Concetti Chiave
- Le foreste pluviali si trovano principalmente nella fascia equatoriale del Centro-Sud America, Africa centrale e Asia meridionale.
- Queste foreste ospitano una vasta biodiversità, tra cui epifite, insetti, mammiferi, rettili, anfibi e uccelli.
- Il disboscamento è un problema significativo, causato dall'espansione agricola, piantagioni, taglio di alberi pregiati e sfruttamento minerario.
- Il disboscamento danneggia le comunità indigene, riduce la fauna selvatica e aumenta le emissioni di gas serra.
- Brasile e Indonesia stanno adottando misure per contrastare il disboscamento, come censimenti delle specie e promozione dell'uso di olio di palma sostenibile.
Foreste tropicali
La foresta pluviale si trova nella fascia equatoriale, ovvero nel centro-sud dell'America, nell'Africa centrale e nell'Asia meridionale.
Questo tipo di foresta ospita tantissime piante e diversi animali.
Parlando di piante, possiamo trovare numerose epifite, ovvero delle piante parassite.
Se invece parliamo di animali possiamo trovarne moltissimi, come insetti, mammiferi, rettili, anfibi e uccelli.
Nelle foreste il problema principale che possiamo riscontrare, è il disboscamento.
Le principali cause di questo disboscamento sono dovute al solo scopo di far spazio a varie attività appartenenti al settore primario:
- ampliamento della superficie per l'allevamento bovino e per la coltivazione della soia;
- espansioni delle piantagioni;
- taglio di alberi pregiati;
- sfruttamento minerario.
Il disboscamento provoca vari problemi:
- danneggia i popoli indigeni visto che loro vivono solamente di caccia e di raccolta;
- c'è la riduzione di molti esemplari, soprattutto delle specie animali;
- provoca varie emissioni di gas serra nell'atmosfera.
Due stati hanno trovato alcune soluzioni al disboscamento:
- il Brasile ha deciso di fare un censimento delle specie vegetali presenti;
- l'Indonesia promuove la crescita dell'uso di prodotti di olio di palma sostenibile.
Tra l'altro, è presente anche un'altra soluzione che può essere praticata da tutto il mondo, ovvero bisognerebbe aumentare il numero di aree protette.