Concetti Chiave
- I pianeti del Sistema Solare seguono orbite ellittiche attorno al Sole, che occupa uno dei due fuochi dell'ellisse.
- La seconda legge di Keplero spiega che i pianeti si muovono più velocemente al perielio e più lentamente all'afelio, influenzando la durata delle stagioni.
- Il raggio vettore tra un pianeta e il Sole spazza aree uguali in tempi uguali, indicando una variazione della velocità orbitale.
- La terza legge di Keplero stabilisce che il rapporto tra il cubo del semiasse maggiore dell'orbita e il quadrato del periodo di rivoluzione è costante per tutti i pianeti.
- Secondo la terza legge, un pianeta più distante dal Sole impiega più tempo per completare un'orbita completa.
La prima legge di Keplero
I pianeti del Sistema Solare descrivono intorno al Sole delle orbite ellittiche, di cui esso occupa uno dei due fuochi.
La distanza minima di un pianeta dal Sole è detta perielio, mentre la distanza massima è detta afelio.
La seconda legge di Keplero
Il raggio vettore che congiunge un pianeta del Sistema Solare al Sole spazza delle aree uguali in intervalli di tempo uguali.
Questo significa che la velocità di rotazione con cui i pianeti si muovono intorno al Sole non è costante, ma è maggiore quando essi si trovano in perielio e tende a diminuire quando essi si trovano in afelio.
Per questo motivo nell'emisfero boreale la primavera e l'estate sono più lunghe di circa sette giorni rispetto ad autunno e inverno. Nell'emisfero australe, invece, accade il contrario.
La terza legge di Keplero
Il rapporto tra il cubo del semiasse maggiore e il quadrato del tempo di rivoluzione (cioè il tempo impiegato da un pianeta a percorrere un'orbita completa intorno al Sole) è costante.
Questa costante è uguale per tutti i pianeti del Sistema Solare e dipende dal corpo celeste attorno al quale ruotano i pianeti.
Da questa legge possiamo capire che maggiore è la distanza di un pianeta dal Sole, maggiore sarà suo il tempo di rivoluzione.