Concetti Chiave
- Aristotele identifica dieci categorie fondamentali, con la "sostanza" come la più importante, rappresentando l'essenza di qualcosa oltre gli accidenti.
- La metafisica, secondo Aristotele, riguarda tutto ciò che va oltre la percezione fisica, e la sua opera principale su questo tema è "La metafisica".
- Le quattro cause del divenire sono: materiale, formale, efficiente e finale, ciascuna spiegando diversi aspetti della trasformazione e dell'esistenza degli oggetti.
- Aristotele concepisce il mondo come eterno e in trasformazione, inizialmente pura materia da cui si sono evoluti i quattro elementi naturali.
- Dio, definito come primo motore immobile e forma pura, attira la materia verso una perfezione intrinseca, integrando fenomeni fisici e metafisici.
Indice
Le categorie di Aristotele
Per Aristotele le categorie sono dieci:
quantità, relazione, qualità, sostanza, dove-quando, avere, giacere, agire, patire e essere
La sostanza e la metafisica
Per lui la categoria più importante è la sostanza (da substratum cioè ciò che sta sotto), la vera natura di qualcosa, la vera essenza, l'individualità di qualcosa aldilà degli accidenti. Per lui la sostanza è sempre fatta dalla materia e dalla forma.
Per Aristotele la metafisica si colloca in un'altra dimensione e, con la parola metafisica, lui intende tutto ciò anche oltre il senso fisico, oltre le nostre possibilità del percepire.
Le opere di Aristotele
L'opera più importante di Aristotele è La metafisica (14 libri); egli ha scritto anche altre opere di fisica, di psicologia, di botanica e di zoologia.
Le quattro cause del divenire
Secondo Aristotele ci sono quattro cause del divenire:
- causa materiale;
- formale;
- efficiente;
- finale.
Causa materiale= la trasformazione è dovuta alla materia
Causa formale= teniamo conto della forma di qualcosa: se l'oggetto non è naturale la forma è esterna, se la materia è vivente la forma è già associata a quell'essere
Causa efficiente= cause che determinano conseguenze precise, le uniche cause ammesse dalla scienza
Causa finale= lo scopo per cui si fa qualcosa
La concezione di Dio
Per Aristotele Dio non crea, ma il mondo esiste da sempre e si trasforma. All'inizio di tutto il mondo era pura materia e va pensato come ragionamento. Da questa materia si sono poi distinti i quattro elementi naturali (acqua, aria, terra e fuoco).
Dio (chiamato da Aristotele anche primo motore immobile, atto puro e forma pura) ha attirato la materia verso la propria perfezione, perché egli è l'essere più perfetto. Una volta attratte da Dio, le cose sviluppano in se stesse la loro forma realizzata.
Nel mondo aristotelico si combinano sia i fenomeni fisici che quelli metafisici.
Domande da interrogazione
- Quali sono le categorie di Aristotele e quale è considerata la più importante?
- Quali sono le quattro cause del divenire secondo Aristotele?
- Come concepisce Aristotele Dio e il mondo?
Le categorie di Aristotele sono dieci: quantità, relazione, qualità, sostanza, dove-quando, avere, giacere, agire, patire e essere. La categoria più importante per Aristotele è la sostanza, che rappresenta la vera essenza e individualità di qualcosa.
Le quattro cause del divenire secondo Aristotele sono: causa materiale, causa formale, causa efficiente e causa finale. Ognuna di queste cause spiega un diverso aspetto del cambiamento e della trasformazione.
Aristotele concepisce Dio come il primo motore immobile, atto puro e forma pura, che non crea ma attira la materia verso la perfezione. Il mondo esiste da sempre e si trasforma, combinando fenomeni fisici e metafisici.