Alfred71
Ominide
14 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Dante descrive il paesaggio infernale utilizzando riferimenti a luoghi reali sulla Terra, conferendo scientificità alla sua narrazione.
  • Il Minotauro, simbolo della vergogna dei Cretesi, viene incontrato da Dante e Virgilio lungo la discesa verso il settimo cerchio.
  • Virgilio calma il Minotauro evocando la sua morte passata, permettendo a Dante di avanzare mentre la creatura è distratta.
  • Virgilio spiega che un terremoto preannunciò la discesa di Cristo nel Limbo, causando la frana tra il sesto e il settimo cerchio.
  • Il fiume di sangue bollente è una punizione per chi ha commesso violenze; Dante e Virgilio vengono guidati dai Centauri lungo il suo corso.

Indice

  1. Descrizione del paesaggio infernale
  2. Dante e la scientificità del paesaggio
  3. Incontro con il Minotauro
  4. Virgilio e il Minotauro
  5. Reazione del Minotauro
  6. Virgilio spiega la frana
  7. Il fiume di sangue bollente
  8. Incontro con i Centauri
  9. Ezzelino e Obizzo nel fiume
  10. Guido di Montfort e il fiume
  11. Attila e altri dannati

Descrizione del paesaggio infernale

Il luogo in cui giungemmo per scendere lungo il dirupo era scosceso e, per di più a causa di ciò che in esso si trovava (il Minotauro), tale, che ogni sguardo lo avrebbe evitato.

Quale è la frana che a valle di Trento colpì in una delle sue rive l’Adige, o a causa di un terremoto o per l’erosione del terreno sottostante,

in modo che il pendio dalla vetta della montagna, dalla quale la frana si staccò, alla pianura è così inclinato, da offrire una via di discesa a chi si trovasse in alto,

Dante e la scientificità del paesaggio

Dante precisa le forme del paesaggio infernale mediante riferimenti a luoghi della terra.

Questi riferimenti sono, condotti a volte con uno scrupolo che può apparire scientifico, come qui, dove è indicato non solo il risultato, di un fenomeno (la particolare configurazione del terreno: è sì la roccia discoscesa), ma il fenomeno stesso (la ruina che percosse l'Adige) e le sue più probabili cause (terremoto o erosione del terreno).

Come giUstamente osserva Montanari, occorreva vedere "in queste insistenze descrittive più ancora che la mentaIità realistica, esatta, scientifica di Dante, l'impegno verso il suo tema sentito come cosa assolutamente seria e più che poetica". Canto   12 Inferno - Prosa articoloDiversamente infatti che nelle altre visioni medievali dell'oltretomba, dove l'elemento immaginativo prevale sempre su quello reale, nella Commedia, più la situazione è irreale, fantastica, più appare convalidata , dall'assoluta serietà con cui il Poeta la descrive. In perfetto accordo con il pensiero cristiano, per Dante la vera realtà è l'oltretomba; essa, appunto perché reale, appare dotato di leggi proprie e intimamente coerente con se stesso. Di qui la scientiflcità di cui spesso l'elemento fantastico si colora in Dante.

La frana a sud di Trento, alla quale è paragonato il dirupo che porta dal sesto al settimo cerchio, va probabilmente identificata negli Slavini di Marco, dei quali una esatta descrizione è in un passo del trattato Sulle meteore di Alberto Magno.

Incontro con il Minotauro

tale era la discesa di quel burrone; e nella parte superiore della Costa franata giaceva distesa la vergogna, dei Cretesi

che fu concepita nella finta vacca; e quando ci vide, morse se stesso, come colui che è sopraffatto internamente dall’ira.

Il mio saggio maestro gli si rivolse gridando: " Pensi forse di trovarti in presenza del signore d’Atene, che sulla terra ti diede la morte?

Allontanati, bestia: costui non giunge infatti guidato da tua sorella, ma si reca a vedere i vostri tormenti".

Virgilio e il Minotauro

Osserva giustamente il Sapegno come le parole che Virgilio rivolge al Minotauro, mentre sembrano volerlo rassicurare, in realtà, richiamandogli alla memoria la sua cruenta uccisione e il tradimento della sorellastra Arianna, figlia di Minosse, ne accrescono l'ira e "la portano a sfogarsi in gesti dissennati e bestiali, sui quali facilmente. anche questa volta, avrà il sopravvento l'astuta ragione dell'uomo"

Secondo una leggenda, Arianna aìutò Teseo a raggiungere il Minotauro perché lo uccidesse; e, affinché l'eroe non si smarrisse nell'intrico del Labirinto, gli diede un gomitolo da dipanare lungo il suo cammino.

Reazione del Minotauro

Come fa il toro che si scioglie dai nodi che lo legano nell’istante in cui, mortalmente colpito, non è più capace di camminare, ma barcolla qua e là,

tale io vidi diventare il Minotauro; e il sagace Virgilio gridò: " Corri al punto di discesa; è bene che tu scenda, mentre è infuriato ".

[newpage]Così ci avviammo attraverso l’ammasso di quelle pietre, che si muovevano spesso sotto i miei piedi per l’insolito peso.

Procedevo meditabondo; e Virgilio disse: "Tu pensi forse a questa frana custodita da quella belva irosa che ora ho reso inoffensiva.

Voglio dunque che tu sappia che la volta precedente, allorché scesi nella parte inferiore dell’inferno, questo pendio non era ancora franato.

Ma, se non mi inganno, senza dubbio poco prima della venuta di colui che tolse a Satana il glorioso bottino del limbo,

il profondo abisso immondo tremò in ogni sua parte tanto, che io credetti che l’universo fosse preso da quell’amore, a causa del quale alcuni ritengono

che più di una volta il mondo sia ritornato nel caos; e allora questa antica rupe subì, in questo luogo e altrove (nella bolgia degli ipocriti; Inferno XXI, 106-108), tale franamento.

Virgilio spiega la frana

Virgilio spiega al discepolo come il terremoto che determinò la frana tra il sesto,e il settimo cerchio abbia preannunciato la discesa di Cristo nel limbo, e la liberazione delle anime, in esso racchiuse, dei Patriarchi dell'Antico Testamento. Tutto l'inferno tremò; il poeta latino credette per un istante che l'universo stesse per tornare nel caos primigenio.

Secondo la teoria del filosofo greco Empedocle, riportata e discussa da Aristotile nella Metafisica, il mondo esiste infatti in virtù dell'odio reciproco tra gli elementi costitutivi della materia; qualora a quest'odio dovesse sostituirsi l'amore, essi si confonderebbero l'uno nell'altro, dando origine al caos.

Il fiume di sangue bollente

Ma guarda attentamente in basso, poiché si avvicina il fiume di sangue bollente in cui è immerso chiunque rechi danno ad altri con la violenza".

O irragionevole avidità e ira sconsiderata, che a tal punto ci stimoli nella breve vita terrena, e poi in tanto dolore ci immergi in quella eterna!

Vidi un largo fossato circolare, in quanto cinge tutto il piano (del settimo cerchio), secondo quello che aveva detto il mio accompagnatore;

e tra la base del dirupo e questo fossato, dei centauri correvano raccolti in gruppo, armati di frecce, come solevano fare sulla terra quando andavano a caccia.

Incontro con i Centauri

[newpage]Vedendoci scendere, ciascuno si fermò, e tre di loro si separarono dalla schiera con archi e frecce scelte in precedenza;

e uno gridò da lontano: "Verso quale pena vi dirigete voi che scendete il pendio ? Ditelo dal punto in cui vi trovate; altrimenti tendo l’arco ".

Virgilio disse: "Risponderemo a Chirone quando vi saremo vicini: con tuo danno la tua volontà fu sempre così impulsiva ".

Poi mi toccò, e disse: "Quello è Nesso, che perdette la vita per amore della bella Deianira e vendicò da sé la propria morte.

E quello che sta in mezzo, e tiene lo sguardo abbassato, è il grande Chirone, che educò Achille; l’altro è Folo, che fu così iroso.

Girano a migliaia intorno al fossato, colpendo con frecce qualsiasi dannato si trae fuori dal sangue più di quanto il suo peccato gli diede in sorte".

Ci avvicinammo a quegli animali veloci: Chirone prese una freccia, e con la cocca trasse indietro la barba sulle mascelle.

Quando la grande bocca fu completamente libera disse ai compagni: "Vi siete accorti chè colui che sta di dietro è un essere vivente ?

E Virgilio, che già gli era di fronte, e arrivava all’altezza del suo petto, là dove le due nature (di uomo e di cavallo) si uniscono,

rispose: " E’ veramente vivo, e a lui, a lui solo, devo mostrare l’inferno: ci spinge a ciò la necessità, non il piacere.

Dal cielo si mosse qualcuno che mi affidò questo straordinario incarico: non è un ladrone, né io sono l’anima di un ladro.

Ma in nome di quel potere divino, ad opera del quale percorro un cammino cosi impervio, dacci uno dei tuoi, a cui possiamo stare vicini,

e che ci indichi il punto dove il fiume può essere attraversato e trasporti costui sulla sua groppa, poiché egli non è uno spirito che possa volare ".

[newpage]Chirone si volse a destra, e parlò a Nesso: "Volgiti indietro, e fa loro da guida, e fa scansare qualunque altra schiera s’imbatta in voi".

Ci avviammo dunque insieme col sicuro accompagnatore lungo la sponda del sangue bollente, nel quale i dannatì emettevano grida laceranti.

Vidi una rnoltitudine immersa fino agli occhi; e Nesso spiegò: "Essi sono tiranni che uccisero e depredarono.

Qui si sconta il male arrecato agli altri senza pietà; qui si trovano Alessandro, e il crudele Dionisio, che fu causa alla Sicilia di anni dolorosi.

E quella fronte coperta di così neri capelli, è (la fronte) di Ezzelino; quello biondo è invece Obizzo d’Este, il quale davvero

fu ucciso in terra dal figlio snaturato ". Allora mi rivolsi a Virgilio, ed egli disse: " Nesso sia ora la tua guida, io verrò secondo ".

Ezzelino e Obizzo nel fiume

Ezzelino III da Romano, capo ghibellino e signore della Marca Trevigiana, morto nel 1259, è definito da uno storico di parte guelfa, il Villani, il più crudele tiranno della cristianità (Cronaca VI, 72).

Obizzo II d'Este, marchese di Ferrara, fu, secondo una leggenda che qui Dante sembra voler confermare, ucciso dal figlio Azio VIII nel 1293.

Guido di Montfort e il fiume

Poco più oltre il Centauro si arrestò presso una moltitudine che appariva immersa in quel bollore fino alla gola.

Ci indicò un’ombra isolata in un angolo e disse: " Quel dannato trafisse in chiesa il cuore che è ancora venerato a Londra ".

Guido, conte di Montfort, vicario in Toscana di Carlo I d'Angiò, pugnalò nel 1272, in una chiesa di Viterbo, Arrigo, cugìno del re d'Inghilterra Edoardo I, che gli aveva ucciso il padre. Sulla tomba di Arrigo, posta sul ponte del Tamigi a Londra, una statua dorata, secondo quanto riferisce un antico commentatore, Benvenuto da ImoIa, reggeva un calice contenente il suo cuore imbalsamato.

Vidi in seguito una moltitudine che teneva fuori del fiume il capo ed anche tutto il petto; e riconobbi parecchi di costoro.

A questo modo il livello del sangue andava sempre più diminuendo, fino a bruciare soltanto i piedi; qui guadammo il fossato.

" Così come vedi che il liquido bollente si abbassa progressivamente da questa parte " disse il Centauro, " voglio che tu sappia

che dalla parte opposta il suo alveo diventa sempre più profondo, finché si ricongiunge al punto dove è giusto che i tiranni espiino.

Da quest’altra parte la giustizia di Dio punisce Attila che sulla terra fu strumento di dolore e Pirro e Sesto; e per l’eternità spreme

le lagrime, che fa sgorgare con il supplizio del sangue bollente, a Rinieri da Corneto, a Rinieri dei Pazzi, che resero così pericolose le strade. "


Attila e altri dannati

Attila, re degli Unni dal 433 al 453, fu soprannominato, per la sua crudetà, il " flagello di Dio".

Pirro è qui, probabilmente, non il re dell'Epiro che mosse guerra ai Romani, ma Neottolemo, il sanguinario figlio di Achille, uccisore, secondo quanto narra Virgilio nel secondo libro dell'Eneide (versi 526-558), del giovane Polite, figlio di Priamo, e poi di Priamo stesso.

Sesto è probabilmente il figlio di Pompeo, datosi alla pirateria dopo la morte del padre.

Rinieri da Corneto fu un brigante ai tempi del Poeta, terrorizzò tutta la Maremma.

Rinieri dei Pazzi di Valdarno, anch'egli un famoso ladrone di quei tempi, fu scomunicato da papa Clemente IV e dichiarato ribelle dal comune di Firenze.

Poi si voltò indietro, e riattraversò il pantano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la descrizione del paesaggio infernale secondo Dante?
  2. Dante descrive il paesaggio infernale con riferimenti a luoghi reali della terra, come la frana a sud di Trento, per dare un senso di scientificità e serietà al suo racconto.

  3. Come reagisce il Minotauro all'incontro con Dante e Virgilio?
  4. Il Minotauro, sopraffatto dall'ira, morde se stesso e si comporta in modo dissennato e bestiale, ma Virgilio lo rende inoffensivo con astuzia.

  5. Qual è la spiegazione di Virgilio riguardo alla frana tra il sesto e il settimo cerchio?
  6. Virgilio spiega che la frana è stata causata da un terremoto che preannunciava la discesa di Cristo nel limbo e la liberazione delle anime dei Patriarchi dell'Antico Testamento.

  7. Chi sono i dannati immersi nel fiume di sangue bollente e perché?
  8. I dannati immersi nel fiume di sangue bollente sono tiranni e violenti che hanno arrecato danno agli altri, come Alessandro, Dionisio, Ezzelino, e Obizzo.

  9. Qual è il ruolo dei Centauri nell'inferno di Dante?
  10. I Centauri, armati di frecce, sorvegliano il fiume di sangue bollente e colpiscono con frecce i dannati che cercano di emergere più del dovuto.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community