrizione che
equivale al 12% della popolazione mondiale con 850 milioni di vittime, di cui
500 solo in Asia.
Ma perché c’è la povertà?
1. Perché le ricchezze non sono distribuite omogeneamente: chi ha troppo e
chi troppo poco
2. Esistono le multinazionali che se approfittano della povertà sotto
pagando il personale facendogli praticare un’agricoltura di assistenza
3. Oggigiorno il consumo di carne è chiaramente favorito quindi, gli spazi
che potrebbero servire all’agricoltura, più veloce dell’allevamento e più
produttiva, vengono sottratti per essere dati all’allevamento
4. Mancanza di soldi e terre fertili
La povertà si divide nel seguente modo:
a) Povertà= meno di 2,50$ al giorno
b) Povertà estrema= 1,25$ al giorno
Paese/Continente Povertà Povertà estrema
Asia meridionale 1.200.000.000
Asia minore 600.000.000
Unione Europea 16%
Stati Uniti 12%
D’America
Se dividessimo la popolazione mondiale in 10 fasce per ricchezza, la fascia più
alta sarebbe il 10% possiede circa l’85% delle ricchezze mondiali. Ciò vuol dire
che il 90% si deve accontentare del 15%.
Circa i ¾ delle persone considerate povere vive in zone rurali (Africa, Asia,
Suda America). La povertà rurale affonda le sue radici in epoca coloniale,
quando venivano sfruttate le metropoli per le materie prime.
Il sintomo principale della povertà è la fame.
La FAO è l’organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e agricoltura e,
dopo vari studi, ha stabilito che al giorno si devono assumere circa 1600-2000
kcal e le persone che assumono meno di 1600 kcal al giorno sono sottonutrite.
Se dovessimo unire tutte le persone sottoalimentate servirebbero 17 Italie che
equivale circa a tutta l’Europa.
Il maggior tasso di sotto nutrizione si verifica in Africa in Etiopia e nella
Repubblica Democratica del Congo e in Asia in India, Cina, Pakistan,
Bangladesh e Indonesia.