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Concetti Chiave

  • Didier Anzieu's "L'io pelle" explores the concept of the skin ego as both an organic and imaginary entity that protects individuality and facilitates real and phantasmatic exchanges.
  • Anzieu suggests that even before birth, skin sensations introduce individuals to a rich universe, aiding in perception-consciousness development and the formation of a psychic space.
  • The skin ego maintains internal balance against external disturbances through what Anzieu calls somatic semiosis, marking the boundaries of personality.
  • He critiques the European obsession with the metaphor of depth, advocating for a surface-level understanding where the mind finds its center at the body's periphery.
  • Anzieu references Nietzsche's critique of depth, suggesting that the appearance holds ontological significance, exemplified by the Christian idea of God incarnate in Christ.

Indice

  1. L'io pelle secondo Anzieu
  2. Il ruolo della pelle
  3. Metafore e paradossi

L'io pelle secondo Anzieu

Nel 1984 lo psicanalista francese Didier Anzieu pubblicò “L’io pelle”: per lui l’io pelle costituisce il dato primitivo, al tempo stesso organico e immaginario, è il sistema di protezione dell’individualità, strumento e luogo di scambio reale ma con fisionomia fantasmatica. Secondo Anzieu ancor prima della nascita, sono le sensazioni cutanee a introdurre i piccoli in un universo di grande ricchezza, a sollecitare il configurarsi del plesso percezione-coscienza e a rendere possibile la formazione di uno spazio psichico, lungo tutta la vita l’io pelle si difende, contiene e segna i confini della personalità attraverso il contatto con l’ambiente esterno.

Il ruolo della pelle

Considera che sia la pelle a mantenere l’equilibrio dell’ambiente interno rispetto alle perturbazioni esterni e per questo ne produca il segno attraverso ciò che viene chiamata semiosi somatica.

Metafore e paradossi

Inoltre, vede il pensiero europeo soggiogato dall’efficacia metaforica del profondo per il quale la conoscenza di ciò che è essenziale comporta la necessità di superare le apparenze, al fine di attingere nei reconditi fondamenti dei noccioli quintessenziali. Il cervello stesso consiste di una corteccia, ci si trova davanti al paradosso per il quale la vita psichica e mentale trova il proprio centro alla periferia del corpo. La genialogia nietzschiana ha smascherato i falsi architravi su cui si impianta verticalmente il pensiero della profondità, l’elogio nietzschiano dell’apparenza possiede una controprova ontologia peculiarmente cristica, l’assioma trova infatti nel Dio incarnato in Cristo una conferma non disponibile in altre religioni: se c’è appare, se appare prende carne.

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