sirenetta
Sapiens
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Concetti Chiave

  • Sordello incontra Virgilio e, dopo un caloroso saluto, scopre la sua identità, suscitando ammirazione e rispetto per il poeta latino.
  • Virgilio spiega a Sordello il motivo del suo viaggio e chiede la strada più breve per raggiungere l'inizio del Purgatorio.
  • Sordello si offre di guidare i poeti fin dove possibile, chiarendo che di notte non si può procedere verso l'alto, e li conduce in una valle fiorita per riposare.
  • Sordello introduce i principi negligenti presenti nella valle, descrivendo le loro vite e virtù, sottolineando che la virtù discende da Dio e non si eredita dai padri.
  • Vengono citati diversi principi, come Rodolfo e Pietro III d'Aragona, evidenziando le loro mancanze e il mancato passaggio delle virtù ai discendenti.

Indice

  1. Incontro tra Sordello e Virgilio
  2. Sordello guida i poeti
  3. Principi negligenti e virtù

Incontro tra Sordello e Virgilio

Dopo aver riabbracciato il suo concittadino per più volte,Sordello chiede ai due pellegrini di rivelare la loro identità.Virgilio allora si presenta dicendo il suo nome,l'origine e il tempo in cui visse,provocando così l'ammirato stupore e la riverenza del poeta di Goito.Dopo parole di elogio,Sordello capisce che Virgilio si trova nel Limbo,dove stanno i pargoli innocenti e tutti coloro che non poterono conoscere e praticare le tre virtù teologali.Il grande poeta latino spiaga anche le ragioni del suo viaggio e,infine,chiede quale sia la via piu breve per raggiungere il vero inizio del Purgatorio

Sordello guida i poeti

Sordello spiega che farà da guida ai poeti fin dove gli sarà concesso spingersi,ma precisa che di notte non si può procedere verso l'alto,perchè la volontà stessa ne è impedita.Occorre perciò fermarsi in un bel luogo per aspettare l'alba.I tre poeti si avviano così veso una valle,con splendidi e profumati fiori.Sul prato stanno sedute molte anime che cantano il "salve regina".

Principi negligenti e virtù

Sordello,mentre si avvicinano,dice che già prima del tramonto indicherà i personaggi che stanno in questo posto.Così dicendo,passa in rassegna i principi negligenti:Rodolfo,Ottocaro,che si nutri di lussuria e ozio,Filippo III e Enrico I.

L'elenco continua con il robusto Pietro III d'Aragona e con Carlo I d'Angiò.Ma le sue virtù,purtroppo,non si trasmisero agli altri eredi.Esse sarebbero state ben tramandate se fosse salito al trono il giovanetto,che ora risiede accanto a lui.Da questo episodio Dante trae spunto per dimostrare che la virtù non si eradita da padri,ma discende da Dio,come una grazia.Sordello indica ancora Arrigo III d'Inghilterra,seduto in disparte, e poi posto in luogo piu basso,Guglielmo VII,alla cui morte segui una dolorosa guerra nelle regioni del suo marchesato(Monteferrato e Canavarese).

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