Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il nuoto è uno degli sport più antichi, essenziale non solo come esercizio ma anche per la sopravvivenza umana.
  • È un'eccellente forma di ginnastica respiratoria e un ottimo esercizio muscolare, grazie alla sincronizzazione tra respirazione e movimenti.
  • I principali stili di nuoto includono rana, farfalla, crawl e dorso, ciascuno con tecniche specifiche di movimento per braccia e gambe.
  • I tuffi si dividono in 12 tipi fondamentali, differenziati dall'altezza e dalla tecnica utilizzata durante il lancio e la caduta.
  • Durante le gare di tuffi, i giudici assegnano punteggi da 1 a 10 in base alla qualità e precisione del tuffo eseguito.

Il nuoto

Fra tutti gli sport, il nuoto è forse l’esercizio più antico, anche perché il sapersi mantenere a galla non è soltanto un esercizio, ma anche una necessità per l’uomo. Il nuoto è lo sport in cui la respirazione ed i movimenti degli arti vanno più d’accordo, anzi debbono andare d’accordo. Perciò, il nuoto è la migliore forma di ginnastica respiratoria oltre ad essere un ottimo esercizio muscolare. I tipi fondamentali di nuotata sono: rana, farfalla, “crawl” e dorso.
La nuotata a rana, che è la più antica e la più semplice, consiste in movimenti di apertura e di chiusura delle braccia e delle gambe, abbastanza simili a quelli con cui nuota la rana. Il nuoto a farfalla si chiama così perché, in piena azione, l’atleta pare sfarfallare sull’acqua. Il movimento delle gambe è simile a quello della rana, mentre le braccia compiono un movimento rotatorio. Il “crawl” ( in inglese, strisciare), sorto nel 1902, è il modo di nuotare più diffuso. In esso, le gambe, tenute il più possibile distese, si muovono nell’acqua dando brevi colpi dall’alto in basso, o dal basso in alto. Le braccia compiono alternativamente, un movimento circolare, Il dorso è praticamente un crawl effettuato stando supini, cioè con la schiena in basso.
I tuffi sono di vario tipo, di dodici tipi fondamentali, a seconda del modo in cui il tuffatore si lancia e si comporta durante la caduta. i distinguono in tuffi “bassi”, effettuati da trampolini elastici situati ad un’altezza di uno a tre metri, e tuffi “alti”, effettuati da piattaforme rigide, situate ad altezza di 5 e 10 metri. In una gara di tuffi, i giudici assegnano un punteggio per ogni tuffo: 1-2 punti per un tuffo riuscito male, 3-4 per un tuffo mediocre, 5-6 soddisfacente, 7-8 riuscito bene, 9-10, perfetto.

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