sc1512
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Dante e Virgilio nel Settimo Girone incontrano il Minotauro, simbolo di bestialità, che Dio calma per lasciarli passare.
  • Il Flegetonte, un fiume di sangue, ospita i Violenti contro il Prossimo, puniti con immersioni nel sangue che rappresentano le loro azioni in vita.
  • I Violenti contro il Prossimo sono suddivisi in Tiranni, Cavalieri di Ventura e Omicidi singoli, tutti controllati dai Centauri.
  • Chi uccide commette un peccato di violenza e usurpa un diritto divino, poiché solo Dio può decidere sulla vita e la morte.
  • Dante non interagisce con gli Omicidi, ma dialoga con i Centauri, specialmente Chirone e Nesso, quest'ultimo lo aiuta ad attraversare il fiume.

Indice

  1. Incontro con il Minotauro
  2. Il Flegetonte e i Violenti
  3. Le tre categorie di Omicidi
  4. Il controllo dei Centauri
  5. Dante e i Centauri

Incontro con il Minotauro

Dante e Virgilio si trovano nel Settimo Girone dell’Inferno, dove, dopo aver superato una frana infernale, si trovano davanti ad un Minotauro, che ha canoni sempre più bestiali rispetto alle creature dei precedenti gironi.

La volontà di Dio permette ai due di poter avanzare, visto che placa il Minotauro.

Il Flegetonte e i Violenti

Arrivano presso il Flegetonte, un fiume di sangue, in cui sono presenti i Violenti contro il Prossimo.

Secondo la tradizione Biblica Ebraica fu il Moloch, una divinità, che piangendo a causa dei mali dell’uomo, creò i vari corsi d’acqua.

Le tre categorie di Omicidi

I Violenti contro il Prossimo, ossia gli Omicidi, sono divisi in tre categorie: i Tiranni (coloro che fecero grandi stragi, come Attila, definito il Flagello di Dio nella tradizione Alto-Medioevale, che distrusse tutto ciò che incontrava, tipico atteggiamento della cultura barbarica), i Cavalieri di Ventura e l’Omicida Singolo.

Essi sono condannati a stare nel sangue del Flegetonte, così come nella vita hanno vissuto tra il sangue (uccidendo).

Il controllo dei Centauri

I Centauri li controllavano e gli lanciavano delle frecce quando tentavano di uscire dal fiume.

Chi uccide compie un duplice peccato: di violenza (toglie la vita a qualcun altro) e si appropria di un diritto solo divino (solo Dio può decidere di smettere di far vivere qualcuno).

Dante e i Centauri

Dante ha un atteggiamento di indifferenza verso gli Omicidi, difatti non si ferma a dialogare con loro; invece con i Centauri, specialmente con Chirone e Nesso: con il primo si ferma a dialogare, mentre usufruisce del secondo per attraversare il fiume.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community