Concetti Chiave
- Gli Emirati Arabi Uniti sono composti da sette sceiccati, noti anche come Trucial States, situati all'ingresso del Golfo Persico.
- La ricchezza principale degli Emirati deriva dal petrolio e dal gas naturale, con Abu Dhabi come principale fornitore.
- Oltre al settore petrolifero, l'economia beneficia della pesca delle ostriche perlifere, metallurgia e industria tessile.
- Negli ultimi anni, gli Emirati hanno vissuto un boom edilizio con importanti costruzioni come il Burj Khalifa e le isole artificiali di Dubai.
- Considerati un paradiso fiscale, gli Emirati Arabi Uniti sono nella "black list" italiana, con restrizioni fiscali per le aziende italiane.
Emirati Arabi Uniti_caratteristiche generali e economia
Gli Emirati Arabi Uniti sono sette piccioli sceiccati, conosciuti anche con il nome di Trucial States o Stati della Tregua, disposti all’ingresso del Golfo Persico.
Il nome di Trucial States deriva dal fatto che nel 1853 fra la Gran Bretagna e gli sceicchi fu siglato un accordo che metteva fine alle scorrerie dei pirati, appoggiati e finanziati dagli emiri, che attaccavano le navi della Compagnia delle Indie.
I sette stati sono: Abu Dhabi, Sharja, Ajman, Dubai, Umm Al-Qaywayn, Fujaira e Ras al-Khaima. Lo stato confina con l’Oman, l’Arabia Saudita ed è bagnata dal Golfo Persico.
La popolazione totale si aggira su 5.000.000 di abitanti di cui quasi 1.800.000 sono concentrati nella capitale, Dubai. Questo addensamento è causato dalle caratteristiche dell’economia locale; infatti salvo alcune zone in cui è praticata un’agricoltura di tipo tradizionale, le attività preminenti sono l’estrazione del petrolio, la pesca e le attività commerciali.
Il petrolio e il gas naturale costituiscono di gran lunga la principale fonte di ricchezza, soprattutto nell’emirato di Abu Dhabi, che può disporre di riserve petrolifere ancora per più di 150 anni. Tuttavia, essa è amministrata direttamente dagli sceicchi, quindi con scarsa possibilità di godimento da parte della popolazione. L’apporto delle altre attività non è trascurabile; in particolare si pratica largamente la pesca delle ostriche perlifere. Importante è anche l’industria metallurgica, soprattutto quella dell’alluminio e la siderurgica (produzione dell’acciaio) oltre all’industria tessile il cui sviluppo ha l’obiettivo di controbilanciare, a lunga scadenza, gli apporti petroliferi.
Da segnalare il boom edilizio che negli ultimi anni sta interessando gli emirati: l’edificio più alto del mondo, il nuovo aeroporto di Dubai, le tre isole artificiali più grandi del mondo,il centro commerciale di Dubai o l’arcipelago artificiale, sono le costruzioni più significative. Sono tutte costruzioni che attirano molti turisti, ma che stanno destando un po’di preoccupazione, perché il boom edilizio è stato costruito, facendo affidamento sul debito e sulla speculazione finanziaria.
Gli Emirati Arabi Uniti sono un paradiso fiscale e l’Italia li ha inseriti nella “black list”, cioè ha posto delle pesanti limitazioni fiscali a quelle aziende che intrattengono rapporti commerciali con soggetti ubicati in tale territorio.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali fonti di ricchezza degli Emirati Arabi Uniti?
- Quali sono le preoccupazioni legate al boom edilizio negli Emirati Arabi Uniti?
- Perché l'Italia ha inserito gli Emirati Arabi Uniti nella "black list"?
Le principali fonti di ricchezza degli Emirati Arabi Uniti sono il petrolio e il gas naturale, soprattutto nell'emirato di Abu Dhabi, che dispone di riserve petrolifere per oltre 150 anni.
Il boom edilizio negli Emirati Arabi Uniti, caratterizzato da costruzioni come il Burj Khalifa e le isole artificiali, desta preoccupazione perché è stato realizzato facendo affidamento sul debito e sulla speculazione finanziaria.
L'Italia ha inserito gli Emirati Arabi Uniti nella "black list" perché sono considerati un paradiso fiscale, imponendo limitazioni fiscali alle aziende che intrattengono rapporti commerciali con soggetti in quel territorio.