Concetti Chiave
- Il materialismo storico di Marx utilizza la dialettica hegeliana per interpretare la storia basandosi su strutture economico-sociali, non su elementi spirituali.
- Feuerbach considera l'uomo come un oggetto sensibile, ma non come un ente concreto che trasforma il mondo e ne è influenzato storicamente.
- Marx e Engels sostituiscono l'essenza astratta dell'uomo con individui concreti che operano in condizioni empiricamente verificabili.
- La storia è fondata sul lavoro e l'uomo è visto come un'entità corporea che deve soddisfare i propri bisogni per vivere.
- La coscienza è un prodotto sociale che evolve con i mezzi di produzione, ed emerge la separazione tra lavoro manuale e mentale, contribuendo alla formazione dell'ideologia.
Il materialismo storico di Marx
Innanzitutto il suo materialismo si dice "storico" perché nel caso di Marx la dialettica hegeliana viene utilizzata per interpretare e comprendere la storia in generale. Per materialismo storico si intende proprio la concezione secondo cui la storia è fondata non su qualche elemento spirituale ma sulle strutture economico - sociali della società. La storia si fonda insomma sulle forze produttive e i rapporti di produzioni.
Critica a Feuerbach
Feuerbach è giustamente partito dall’uomo come oggetto sensibile ma non lo ha inteso come attività sensibile, cioè come ente concreto che trasforma il mondo ed è allo stesso tempo prodotto storico delle trasformazioni operate dalle precedenti generazioni. Ne segue in Feuerbach una concezione statica e astratta.
La concezione di Marx e Engels
La concezione proposta da Marx e Engels sostituisce alla categoria di essenza degli uomini gli uomini stessi, intesi come individui determinati che operano in condizioni date e in rapporti “empiricamente costatabili”, ossia uomini che agiscono nei confronti della natura e degli altri individui. Il presupposto è l’uomo inteso come attività sensibile: l’uomo come corporeità ha dei bisogni, la sua prima attività è soddisfarli per poter vivere. Alla base della storia vi è dunque il lavoro. Marx non delinea la coscienza come presupposto dell’uomo, seppur riconoscendogli un ruolo fondamentale nella vita, ma come prodotto sociale che si sviluppa in relazione all’evoluzione dei mezzi di produzione e a tutto quello che esse comportano, in una parola alle forze produttive. La coscienza si manifesta quindi in diverse forme a seconda del processo storico. Ma solo con la successiva divisione tra lavoro manuale (trasformazione della realtà) e mentale (chi lavora con la mente) la coscienza può automatizzarsi dal mondo. Questa separazione fra coscienza e condizioni materiali dà luogo all’"ideologia"(Marx è contro la divisione del lavoro).
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di "materialismo storico" secondo Marx?
- In che modo Marx critica la concezione di Feuerbach?
- Come Marx ed Engels vedono il ruolo della coscienza nella storia?
Il materialismo storico di Marx interpreta la storia attraverso le strutture economico-sociali, basandosi sulle forze produttive e i rapporti di produzione, piuttosto che su elementi spirituali.
Marx critica Feuerbach per aver considerato l'uomo come oggetto sensibile senza riconoscerlo come attività sensibile, portando a una visione statica e astratta dell'uomo.
Marx ed Engels vedono la coscienza come un prodotto sociale che si sviluppa in relazione all'evoluzione dei mezzi di produzione, manifestandosi in diverse forme a seconda del processo storico, e criticano la divisione tra lavoro manuale e mentale.