Concetti Chiave
- Le città europee hanno origini romane e hanno subito cambiamenti significativi dal periodo medievale fino alla rivoluzione industriale.
- Le "new towns" in Inghilterra sono città-satellite progettate per essere autosufficienti e migliorare la vivibilità urbana post-bellica.
- Le città nordamericane si caratterizzano per l'assenza di centri storici medievali e lo sviluppo di edifici verticali come i grattacieli.
- Le città arabe sono note per la loro struttura difensiva e i quartieri distinti, con mercati come la casbah o medina.
- Le metropoli del Terzo Mondo crescono rapidamente, evidenziando contrasti tra centri sviluppati e periferie disordinate.
Indice
Evoluzione delle città europee
L' impianto urbano di molte città europee risale all' epoca romana. Devastate dalle invasioni barbariche, le città entrarono in una fase di decadenza, e iniziarono a rifiorire verso l' anno Mille. Dal XVII secolo con la rivoluzione industriale, le città si affollarono e si ingrandirono.
Il governo inglese, quando dovette procedere alla ricotruzione dei centri devastati dai bombardamenti dell' ultimo conflitto mondiale, colse l' occasione per varare il "Piano città e campagna", un metodo di pianificazione territoriale. Si incominciò con il risanare i centri urbani, demolendo i quartieri vecchi e malsani, e creando moderne zone residenziali; si spostarono quindi le industrie in periferia per rendere più vivibili le città. Si costruirono quindi le new towns, città-satellite autosufficenti, che raramente superano il numero di 50.000-60.000 abitanti.
Caratteristiche delle città nordamericane
Nelle città nordamericane è assente la struttura di impronta medievale, e prive quindi di centro storico. A Chicago verso la fine del XIX secolo vennero costruiti i primi grattaceli, e proprio nelle città nordamericane, si affermò grazie all' introduzione di tecnologie ingegneristiche e costruttive, quella tipologia edilizia dell' edificio altissimo di tipo verticale.
Il grande spazio disponibile ha oltre consentito una pianificazione territoriale. Sviluppati in senso orizzontale invece i quartieri residenziali.
Struttura delle città arabe
Le città arabe, sorte generalmente per difendersi dalle invasioni e proteggersi dal clima torrido, sono ricamate da un dedalo di viuzze lungo le quali le abitazioni si addossano l' una sull' altra.
Particolare, è la divisione in quartieri ben differenziati. La casbah o medina, sede del pittoresco bazar (mercato) a sua volta diviso in soukh (rioni) specializzati in un certo tipo di merce.
Contrasti nelle città dei paesi in via di sviluppo
Le città dei paesi occidentali, presentano un carattere di omogeneità e di funzionalità che sono l' espressione di un piano di un governo dello spazio urbano. La città dei paesi in via di sviluppo è caratterizzata invece da disordine e restituisce un' immagine di città "non finita". Queste città crescono a dismisura: moltissime persone, per sfuggire alla miseria delle campagne, si trasferiscono in città nell' illusione di potervi condurre una vita migliore. la città acquista dimensioni gigantesche e presenta due aree distinte: il centro, simile ad una metropoli occidentale, e la periferia, una squallida distesa di bidonville o favelas.
Metropoli = città con più di 2 milioni di abitanti
Conurbazioni = insieme di popolose città
Megalopoli = insieme di conurbazioni e metropoli, per definirsi tale deve superare 20 milioni di persone.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine dell'impianto urbano di molte città europee?
- Come il governo inglese ha affrontato la ricostruzione dei centri urbani dopo la Seconda Guerra Mondiale?
- Quali sono le caratteristiche distintive delle città nordamericane rispetto a quelle europee?
- Quali sono le principali differenze tra le città dei paesi occidentali e quelle dei paesi in via di sviluppo?
L'impianto urbano di molte città europee risale all'epoca romana, e dopo un periodo di decadenza dovuto alle invasioni barbariche, le città iniziarono a rifiorire verso l'anno Mille.
Il governo inglese ha varato il "Piano città e campagna", che prevedeva la demolizione dei quartieri vecchi e malsani, la creazione di moderne zone residenziali, lo spostamento delle industrie in periferia e la costruzione di new towns autosufficienti.
Le città nordamericane sono prive di una struttura medievale e di un centro storico, e si caratterizzano per la costruzione di grattacieli e una pianificazione territoriale che favorisce lo sviluppo orizzontale dei quartieri residenziali.
Le città dei paesi occidentali sono omogenee e funzionali grazie a un piano di governo dello spazio urbano, mentre quelle dei paesi in via di sviluppo sono caratterizzate da disordine, crescita smisurata e una netta distinzione tra il centro e le periferie degradate.