Concetti Chiave
- Il secondo cerchio dell'Inferno è descritto come più stretto e doloroso rispetto al primo, rappresentando un contrappasso per i lussuriosi.
- Minosse è il giudice infernale che assegna le anime ai cerchi girando la sua coda, simbolo del giudizio divino.
- I lussuriosi, travolti in vita dalla passione, sono puniti da una bufera perpetua che li sconvolge.
- Paolo e Francesca, amanti dannati per adulterio, raccontano a Dante la loro storia d'amore e la tragica fine.
- Dante è profondamente commosso dalla vicenda dei due amanti e sviene per la compassione che prova.
Descrizione del secondo cerchio
Il V canto si apre con una terzina nella quale viene brevemente descritto il secondo cerchio dell'inferno:Dante personaggio lo descrive come più stretto del primo, infatti l'inferno dantesco ha la forma di un imbuto rovesciato, e come un luogo di maggior dolore rispetto quelli incontrati in precedenza.
Incontro con Minosse
Disceso nel secondo cerchio con il suo maestro, Dante vede il mostruoso Minosse, dinanzi al quale si trovava sempre una numerosa folla di anime che, giunte presso di lui, confessavano i loro peccati e attendevano la sua sentenza. Minosse allora avvolgeva la sua coda attorno a sé e le anime venivano scaraventate nel cerchio del numero di giri della coda del giudice infernale. Nel secondo cerchio sono situati i lussuriosi che, in morte, sono travolti dalla bufera infernale come in vita furono travolti dalla passione amorosa. E' questo il giusto contrappasso per analogia secondo Dante per questa categoria di dannati.
Paolo e Francesca
Tra i lussuriosi incontriamo i due tormentati amanti, Paolo e Francesca, la cui passione li ha condotti insieme, inizialmente al peccato di adulterio e in seguito alla morte. Dante, vista questa coppia di amanti che "insieme vanno, e paion sì al vento esser leggeri" esprime a Virgilio il suo desiderio di parlare con loro. Il suo maestro, allora, gli suggerisce di fare loro domande sull'amore che li spingeva ed essi sarebbero venuti. Così fece Dante e, subito, Paolo e Francesca uscirono dalla schiera dei dannati.
Dialogo con Francesca
La prima a prendere la parola è la donna che inizialmente accoglie Dante e, per farsi riconoscere, parla del suo luogo natìo e in seguito, con un'anafora, racconta di come lei e Paolo si siano inevitabilmente innamorati. In questi versi emergono chiaramente i tratti dell'amore stilnovista, come ad esempio nello stretto legame tra amore e "animo nobile" o ancora nell'"amore" personificato. Sebbene questi siano per Francesca ricordi dolorosi, ella racconta comunque a Dante di come "amore" si fosse insinuato tra lei e Paolo e di come la loro passione li abbia portati poi alla morte per mano del fratello di Paolo, marito di lei, come testimonia anche il verso in cui Francesca afferma che "Caina attende chi a vita ci spense". Mosso da compassione per la sofferenza dei due amanti, il poeta fiorentino sviene.
Domande da interrogazione
- Qual è la descrizione del secondo cerchio dell'inferno secondo Dante?
- Chi sono Paolo e Francesca e quale è il loro destino nell'inferno dantesco?
- Come reagisce Dante al racconto di Francesca?
Il secondo cerchio è descritto come più stretto e più doloroso del primo, con un'atmosfera di maggiore sofferenza. Qui si trovano i lussuriosi, travolti dalla bufera infernale come lo furono dalla passione amorosa in vita.
Paolo e Francesca sono due amanti condannati nel secondo cerchio per il peccato di adulterio. La loro passione li ha portati alla morte, e ora sono travolti dalla bufera infernale come punizione.
Dante è profondamente commosso dal racconto di Francesca sulla sua storia d'amore con Paolo e sviene per la compassione verso la sofferenza dei due amanti.