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Concetti Chiave

  • Helmoltz è considerato l'enunciatore del primo principio della termodinamica, avvicinandosi al concetto di energia interna.
  • Il suo studio delle energie meccaniche molecolari aiuta a comprendere la natura del calore e la conservazione dell'energia meccanica nei fenomeni termici.
  • Helmoltz adotta una posizione riduzionista, vedendo l'universo come una macchina smontabile e ricomponibile, collegando fenomeni macroscopici a quelli microscopici.
  • Analizza il calore sviluppato nei processi chimici, elettrici, magnetici ed elettromagnetici, affermando la conservazione dell'energia come guida.
  • Sostiene che la legge di conservazione dell'energia non contraddice i fatti scientifici noti ed è convalidata da molti di essi, esortando alla sua conferma sperimentale.
Helmoltz e il concetto di energia

Helmoltz si avvicina molto al concetto di energia interna oggi utilizzato nella formulazione del primo principio della termodinamica, del quale egli si può considerare l’enunciatore.
È lo studio delle energie meccaniche delle molecole, che consente di comprendere la natura del calore. Il principio di conservazione dell’energia meccanica si può
estendere ai fenomeni termici, ma si deve tener conto delle energie meccaniche
microscopiche. Nelle sue considerazioni Helmoltz assume una netta posizione
riduzionista: egli ritiene che tutto l’universo, compresa la natura vivente sulla terra, che ne è una parte, sia assimilabile a una gigantesca macchina smontabile e
ricomponibile e che i fenomeni macroscopici siano sempre riconducibili ai fenomeni
microscopici.
Nel seguito dell’opera Helmoltz considera il calore che si sviluppa nei processi
chimici, nei fenomeni elettrici, magnetici ed elettromagnetici, e da ultimo, in quelli del mondo vegetale e animale, guidato sempre dall'ammissione di conservazione dell'energia con la quale confrontare i vari fatti noti. Dopo questa competa disamina di tutti i fenomeni noti, Helmholtz conclude la sua memoria così:
Io credo di avere dimostrato, con quanto è stato detto, che la legge, di cui ci siamo occupati, non contraddice ad alcuno dei fatti finora noti alle scienze della natura, ed è, invece, convalidata in modo sorprendente da un gran numero di tali fatti. Mi sono sforzato di presentare, con la maggiore possibile completezza, le conseguenze che derivano dal porre in relazione alla legge della conservazione dell'energia le altre leggi, finora note, dei fenomeni naturali: conseguenze che ancora devono aspettare conferma dall'esperimento. Lo scopo di questa ricerca, il quale può anche ottenermi venia della parte ipotetica della ricerca stessa, fu quello di esporre ai fisici, con la maggiore possibile completezza, l'importanza teorica, pratica ed euristica della legge di conservazione dell'energia, la cui esauriente convalida deve, forse, essere considerata come uno dei principali compiti della fisica nel prossimo futuro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo principale di Helmoltz al concetto di energia?
  2. Helmoltz è considerato l'enunciatore del concetto di energia interna, fondamentale nel primo principio della termodinamica, e ha esteso il principio di conservazione dell'energia meccanica ai fenomeni termici.

  3. Come Helmoltz interpreta l'universo e i fenomeni naturali?
  4. Helmoltz adotta una posizione riduzionista, vedendo l'universo come una macchina smontabile e ricomponibile, dove i fenomeni macroscopici sono riconducibili a quelli microscopici.

  5. Qual è la conclusione di Helmoltz riguardo alla legge di conservazione dell'energia?
  6. Helmoltz conclude che la legge di conservazione dell'energia non contraddice i fatti noti delle scienze naturali e viene sorprendentemente convalidata da molti di essi, sottolineando l'importanza di ulteriori conferme sperimentali.

Domande e risposte

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