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per misurare la differenza di potenziale esistente tra i due punti in
Voltometro:necessario
cui esso viene collegato. Nei circuiti elettrici tale strumento viene collegato in parallelo.
Si è preceduto nel modo seguente:
in laboratorio abbiamo assemblato due circuiti elettrici, con caratteristiche diverse, per analizzare e
verificare le due leggi di ohm.
Nella prima prova, ci venivano consegnati un generatore di tensione,un voltometro,amperometro,
resistenze(lampadine) e cavi.
Costruiamoli nostro circuito,collegando il generatore di tensione al voltometro, in parallelo rispetto
alla resistenza e l’amperometro in serie ,attraverso l’uso dei cavi.Abbiamo quindi chiuso il circuito
e collegando opportunamente il generatore di tensione alla corrente del laboratorio,viene a crearsi la
differenza di potenziale necessaria per far circolare la corrente elettrica.
Svolgeremo differenti prove, modificando ogni volta la differenza di potenziale del generatore di
tensione( da 0 a 50 V, con sensibilità 1 V). La corrente va quindi ad incontrare le resistenze interne
degli altri strumenti,permettendoci di raccogliere i dati riguardanti la differenza di potenziale e
l’intensità.
In questo modo, utilizzando anche un’apposita tabella, andiamo a calcolare la resistenza di questo
circuito ,attraverso la prima legge di Ohm e come dimostra il grafico, osserviamo la diretta
proporzionalità tra corrente e differenza di potenziale.
Nella seconda esperienza disponiamo degli stessi strumenti, anche se utilizziamo un multimetro
digitale come amperometro e in aggiunta abbiamo anche una tavole in legno con differenti fili
conduttori.Quindi assembliamo allo stesso modo i dispositivi , ricordando di scegliere la scala di
misurazione più corretta.In ogni prova modifichiamo le caratteristiche delle resistenze, quindi
variando materiale, la sua lunghezza,che andiamo a variare mediante l’utilizzo del cavo munito di
morsetto a coccodrillo, e la sezione.
Utilizzando il voltometro e l’amperometro, raccogliamo i dati riguardanti l’intensità di corrente e la
differenza di potenziale e calcoliamo la resistenza attraverso la prima legge. Successivamente,
facendo l’inversa della seconda legge, andiamo a calcolare il valore della resistività per ciascun
ρ
materiale. La resistività, indicata col simbolo e misurata in (Ω*m) viene anche detta resistenza
specifica.
N.B. Ricordiamo ad ogni prova di spegnere il generatore di tensione, poiché il suo riscaldamento
potrebbe modificare l’andamento della prova e soprattutto nella seconda prova surriscalderemmo
troppo i fili metallici, bruciando anche la tavoletta di legno.
I dati sono stati raccolti nelle seguenti tabelle:
DATI RIGUARDANTI LA PRIMA LEGGE DI OHM
ΔV(V)
N.P. I(A) R(Ω)
1 10 0,030 333,3
2 11 0,032 343,8
3 12 0,034 352,9
4 14 0,037 378,4
5 16 0,040 400,0
6 18 0,043 418,6
7 20 0,046 434,8
8 22 0,048 458,3
9 24 0,051 470,6
10 26 0,053 490,6
11 28 0,055 509,1
R=ΔV/I
DATI RIGUARDANTI LA SECONDA LEGGE DI OHM
N.P. materiale l(m) sezione(mm) ΔV(V) I(A) R(Ω) S(m^2) ρ(Ω*m)
1 kantal 1,00 0,0003 0,70 0,033 21,212 7,07E-08 1,499E-06
2 kantal 0,75 0,0003 0,70 0,04 17,500 7,07E-08 1,649E-06
3 kantal 0,50 0,0003 0,70 0,066 10,606 7,07E-08 1,499E-06
4 kantal 0,25 0,0003 0,70 0,132 5,303 7,07E-08 1,499E-06
5 nichel 1,00 0,0003 0,65 0,535 1,215 7,07E-08 8,584E-08
6 nichel 0,75 0,0003 0,65 0,515 1,262 7,07E-08 1,189E-07
7 nichel 0,50 0,0003 0,65 0,905 0,718 7,07E-08 1,015E-07
8 nichel 0,25 0,0003 0,65 1,1 0,591 7,07E-08 1,670E-07
9 costantana 1,00 0,0003 0,70 0,09 7,778 7,07E-08 5,495E-07
10 costantana 0,75 0,0003 0,70 0,119 5,882 7,07E-08 5,541E-07
11 costantana 0,50 0,0003 0,70 0,177 3,955 7,07E-08 5,588E-07
12 costantana 0,25 0,0003 0,70 0,35 2,000 7,07E-08 5,652E-07
13 costantana 1,00 0,0006 0,70 0,18 3,889 2,83E-07 1,099E-06
14 costantana 0,75 0,0006 0,70 0,213 3,286 2,83E-07 1,238E-06
15 costantana 0,50 0,0006 0,70 0,338 2,071 2,83E-07 1,171E-06
16 costantana 0,25 0,0006 0,70 0,628 1,115 2,83E-07 1,260E-06
ρ=R*(S/l)
I dati sono stati organizzati ed elaborati nelle seguenti tabelle:
nella prima tabella riportiamo i valori misurati di differenza di potenziale, misurata in Volt(V) e
quelli dell’ intensità di corrente, misurata in Ampere(A).Andiamo poi a calcolare la resistenza del
circuito attraverso la formula: R=ΔV/I, ricavata dalla prima legge di Ohm, verificando che ΔV ed I sono
direttamente proporzionali.
Nella seconda invece riportiamo il tipo di materiale dei fili conduttori utilizzati, la sua lunghezza e la sua
sezione.Anche qui inoltre riportiamo i valori dell’ intensità di corrente e di differenza di potenziale.
Calcoliamo quindi la superficie e ricaviamo il valore delle differenti resistività, dalla seconda legge diOhm:
ρ=R*(S/l), misurata in (Ω*m).osserviamo che è direttamente proporzionale alla resistenza e alla superficie e
inversamente proporzionale alla lunghezza del filo.
Le relazioni tra i dati sono illustrate nei seguenti grafici:
PRIM A LEGGE DI OHM
0,060
CORRENTE 0,050
0,040
0,030
DI
INTENSITA' 0,020
0,010
0,000 10 11 12 14 16 18 20 22 24 26 28