Concetti Chiave
- Le aurore polari, note come aurore boreali e australi, sono spettacolari fenomeni luminosi che si verificano principalmente vicino ai poli terrestri.
- Questi fenomeni sono causati da particelle cariche del Sole che, interagendo con il campo magnetico terrestre, ionizzano gli atomi nell'atmosfera, producendo luce visibile.
- Le aurore assumono forme nastriformi, spesso estendendosi per centinaia di chilometri, e variano in intensità e colore, principalmente verde e rosso.
- Il campo magnetico terrestre, generato da moti convettivi nel nucleo della Terra, funge da scudo contro particelle solari e raggi cosmici, permettendo la vita sulla Terra.
- Altri pianeti, come Giove e Saturno, hanno campi magnetici simili, mentre Venere, pur essendo simile alla Terra per dimensioni, ne è priva.
Fenomeno delle aurore boreali
Le aurore polari sono tra i fenomeni più belli che si possono osservare sulla Terra. Si parla più comunemente di aurora boreali e di aurora australe a seconda dell’emisfero in cui si manifestano, rispettivamente nell’emisfero nord e nell’emisfero sud.
Un’aurora polare consiste in una luminescenza diffusa dalle tonalità verdi e rossastre che colora il cielo di notte, illuminando con forme e intensità che variano col passare del tempo.
In termini ottici le aurore polari sono luminescenti a forma di nastro, dritte o ricurve, lunghe fino a 1000 km e ampie decine di km. Esse si sviluppano in larghezza e verticalmente assumendo un aspetto striato con raggi che seguono l’andamento del campo magnetico terrestre.
Dal punto di vista fisico l’aurora boreale e l’aurora australe sono del tutto simili e vengono generate dall’attività del Sole. Nel corso del ciclo solare e delle eruzioni che interessano la fotosfera vengono emesse particelle cariche (elettroni e protoni) in tutte le direzioni; tali particelle investono l’atmosfera terrestre e solo in certi casi riescono a raggiungerne la parte più interna, superando l’esosfera. Quando raggiungono la ionosfera, tra 50 e 500 km di quota, le particelle cariche interagiscono con il campo magnetico terrestre e ionizzano gli atomi neutri presenti nell’atmosfera, strappando ad essi uno o più elettroni. L’effetto di combinazione tra ioni ed elettroni emette di conseguenza energia sotto forma di luce e diverse frequenze (verde nel caso dell’ossigeno e rossa nel caso dell’azoto).
Le aurore boreali e le aurore australi non sono nient’altro che il risultato del processo di ricombinazione ed emissione di luce. Oltre alla luminescenza caratteristica, vi sono altri effetti non visibili che vengono generati nel corso delle aurore polari, tra cui la produzione di corrente elettrica, l’emissione di raggi X e di pulsazioni del campo magnetico della Terra.
L’Aurora Boreale è dovuta alla presenza del campo magnetico terrestre. Questo forma, nello spazio circostante della Terra una regione detta magnetosfera.
La magnetosfera non ha una forma simmetrica perché è soggetta all’azione del vento solare: sul lato rivolto verso il Sole la magnetosfera è compressa, mentre è maggiormente estesa sul lato opposto. Secondo la teoria oggi più diffusa, il campo magnetico terrestre è generato dai moti convettivi del materiale fluido ionizzato del nucleo terrestre che formerebbero una enorme dinamo autoeccitata.
(Il campo magnetico terrestre è analogo a ciò che si osserverebbe posizionando al centro della Terra un dipolo magnetico con l’asse inclinato di 11° rispetto all’asse rotazionale terrestre).
In corrispondenza dei poli magnetici le linee di forza della magnetosfera terrestre si chiudono riducendo l’effetto schermante della stessa. Per questo motivo si ha l’interazione delle particelle del vento solare con l’atmosfera terrestre, formando così gli effetti luminosi che costituiscono l’aurora boreale (aurora australe nel caso del emisfero sud).
Le aurore polari si manifestano nelle zone prossime ai poli, principalmente tra i 100 e 400 km di quota, perché le alte altitudini favoriscono la fuga delle particelle dal campo magnetico terrestre.
Il campo magnetico (terrestre) agisce per noi come uno scudo che ci protegge dalle particelle solari cariche di energia e dei raggi cosmici e consente la vita sulla terra come noi la conosciamo.
Ci sono altri pianeti che possiedono un campo magnetico come Giove, Saturno e Urano; mentre Venere, che è considerato il pianeta “gemello” della Terra, perché i due pianeti hanno dimensioni simili e quasi la stessa distanza dal sole, ma si differiscono per quanto riguarda la presenza del campo magnetico, perché Venere ne è priva.
Per questo siamo fortunati ad avere il campo magnetico terrestre.
Domande da interrogazione
- Cosa sono le aurore polari e dove si manifestano principalmente?
- Come si formano le aurore polari?
- Quali sono le caratteristiche ottiche delle aurore polari?
- Qual è il ruolo del campo magnetico terrestre nella formazione delle aurore?
- Quali altri pianeti possiedono un campo magnetico simile a quello terrestre?
Le aurore polari sono fenomeni luminosi che si manifestano principalmente alle alte latitudini, in prossimità dei poli, e sono conosciute come aurora boreale nell'emisfero nord e aurora australe nell'emisfero sud.
Le aurore polari si formano quando particelle cariche provenienti dal Sole interagiscono con il campo magnetico terrestre, ionizzando gli atomi nell'atmosfera e producendo luce.
Le aurore polari appaiono come luminescenze a forma di nastro, dritte o ricurve, lunghe fino a 1000 km e ampie decine di km, con un aspetto striato che segue il campo magnetico terrestre.
Il campo magnetico terrestre agisce come uno scudo che protegge la Terra dalle particelle solari, ma in corrispondenza dei poli, le linee di forza si chiudono, permettendo l'interazione delle particelle solari con l'atmosfera e la formazione delle aurore.
Altri pianeti con un campo magnetico simile a quello terrestre includono Giove, Saturno e Urano, mentre Venere ne è privo.