Concetti Chiave
- Il mito della biga alata, presente nel dialogo Fedro di Platone, esplora il concetto di bellezza.
- La biga, trainata da due cavalli, uno bianco e uno nero, rappresenta l'anima umana e le sue tensioni interne.
- Il cavallo bianco simboleggia l'aspirazione verso le idee e la conoscibilità, spingendosi verso l'alto.
- Il cavallo nero rappresenta gli appetiti sensuali e l'attrazione verso il buio e le tentazioni terrene.
- L'auriga, che guida la biga, simboleggia l'equilibrio interiore e la libertà di scelta nel determinare il proprio destino.
Il mito della biga alata
Il mito della biga alata è un mito compreso nel Fedro, ovvero uno dei dialoghi più famosi del famoso filosofo Platone, che ha per oggetto centrale la bellezza. La biga è un carro a due ruote dell’antichità, trainato da una coppia di cavalli. In questo mito, i due cavalli, uno bianco e l’altro nero, volano in cielo, e le loro redini vengono tenute da un condottiero (in latino "auriga").
I due tendono in due direzioni opposte, ovvero rispettivamente verso l’alto e verso il basso. Quello nero si muove verso il basso, verso la tenebra, verso il buio, dal momento che è attratto dagli appetiti sensuali, mentre quello bianco si muove verso l’alto perché vuole mirare alle idee, quindi verso la luce, verso la conoscibilità delle cose.Il significato allegorico
Da notare però che il movimento dei cavalli, ha come unico scopo il trasporto della biga, e quindi dell’auriga, che rappresenta allegoricamente l’anima, o meglio, il proprio equilibrio interiore, la capacità di decidere a quale dei due cavalli porre maggiore freno, è la libertà nel determinare la propria vita in base al proprio volere. Se ci si abbandona alle tentazioni corporee, legate quindi al mondo fisico, oppure se si contemplano le idee, dipende da ciascuno di noi, siamo noi a decidere a chi asservirci, a determinare il nostro destino.
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