Concetti Chiave
- Il Canto XXVII del Purgatorio si svolge nella settima cornice, dove Dante incontra i lussuriosi che scontano la loro pena camminando tra le fiamme.
- Le anime dei lussuriosi sono divise in due schiere che si muovono in direzioni opposte, scambiandosi baci fraterni e invocando esempi di castità.
- Dante, Virgilio e Stazio raggiungono la soglia del perdono, dove l'angelo della castità li invita a purificarsi attraversando il fuoco.
- Virgilio rassicura Dante sulla sofferenza del Purgatorio, convincendolo a superare la paura del fuoco per avvicinarsi a Beatrice.
- Nel sogno di Dante, Lia e Rachele simboleggiano rispettivamente la vita attiva e contemplativa, rappresentando diverse vie spirituali.
Indice
Lussuriosi nella Settima Cornice
Il canto XXVII del Purgatorio della Divina commedia, il cui autore sappiamo essere stato Dante Alighieri, si ambienta nella settima cornice del Purgatorio. La narrazione inizia precisamente al tramonto di quello che era martedì 12 aprile del 1300, mentre si chiuderà all'alba di mercoledì 13 aprile dello stesso anno.
Principalmente la categoria di penitenti che Dante incontrerà sono i lussuriosi che si trovano lì a scontare la propria pena poiché durante la loro vita terrena sono stati accusati di essere stati travolti da quella che è definita Passione carnale. La pena che si trovano a scontare è quella di compiere un cammino tra delle fiamme. Le anime sono suddivise in due schiere, lussuriosi secondo e contro natura, che sono costretti a camminare in direzioni opposte e nel momento in cui si incontrano, o meglio dire si scontrano, si baciano in modo fraterno e gridano esempi di castità e di quella che viene definita lussuria punita.Attraverso le Fiamme della Purificazione
Terminata l'introduzione possiamo dire che la narrazione ha inizio con Dante, Virgilio e Stazio che stanno raggiungendo la soglia del perdono dove l'angelo della castità cantando la sesta beatitudine invita le tre anime ad oltrepassare la cortina di fuoco per purificarsi. Dante essendo in carne ed ossa è terrorizzato da quelle che erano le fiamme fin quando Virgilio non interviene rassicurandolo e dicendo lui che nel Purgatorio esiste la sofferenza, ma a differenza dell'inferno non esiste la morte. In questo modo riesce a convincere Dante e spronarlo ad oltrepassare le fiamme spiegandogli ormai che tra lui e la sua amata Beatrice si frappone soltanto quelli influente fuoco. Tali parole si sono rivelate essere indispensabili per convincere Dante. Il primo ad entrare nelle fiamme è l'anima saggia di Virgilio che viene subito seguita dall'anima di Dante e stazio. Secondo la sua descrizione di Dante il calore è quasi insopportabile e continua dicendo che una voce incita i tre poeti ad affrettare il loro passo perché la notte si avvicina e come sappiamo di notte il Purgatorio è come se si congelasse poiché tutto deve avvenire alla luce solare che stava a simboleggiare Dio. Iniziano così a salire la scala scavata nella roccia che porta il paradiso terrestre ma al sopraggiungere delle tenebre si fermano facendo ognuno di loro di uno scalino il proprio giaciglio per riposarsi dalla loro stanchezza.
Il Sogno di Lia e Rachele
Dante dopo aver nuotato come in quella fase di cielo le stelle siano più brillanti del solito, cade nel suo sonno profondo. Quel sonno lo farà sognare la figura di Lia, prima moglie di Giacobbe che passeggiava alla ricerca dei fiori. Sempre restando all'interno del sogno, la donna diceva di voler ricavare una ghirlanda con cui farsi bella e nel mentre sua sorella Rachele, seconda moglie di Giacobbe, stava sempre seduto a guardarsi allo specchio. Possiamo quindi dire che metaforicamente Lia rappresentava la vita attiva mentre Rachele rappresentava quella che era la vita contemplativa.
L'Addio di Virgilio
Una volta riposatesi abbastanza le anime riprendono il cammino continuando la salita e a questo punto Virgilio comunica a Dante che è terminato il percorso della purificazione attraverso le sofferenze temporanee che riguardavano il Purgatorio e quelle eterne dell'inferno e gli indica un praticello Fiorito dove potrà attendere l'arrivo della sua guida Beatrice. Infatti come sappiamo Virgilio non può proseguire il suo cammino in quanto il suo rapporto con la religione cristiana non glielo consente. A questo punto Dante si sente leggero è termina la salita con grande vigore e Virgilio sulla cima si congeda spiegandogli che ormai è libero e padrone di se stesso e non ha bisogno più di quella che poteva essere la guida di Virgilio stesso.
Domande da interrogazione
- Qual è l'ambientazione temporale del canto XXVII del Purgatorio nella Divina Commedia?
- Chi sono i penitenti incontrati da Dante nella settima cornice del Purgatorio e quale pena devono scontare?
- Come viene superata la paura di Dante di attraversare le fiamme nel Purgatorio?
- Qual è il significato del sogno di Dante con Lia e Rachele?
- Qual è il ruolo di Virgilio alla fine del canto XXVII e cosa accade a Dante?
L'ambientazione temporale è tra il tramonto del martedì 12 aprile 1300 e l'alba del mercoledì 13 aprile dello stesso anno.
I penitenti sono i lussuriosi, divisi in due schiere (secondo e contro natura), che devono scontare la loro pena camminando tra delle fiamme.
Virgilio lo rassicura dicendogli che nel Purgatorio esiste la sofferenza ma non la morte, convincendolo che per raggiungere Beatrice deve attraversare il fuoco.
Nel sogno, Lia rappresenta la vita attiva mentre Rachele simboleggia la vita contemplativa, indicando le diverse vie di approccio alla spiritualità e alla fede.
Virgilio si congeda da Dante sulla cima, comunicandogli che è terminato il suo percorso di purificazione e che ora è libero e padrone di se stesso, pronto per attendere l'arrivo di Beatrice.