luigiamendolicchio
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Concetti Chiave

  • Averroè integra i concetti di Aristotele nella sua filosofia, vedendo il filosofo greco come un'incarnazione di verità.
  • Sostiene che le verità di Aristotele sono in accordo con il Corano, spesso ritenute più logiche e definite rispetto alla religione stessa.
  • La dottrina della doppia verità emerge dalla filosofia di Averroè, influenzando intellettuali del Rinascimento.
  • Averroè vede il mondo come fondato sulla necessità, con Dio come manifestazione di questa necessità.
  • La creazione divina è vista come necessaria, implicando che il mondo condivida questa caratteristica di necessità.

Indice

  1. Averroè e Aristotele
  2. La doppia verità
  3. Il concetto di necessità

Averroè e Aristotele

Averroè si presenta come uno di quei filosofi che durante la riscoperta araba dei classici del pensiero greco, pone alle basi del suo ragionamento filosofico alcuni concetti presi direttamente da Aristotele.

Averroè considera il filosofo stagirita quasi come un’incarnazione di verità.

La doppia verità

Ciò che afferma Aristotele è ciò che afferma il Corano, testo sacro dell’Islam. Il processo razionale che porta al risultato al quale Aristotele sovviene si dimostra spesso anche più corretto della religione stessa, poiché supportato a differenza di questa da basi e spiegazioni logiche e definite. Questo è uno degli elementi che porteranno numerosi intellettuali nel periodo poco successivo al rinascimento a considerare una dottrina della doppia verità di matrice averroistica.

Il concetto di necessità

Inoltre, rifacendosi sempre ad Aristotele, per Averroè il mondo è fondato sul concetto di necessità. Dio stesso è manifestazione di questa necessità. Molti scienziati della rivoluzione, partendo da Averroè, stabiliranno l’importanza di leggi fondamentali e immutabili, in quanto relative ad una realtà necessaria.

Il filosofo arabo giustifica la propria teoria affermando che, anche se il mondo che viene creato da Dio si configura come un atto di possibilità, l’azione creatrice di Dio stesso è invece intesa come necessaria. Derivando da una fonte necessaria, anche il mondo stesso dovrà presentare la stessa caratteristica.

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