Concetti Chiave
- L'impresa familiare è un istituto giuridico introdotto nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia, utilizzato per ottimizzare il carico fiscale.
- Coinvolge familiari entro il terzo grado di parentela e il secondo grado per gli affini, che contribuiscono all'impresa senza un rapporto giuridico formale.
- Non tutti i familiari possono far parte dell'impresa familiare; per esempio, un figlio dipendente o un cognato con contratto di agenzia sono esclusi.
- I collaboratori familiari hanno diritto a mantenimento, partecipazione agli utili e liquidazione della quota, oltre a un voto ciascuno per la straordinaria amministrazione.
- L'imprenditore mantiene il 51% degli utili e ha l'ultima parola sull'ordinaria amministrazione, essendo il responsabile unico per debiti e perdite.
L'impresa familiare
L'impresa familiare nasce come un istituto giuridico nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia. Trova molta diffusione ai fini fiscali perchè consente di ripartire l'imponibile fiscale su aliquote più basse.
Secondo l'articolo 230 bis l'impresa familiare è un'impresa dove i familiari più stretti del titolare di un ' impresa, svolgono di fatto, senza un regolare rapporto giuridico, un lavoro continuativo nell'impresa o nella famiglia.
I parenti devono essere entro il terzo grado di parentela, entro il secondo grado per gli affini (cioè i parenti della moglie)
Nell'impresa individuale è l'imprenditore il capo dell'impresa.
Se il figlio è dipendente dall'imprenditore, non fa parte dell'impresa familiare.
Se il cognato ha un contratto di agenzia, non fa arte dell'impresa familiare.
Se la moglie è casalinga fa parte dell'impresa familiare.
I diritti dei collaboratori sono:
- mantenimento
- partecipazione agli utili in proporzione al lavoro prestato
- liquidazione della quota (fino al 49% perchè l'imprenditore ne ha diritto il 51%)
- diritto di voto per la straordinaria amministrazione. I familiare che collaborano hanno 1 voto ciascuno. Per l'ordinare amministrazione decide e risponde l'imprenditore ce è l'unico responsabile per i debiti e le perdite.