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Concetti Chiave

  • La fisica aristotelica è qualitativa e finalistica, focalizzandosi sulle proprietà essenziali delle sostanze e sui fini insiti nei processi naturali.
  • Aristotele introduce le quattro cause (materiale, formale, efficiente, finale) per spiegare l'origine e la trasformazione delle cose.
  • Il movimento nel cosmo aristotelico è suddiviso in quattro tipi: sostanziale, qualitativo, quantitativo, e locale, con ulteriori distinzioni nei movimenti locali.
  • L'anima, principio della vita, svolge funzioni vegetative, sensitive e intellettive, ciascuna associata a diversi tipi di esseri viventi.
  • L'etica di Aristotele si concentra sulla felicità come benessere pratico, basandosi su osservazioni reali e distinguendo tra virtù dianoetiche ed etiche.

Indice

  1. La fisica di Aristotele
  2. Le cause del divenire
  3. Il movimento e il cosmo
  4. L'anima e le sue funzioni
  5. La conoscenza e i suoi stadi
  6. L'etica e la felicità
  7. La retorica e la persuasione
  8. La logica e il pensiero razionale

La fisica di Aristotele

Per Aristotele lo studio del mondo fisico è parte delle scienze teoretiche,che rappresentano il vertice a cui può giungere la conoscenza degli uomini.

La fisica aristotelica è qualitativa,nel senso che tiene conto delle proprietà essenziali di ogni sostanza,ed è finalistica,in quanto coglie una finalità nei singoli processi dell’universo.

Le cause del divenire

Aristotele spiega il divenire mediante le nozioni di “atto” e “potenza”.

Ogni trasformazione,ossia ogni passaggio dalla potenza in atto,richiede delle particolari condizioni e determinate cause.

Aristotele per spiegare i fenomeni giunge a riconoscere all’origine quattro cause:

-Una causa materiale:la materia di cui una cosa è fatta;

-Una causa formale:la forma,l’essenza,ciò che fa sì che una cosa sia proprio quella cosa e non un’altra;

-Una causa efficiente:la forza che genera un mutamento;

-Una causa finale:lo scopo in vista del quale il processo avviene.

Aristotele ritiene che il fine sia inscritto nella natura stessa delle cose,si tratta quindi di una visione ottimistica dell’universo che può essere definita teleologica, in quanto crede in un ordine finalistico e necessario che governa il mondo in ogni sua parte.

Il movimento e il cosmo

Per Aristotele esistono quattro tipi differenti di movimento:

-Il movimento sostanziale,che consiste nella generazione e nella corruzione;

-Il movimento qualitativo,rappresentato dal mutamento;

-Il movimento quantitativo;

-Il movimento locale,da un luogo a un altro,distinto in talvolta in:

-movimento circolare;

-movimento dall’alto verso il centro;

-movimento dal centro verso l’alto.

Il cosmo aristotelico è compatto e ordinato e ha al proprio centro la Terra.

L’universo aristotelico presenta dunque un dualismo tra:

-Mondo celeste,composto da etere,sostanza che si muove solo con un movimento circolare senza inizio e senza fine;

-Mondo terrestre,composto da quattro elementi fondamentali,è soggetto al movimento dall’alto verso il basso e viceversa ed d è passibili di generazione e corruzione.

L'anima e le sue funzioni

L’anima è il principio della vita immanente nelle cose animate,strettamente legato al corpo di cui rappresenta la causa formale,efficiente e finale.

Riconosce tre diverse funzioni dell’anima:

-La funzione vegetativa.che è propria di tutti gli essere viventi;

-La funzione sensitiva;che è propria degli animali e degli uomini;

-La funzione intellettiva,propria ed esclusivamente degli uomini.

La conoscenza e i suoi stadi

Per Aristotele tutta la conoscenza nasce dai sensi.Il processo coniscitivo si svolge attraverso tre stadi tra loro congiunti:

-Al primo stadio si colloca la conoscenza sensibile,che deriva dai cinque sensi;

-Al secondo stadio si colloca l’immaginazione,che produce immagini o riproduzioni mentali;

-Al terzo stadio si pone la conoscenza intellettiva,che astrae il concetto universale dalle immagini.

L'etica e la felicità

L’etica è una scienza pratica che si occupa del comportamento dei singoli;il suo oggetto fondamentale è rappresentato dalla ricerca e dalla determinazione del significato della felicità.

Lui non si basa su principi astratti,ma muove dall’osservazione delle situazioni reali,degli usi e dei costumi dei popoli.Il suo fine è la felicità,la quale coincide con quella condizione di benessere che l’uomo sperimenta quando sta bene con se stesso,con gli altri e con il proprio ambiente.

Esistono le virtù dianoetiche,che consistono nell’esercizio stesso della ragione e si distinguono in arte,intelligenza e scienza,e le virtù etiche,ovvero la capacità di dominare gli impulsi sensibili.

La retorica e la persuasione

Per Aristotele la retorica,cosi come la poesia,usa le parole e costruisce discorsi con uno scopo bene preciso.

La retorica studia le modalità più opportune per indurre la persuasione nel pubblico degli ascoltatori.Essa è una scienza produttiva che ha come oggetto il “possibile”.

Si ha persuasione quando si rispettano questi tre principi:

-L’oratore deve essere onesto e degno di fede;

-L’oratore deve essere bravo e generare nell’anima degli ascoltatori le giuste emozioni circa l’argomento trattato;

-L’oratore deve essere in grado di motivare razionalmente.

La logica e il pensiero razionale

La logica,definita analitica da lui stesso,ovvero l’arte di scomporre il ragionamento nei suoi elementi costitutivi semplici,studia le regole e i principi che rendono corretto il passaggio da premesse conosciute e affidabili a una conclusione nuova e valida.

Essa è lo studio della struttura del pensiero razionale,vale a dire l’analisi del pensiero visto come unico mezzo per raggiungere la verità.

Proposizione universale=affermativa=”Tutti gli uomini sono razionali”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Aristotele sul mondo fisico e come lo studia?
  2. Aristotele considera lo studio del mondo fisico parte delle scienze teoretiche, che rappresentano il vertice della conoscenza umana. La sua fisica è qualitativa e finalistica, riconoscendo una finalità nei processi dell'universo.

  3. Quali sono le quattro cause che Aristotele identifica per spiegare i fenomeni?
  4. Aristotele identifica quattro cause: materiale (la materia di cui è fatta una cosa), formale (l'essenza di una cosa), efficiente (la forza che genera un mutamento) e finale (lo scopo del processo).

  5. Come Aristotele descrive il movimento nell'universo?
  6. Aristotele distingue quattro tipi di movimento: sostanziale (generazione e corruzione), qualitativo (mutamento), quantitativo e locale (movimento da un luogo a un altro, incluso movimento circolare e verticale).

  7. Qual è il ruolo dell'anima secondo Aristotele?
  8. L'anima è il principio della vita nelle cose animate, legata al corpo come causa formale, efficiente e finale. Ha tre funzioni: vegetativa (tutti gli esseri viventi), sensitiva (animali e uomini) e intellettiva (solo uomini).

  9. Come Aristotele concepisce la conoscenza e l'etica?
  10. La conoscenza nasce dai sensi e si sviluppa in tre stadi: sensibile, immaginazione e intellettiva. L'etica è una scienza pratica che cerca la felicità, basata sull'osservazione delle situazioni reali e delle virtù dianoetiche ed etiche.

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