Concetti Chiave
- Una merce possiede un valore d'uso e un valore di scambio, distinti dal prezzo di mercato influenzato da fattori come abbondanza o scarsità.
- Il plusvalore nel capitalismo deriva dal lavoro non retribuito dell'operaio, che produce un valore superiore al salario ricevuto.
- Il capitale variabile è destinato ai salari degli operai, mentre il capitale costante riguarda investimenti in macchinari e infrastrutture.
- Il saggio del plusvalore è calcolato come il rapporto tra plusvalore e capitale variabile, evidenziando il contributo del lavoro al guadagno del capitalista.
- Il saggio del profitto considera il plusvalore in relazione al totale del capitale investito, combinando capitale costante e variabile.
Valore d'uso e di scambio
Una merce ha un valore d'uso, perché deve poter servire a qualcosa, e un valore di scambio, perché può essere scambiata con altre merci.
Valore: quantità di valore necessario per produrre la merce
Il valore di una merce, quindi, non è quindi il prezzo con cui compare nel mercato, perché su esso può influire ad esempio l'abbondanza o la scarsità di quella merce nel commercio.
Nel capitalismo la produzione è finalizzata all'accumulazione di denaro (D.M.D'.
- denaro-merce-più denaro= capitale); mentre nella società preborghese una quantità di merce viene trasformata in denaro per acquistare nuovamente merce (M.D.M. - merce-denaro-merce).Il plusvalore nel capitalismo
Ma da dove deriva il valore in più (plusvalore) che il capitalista riceve investendo il suo denaro ottenendone di più
Il plusvalore deriva dall'operaio: l'operaio infatti vende al capitalista la sua forza-lavoro come fosse una merce. Ma l'operaio produce con il proprio lavoro un valore maggiore di quello che gli viene pagato nel salario, quindi il plusvalore è il lavoro che l'operaio offre gratuitamente al capitalista.
Capitale e profitto
Capitale variabile: capitale investito nei salari;
Capitale costante: capitale investito nelle macchine e nella fabbrica
Saggio del plusvalore: (plusvalore)/(capitale variabile)
Ma il profitto non dipende solo dal plusvalore perché il capitalista deve investire, oltre che nei salari, anche nella fabbrica.
Saggio del profitto: (plusvalore)/(c. costante + c. variabile)