Concetti Chiave
- Belli considera l'arte come un'entità autonoma, priva di legami con emozioni o interpretazioni umane.
- L'arte kn si basa su opere senza titoli o firme, definite da indicazioni algebriche, esprimendo un'idea pura di combinazione di colore e forma.
- Kandinsky è lodato per la sua pittura libera da oggetti, che persegue una creazione artistica pura e spirituale, ma critica per la sua intensità.
- La pittura di Kandinsky è vista da Belli come un equilibrio tra logica e spirito, ma con una tendenza al disordine e al nichilismo.
- Belli apprezza l'astrattismo di Kandinsky degli anni '20 e '30 per la risoluzione delle forme, ma critica l'eccesso simbolico nel colore.
Arte Italiana Contemporanea – Rivista KN
Secondo Belli “l'arte è. Essa quindi non è altra cosa al di fuori di se stessa;” “L'arte non è dolore, non è piacere, non è caldo, non è freddo. Essa non è in nessun modo un fatto umano.” L'arte quindi per Belli “come universalità”, “che non è espressione di stato d'animo, non è interpretazione di una realtà visiva, non è traduzione, non è illustrazione, non è cronaca e meno che meno può essere espressione di impressioni.” Ecco di conseguenza arte come kn, kn è espressione dell'idea di un'arte “fatta di opere che non portino titolo, senza firma degli autori, senza data e senza nessun riferimento umano distinte l'una dall'altra con semplici indicazioni algebriche.” “ll solo contenuto possibile della pittura è infatti quello che deriva dalla combinazione ( k) del colore con la forma”: perciò “pittura = kn in cui k è la combinazione tra il colore e la forma mentre n esprime il numero indeterminato di aspetti che tale combinazione può assumere.” Le argomentazioni e la pittura di Kandinsky sono presenti a Belli il quale scrive che “non esiste in Europa posizione più avanzata di questa e più coerente nei risultati coi proprio risultati.” Da 25 anni “la pittura di Kandinsky è tutta libera dal peso dell'oggetto e della figura.” Che “per la prima volta nella storia dell'arte si persegue un tentativo di creazione intesa nel suo vero significato. Kandinsky commuove gli strati superiori del nostro spirito: la sua arte vive per uno spirito autonomo per un equilibrio perfetto nato dal raggiungimento della logica dell'equilibrio.” A cui Kandinsky giunge tuttavia attraverso una rivoluzione negativa come precisa Belli. “Kandinsky deforma rapidamente la figura, la spappola e la fonde in un turbine temporalesco di macchie gassose cubiforme per raggiungere il suo obiettivo attraverso le composizioni le improvvisazioni e le impressioni nelle quali si arriva alla cancellazione totale dell'oggetto.L'oggetto non è nemmeno cancellato: esso è ormai dimenticato e null'altro resta che un disordine caotico, un nichilismo folle." questo ad indicare che il senso della sua astrazione non è quello di Belli e in genere degli astrattisti italiani. Evidente nella composizione VI del 1913, che è un capolavoro tra i vertici della pittura del secolo scorso, il senso profondo di quella che Kandinsky chiama Pittura di Composizione. “Il grado più alto cui può aggiungere l'arte pura ove ogni ricordo del desiderio pratico è sparito completamente parlando essa un linguaggio puramente artistico da spirito a spirito costituendo un mondo di essere pittorico spirituale.” “Con tutto ciò” afferma Belli in kn “noi non potremmo certo accettare tale pittura. È in essa una foga un'esasperazione, un'ossessione che si salva solo perché condotta sull'astratto. Portata sul naturalismo essa conduce al più rivoltante Kokoschka. Tale frenesia non può non coincidere con l'improvvisazione con il dionisiaco con la ubriacatura. E “noi” aggiunge Belli “siamo per il metodo, per il calcolo, per la disciplina. Noi costringiamo anche la fantasia a ragionare. Diffidiamo soprattutto dalla ispirazione lasciata a sé, e così espressa: senza il controllo della intelligenza essa non può essere che vagito manifestazione oscura e infeconda di una subcoscienza inferiore.” Diverso il giudizio di Belli sull'opera di Kandinsky degli anni venti e poi 30 quella che più direttamente poteva interloquire con l'astrattismo italiano. Ne esalta infatti senza limitazioni fino all'iperbole la risoluzione della forma, ma ritrova rischi e cadute nell' applicazione al colore di quelle idee, che nel colore appunto portano un artista a risultati eccessivi con l'inevitabile avvento di un simbolismo conduttore di una nuova convenzionalità.
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di arte secondo Belli?
- Come Belli interpreta l'arte di Kandinsky?
- Qual è la differenza tra l'astrazione di Belli e quella di Kandinsky?
- Come Belli valuta l'opera di Kandinsky degli anni venti e trenta?
- Qual è il significato della "Pittura di Composizione" di Kandinsky secondo il testo?
Secondo Belli, l'arte è un'entità autonoma che non rappresenta emozioni, realtà visive o cronache. È un'espressione universale priva di riferimenti umani, distinta da semplici indicazioni algebriche.
Belli riconosce l'arte di Kandinsky come una rivoluzione negativa che elimina l'oggetto, creando un caos nichilista. Tuttavia, apprezza la sua capacità di raggiungere un equilibrio spirituale attraverso l'astrazione.
L'astrazione di Belli si basa su metodo, calcolo e disciplina, mentre quella di Kandinsky è caratterizzata da foga, esuberanza e un approccio più dionisiaco e improvvisato.
Belli esalta la risoluzione della forma nell'opera di Kandinsky di quegli anni, ma critica l'applicazione eccessiva del colore che porta a un simbolismo convenzionale.
La "Pittura di Composizione" di Kandinsky rappresenta il grado più alto di arte pura, dove ogni desiderio pratico è assente, comunicando un linguaggio artistico da spirito a spirito.