Concetti Chiave
- Il canto presenta numerosi enjambement, creando fluidità e continuità tra i versi, come nei vv. 19/20 e vv. 76/77.
- Le similitudini sono usate per rendere vivide le immagini, come nei vv. 11 e 54, dove si paragona il cammino a un assaggio di nuove cose.
- Le metafore, come al v. 7 con "bianche e vermiglie guance", arricchiscono il linguaggio figurato del poema.
- L'apostrofe nel v. 79 sottolinea l'illusorietà delle ombre, evocando un dialogo diretto e coinvolgente.
- La personificazione, visibile al v. 112, attribuisce al "Amor" la capacità di ragionare nella mente, animando concetti astratti.
enjambement:
vv.19/20: ebbi ritratto / l’occhio
vv.37/38: venne / l’uccel divino
vv.52/53: selvaggia/ parea del loco
vv.55/56: saettava il giorno / lo sol
v.76/77: trarresi avante / per abbracciarmi
vv.88/89: com’io t’amai / nel mortal corpo
vv.109/110: consolare alquanto / l’anima mia
vv.118/119: e attenti / a le sue note
similitudini:
Similitudini poetiche
v.11: come gente che pensa a suo cammino
v.36: che non si mutan come mortal pelo
v.54: come colui che nuove cose assaggia
v.70: E come a messagger che porta ulivo
vv.123/124: Come quando… li colombi…..
v.132: com’om che va, né sa dove riesca
chiasmo:
metafore:
Metafore e immagini
v. 7: sì che le bianche e le vermiglie guance,
v.30: omai vedrai di sì fatti officiali
v.38: l’uccel divino, più chiaro appariva
v.36: lo sol, ch’avea con le saette conte
v.122:Correte al monte a spogliarvi lo scoglio
apostrofe:
Apostrofe e sineddoche
v.79: Ohi ombre vane, fuor che ne l’aspetto!
sineddoche:
v. 20 e v. 39: l’occhio(= gli occhi) [il sing. per il plurale]
v. 58: la fronte (= la testa) [la parte per il tutto]
v.103: l’ala (= le ali) [il sing. per il plurale]
personificazione:
Personificazione nel testo
v.112: Amor che ne la mente mi ragiona
v.12: che va col cuore e col corpo dimora