Concetti Chiave
- Sant'Agostino d'Ippona, nato in Numidia nel 354, fu influenzato dalla madre cristiana e dal padre pagano.
- Dopo la conversione al cristianesimo, ispirata dalla lettura di Cicerone, aprì una scuola di grammatica.
- Trasferitosi a Roma e poi a Milano, incontrò figure importanti come S. Ambrogio, rafforzando la sua fede.
- A Milano, Agostino contribuì alla fondazione di una scuola teologica per cristiani.
- Ritornato in Africa, Agostino divenne vescovo di Ippona, dedicandosi alla vita ascetica e teologica.
Indice
Infanzia e formazione di Agostino
Sant’Agostino d’Ippona è stato un filosofo, vescovo e teologo latino.
Agostino nacque nel 354 a Tagaste in Numidia (ora Algeria), da un modesto proprietario membro del consiglio municipale, e da Monica, una grande cristiana.
Ebbe una formazione di stampo pagano per via del padre, poiché egli era ancora legato alla cultura antica.
Conversione e prime difficoltà
La madre Monica era cristiana, infatti dopo la morte del padre egli si convertì al cristianesimo, grazie anche alla lettura dell’Hortensius di Cicerone, che lo aveva invogliato a riconquistare la propria interiorità.
Dopo la morte del padre, la famiglia aveva scarse risorse economiche; allora Agostino aprì una scuola di grammatica per guadagnare qualche soldo.
Le intemperanze degli studenti cartaginesi lo costrinsero a chiedere la scuola.
Trasferimenti e influenze a Milano
Si trasferì così a Roma.
Lì, dopo Costantino, era salito al potere Giuliano l’Apostata, che voleva il ritorno del Paganesimo.
Quindi Agostino non aveva trovato a Roma una società completamente cattolicheggiante.
Si spostò poi a Milano, la capitale dell’Impero, dove vi erano i primi Padri della Chiesa, come S. Ambrogio; a Milano era stato anche formulato l’editto del 343 che liberalizzava ogni tipo di culto.
L’amicizia con Ambrogio, oltre a rafforzare la sua convinzione, lo portò a formare un luogo formativo per i cristiani, una sorta di scuola teologica.
Condusse un periodo di vita ascetica in ritiro presso Cassiciacum, fino a quando decise di far ritorno in Africa e divenne vescovo di Ippona (la nuova Cartagine).