Concetti Chiave
- Il Canto I dell'Inferno inizia con il protagonista che si trova in una "selva oscura", simbolo allegorico del peccato e della confusione morale.
- Dante desidera raggiungere un colle illuminato, metafora della retta via e della salvezza, ma viene ostacolato da tre fiere simboleggianti vari peccati.
- Virgilio appare come guida rassicurante, spiegando che Dante deve intraprendere un viaggio nell'aldilà per superare i suoi ostacoli spirituali.
- Le tre fiere rappresentano, secondo un'interpretazione comune, la lussuria (lonza), la superbia (leone) e l'avidità (lupa), creando un crescendo di difficoltà per Dante.
- Virgilio, simbolo della ragione, guiderà Dante attraverso l'inferno, sottolineando che la salvezza richiede un percorso diverso dal confronto diretto con il peccato.
Indice
Smarrimento nella Selva Oscura
Nel mezzo della mia vita
mi ritrovai in una selva oscura
perchè avevo smarrito la via del bene.
Aihmè, è difficile spiegare com'era
questa selva selvaggia e intricata
che solo a ripensarci rinnova la paura
è così piena di tormento che la morte lo è poco di più
ma per parlare bene di ciò che vi ho trovato
parlerò di altre cose che ho visto
Non so raccontare come vi sono entrato
tanto ero assonato nel momento
in cui persi la via del bene
Incontro con le Fiabe
Dopo che fui giunto ai piedi di un colle
dove terminava quella valle
che mi aveva riempito di paura il cuore
guardai in alto e vidi le sue pendici
illuminate dai raggi del sole
che conduce ognuno sulla retta via
Allora la paura che nel cuore mi era rimasta a lungo
si acquietò
durante la notte che passai con tanta angoscia
E come quelli che con il respiro
escono dal mare e giungono alla riva
si volgono verso l'acqua pericolosa e la fissano
così il mio animo che ancora fuggiva
si girò a guardare la selva
che non lasciò mai sopravvivere nessuno
Dopo che ebbi fatto riposare il corpo stanco
ripresi il cammino per il pendio solitario
in modo che il piede stabile era sempre più in basso.
Ed ecco che all'inizio della salita
una lonza agile e veloce
che era ricoperta da una pelliccia chiazzata
non smetteva di starmi davanti
e anzi mi impediva il cammino
tanto che mi girai più volte per tornare indietro
Era l'alba
e il sole sorgeva con le stelle
che lo accompagnavano da quando Dio
mosse per la prima volta gli astri
che mi facevano sperare bene nei confronti
di quella belva dalla pelliccia chiazzata
l'alba e la dolcezza del tempo
ma non al punto che non m'incutesse paura
la vista di un leone.
Questo sembrava che venisse contro di me
con la testa alta e con una fame rabbiosa
tanto che pure l'aria sembrava tremasse.
Ed una lupa, che di ogni voglia
sembrava carica nella sua magrezza
e fece vivere nella sofferenza molte persone
mi provocò tanta angoscia
per lo spavento suscitato dal suo aspetto
che persi la speranza di raggiungere la cima del colle.
E come colui che accumula ricchezze
e giunge il tempo che le perde
piange e si addolora
così mi rese la belva
che venendo verso di me
mi spingeva dove il sole non risplende.
Apparizione di Virgilio
Mentre precipitavo verso il basso
comparve davanti ai miei occhi uno
che a causa del lungo silenzio sembrava muto
Quando lo vidi
"Abbi pietà di me" gli gridai
"chiunque tu sia uomo o spirito"
Mi rispose "Non sono un uomo, lo sono stato,
i miei genitori furono lombardi
mantovani di nascita entrambi
Nacqui sotto Giulio Cesare, sebbene alla fine del suo regno
e vissi a Roma sotto l'impero di Augusto
nel tempo degli dei falsi e bugiardi.
Fui un poeta e cantai di quel giusto
figlio di Anchise che giunse da Troia
dopo che fu distrutta dalle fiamme
Ma perchè ritorni a quelle pene?
perchè non sali il bel colle
che è principio e causa di molta gioia?
"Sei tu quel Virgilio e quella fone
che diffonde un così grande fiume di eloquenza?"
Risposi io stupito e riverente
"Tu sei amore e guida dei poeti
guidami lungo lo studio e l'amore
che mi ha fatto leggere la tua opera.
Tu sei il mio maestro e il mio amore
tu sei colui da cui ho appreso
lo stile che mi ha dato prestigio
Vedi la belva per colpa di cui sono tornato indietro
aiutami, famoso saggio
perchè ella mi fa tremare le vene e i polsi
"Ti conviene intraprendere un altro viaggio"
rispose, e dopo che mi ebbe visto piangere
"se vuoi andartene da questo luogo selvaggio.
perchè questa bestia per la quale tu gridi
non lascia passare nessuno per la sua via
ma lo ostacola tanto che lo uccide
e ha una natura malvagia e crudele
che non sazia mai il suo appetito
e dopo aver mangiato ha più fame di prima
Molti sono gli animali con cui si congiunge
e saranno ancora di più finchè il veltro
arriverà e la ucciderà.
Non si ciberà nè di terra nè di domini
ma di sapienza, amore e virtù
e la sua nascita avverrà tra umili panni.
Sarà la salvezza dell'Italia
per cui morirono Camilla
Euralio e Turno e Niso in battaglia
Le darà la caccia per ogni città
finchè non la riporterà all'inferno
là dove è partita per la prima volta l'invidia.
Virgilio come Guida
Per il tuo bene penso e giudico
che tu mi segua, e io sarò la tua guida
e ti condurrò fuori da questo luogo
dove udirai le grida disperate,
vedrai gli spiriti antichi e sofferenti
che invocano una seconda morte
e vedrai coloro che sono contenti nel fuoco,
perchè sperano di giungere
tra i beati
Alle quali poi tu vorrai salire
a un'anima più nobile di me
ti lascerò con lei quando partirò
perchè quell'imperatore che regna lassù
perchè mi ribellai alla sua legge
non vuole che io entri nella sua città
Governa in tutte le parti e qui governa
qui c'è la sua città e il suo trono
o felice colui che destina a quel luogo
E io gli dissi "Poeta, io ti richiedo
di quel Dio che non conoscesti
affinchè possa fuggire questo male
che tu mi porti dove dicesti
così che io veda la porta di San Pietro
e coloro che descrivi tanto infelici"
Allora si mosse e io gli tenni dietro.
Questo primo canto si pone come introduzione narrativa generale al poema.
Inizia direttamente con la voce in prima persona del personaggio-narratore ed è questa la differenza con li altri poemi perchè non ci troviamo di fronte a un poeta che racconta le gesta di un personaggio storico che si rivolge ai suoi contemporanei.
Il personaggio-narratore si trova in una selva oscura che è un allegoria del peccato.
Vorrebbe uscire da questa selva e raggiungere il colle illuminato dal sole ma tre fiere gli sbarrano il passo.
L'apparizione di Virgilio gli porta conforto; il poeta gli spiega che per uscire dalla selva dovrà percorrere un viaggio nell'aldilà e si propone di fargli da guida.
Simbolismo della Selva e del Colle
La prima immagine che troviamo nella Commedia è la selva oscura, che diventa simbolo della condizione dell'uomo nel peccato.
La condizione della selva è così amara da avvicinarsi alla morte, intesa non in senso fisico ma morale.
Anche il colle ha un'interpretazione allegorica.
La selva è posta in basso e il colle si erge verso l'alto; il basso e le tenebre rappresentano le zone negative mentre l'anima tende verso l'alto e alla luce.
Si presentano alla vista di Dante tre fiere presentate secondo un climax crescente: la lonza sembra superabile, il leone blocca e la lupa obbliga a tornare indietro.
L'interpretazione più comune assume come riferimento i peccati di Dante quindi lonza=lussuria, leone=superbia, lupa= avarizia.
Mentre Dante ritorna verso la selva gli appare la figura di un uomo che "per lungo silenzio parea fioco" fioco significherebbe rauco o senza voce.
Gli antichi commentatori spiegavano che il fioco si riferisce alla disabitudine a parlare dell'anima che da secoli ha abbandonato il corpo.
Virgilio sarà la guida di Dante e in questo senso è fioco perchè Dante essendo nel peccato da tempo non ascoltava la ragione.
La maggior parte dell'intervento che segue è occupata dalla manifestazione di stupore di Dante.
Virgilio risponde alla sua richiesta di aiuto affermando che non potrà salvarsi dalla lupa affrontandola in modo diretto, ma facendo un percorso diverso.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato simbolico della "selva oscura" e del "colle" nel testo?
- Chi è Virgilio e quale ruolo svolge nel viaggio del narratore?
- Quali sono le tre fiere che ostacolano il cammino del narratore e cosa rappresentano?
- Come reagisce il narratore all'apparizione di Virgilio?
- Qual è il consiglio di Virgilio per affrontare la lupa?
La "selva oscura" simboleggia la condizione dell'uomo nel peccato, mentre il "colle" rappresenta l'aspirazione dell'anima verso la luce e la salvezza.
Virgilio è un poeta dell'antichità che appare come guida per il narratore, offrendogli conforto e conducendolo attraverso un viaggio nell'aldilà per uscire dalla selva oscura.
Le tre fiere sono la lonza, il leone e la lupa, che rappresentano rispettivamente la lussuria, la superbia e l'avarizia, ostacolando il cammino del narratore verso il colle illuminato.
Il narratore esprime stupore e reverenza verso Virgilio, riconoscendolo come maestro e guida, e chiede il suo aiuto per superare le difficoltà rappresentate dalle fiere.
Virgilio consiglia al narratore di intraprendere un altro viaggio, poiché affrontare direttamente la lupa non porterà alla salvezza; invece, un percorso diverso sarà necessario per superare l'ostacolo.