Concetti Chiave
- La prospettiva accidentale è una visione naturale e spontanea utilizzata per rappresentare scene in modo casuale, scoperta nel Cinquecento.
- Nel tardo-barocco, la prospettiva accidentale diventa popolare per il suo effetto scenografico, utilizzata in scenografie teatrali e da artisti come Piranesi e Canaletto.
- Durante l'Ottocento, artisti impressionisti francesi adottano la prospettiva accidentale per catturare angolazioni dinamiche e effetti cromatici nelle loro opere.
- Vincent Van Gogh e Henri Matisse utilizzano la prospettiva accidentale per enfatizzare la deformazione degli oggetti e la resa delle finestre nei loro dipinti.
- Nel Novecento, la prospettiva accidentale è ampiamente usata da artisti delle Avanguardie e fotografi per rappresentare edifici e spazi geometrici in modo realistico.
Indice
Definizione di prospettiva accidentale
La prospettiva accidentale è quella che abbiamo dinnanzi a noi quando siamo davanti a una determinata scena dipinta senza guardare il quadro prospettico rispetto alla parete frontale. Essendo una prospettiva molto particolare, spontanea e anche casuale, la prospettiva accidentale è un tipo di prospettiva naturale.
Questo genere di prospettiva inizia ad essere sperimentata e ad essere scoperta a partire dal Cinquecento utilizzandola e applicandola per la prima volta a degli oggetti disposti rispetto alla scena che viene rappresentata oppure la si è iniziata ad utilizzare iniziando a pensare a delle architetture poste in una posizione angolare di 45°.
Utilizzo vero e proprio della prospettiva accidentale
Sarà in età tardo-barocca che si deciderà di utilizzare nell’ambito della storia dell’arte la prospettiva accidentale.
La visione d’angolo infatti verrà apprezzata in questo periodo soprattutto per il suo bell’effetto scenografico e dinamico. Questa viene utilizzata inizialmente specialmente nell’ambito delle scenografie teatrali soprattutto per rendere l’idea della spettacolarità. Sarà anche il Giovanni Battista Piranesi ad utilizzare questa prospettiva per l’incisione delle sue bellissime carceri.
La prospettiva accidentale inoltre rende anche l’idea tipica dell’inquadratura fotografica. come se ciò che si sta rappresentando renda l'idea di una vera e propria fotografia nell’ambito di un’opera artistica.
L’uso della prospettiva accidentale nel corso dei secoli successivi
Nel corso dell’Ottocento la tecnica della prospettiva accidentale verrà sperimentata anche dai pittori impressionisti francesi nelle loro opere artistiche. Gli artisti impressionisti per esempio rappresentano nelle loro tele le città nei loro bellissimi e magnifici effetti cromatici riprendendole nelle loro angolazioni dinamiche.
Anche nella realizzazione di interni viene utilizzata la visione d’angolo, garantendo la resa dell’idea della profondità spaziale seppur rappresentando anche solo una piccolissima parte di spazio. Uno dei pittori più celebri che ricorre all’uso della visione d’angolo è senz’altro il pittore olandese Vincent Van Gogh. Egli ricorre a questa tecnica in particolar modo per rendere evidente l'idea della deformazione degli oggetti che sta rappresentando. La stessa deformazione degli oggetti viene sperimentata anche da Henri Matisse nelle sue tele: il pittore usa la prospettiva accidentale per esempio per la resa delle finestre aperte sul paesaggio.
Anche i pittori delle Avanguardie novecentesche faranno ampio uso della prospettiva accidentale per disegnare degli edifici maestosi. Anche per la progettazione architettonica di opere molto importante è il ricorso a questo genere di tecnica, in quanto dà una vera e propria idea realistica e naturale degli spazi, dando anche l’idea del volume. Tra gli altri pittori che ne fanno ricorso ricordiamo anche Edward Hopper che la sperimenta per la riproduzione di spazi geometrici.
Essa verrà anche utilizzata da importanti fotografi, soprattutto quelli che scatteranno foto con dei soggetti architettonici.
Domande da interrogazione
- Che cos'è la prospettiva accidentale?
- Come è stata utilizzata la prospettiva accidentale nel periodo tardo-barocco?
- In che modo gli impressionisti francesi hanno sperimentato la prospettiva accidentale?
- Quali artisti del Novecento hanno fatto uso della prospettiva accidentale e per quali scopi?
La prospettiva accidentale è una prospettiva naturale, spontanea e casuale, che si osserva quando si guarda una scena dipinta senza considerare il quadro prospettico rispetto alla parete frontale. È stata scoperta e sperimentata a partire dal Cinquecento.
Nel periodo tardo-barocco, la prospettiva accidentale è stata apprezzata per il suo effetto scenografico e dinamico, utilizzata principalmente nelle scenografie teatrali e nelle incisioni di Giovanni Battista Piranesi per creare effetti spettacolari e suggestivi.
Gli impressionisti francesi dell'Ottocento hanno utilizzato la prospettiva accidentale per rappresentare città con effetti cromatici magnifici e angolazioni dinamiche, garantendo una resa della profondità spaziale anche in spazi ridotti.
Artisti come Vincent Van Gogh, Henri Matisse ed Edward Hopper hanno utilizzato la prospettiva accidentale per rappresentare deformazioni degli oggetti, finestre aperte sul paesaggio e spazi geometrici, contribuendo a una resa realistica e naturale degli spazi.