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Habilis
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Concetti Chiave

  • Dante compone la Vita nuova dopo la morte di Beatrice, un evento drammatico che ispira il suo lavoro.
  • La lode dell'amata diventa la vera felicità per Dante, espressa in opere come Donne ch’avete intelletto d’amore.
  • Beatrice muore nel 1290, e Dante riflette sul simbolismo del numero nove, legandolo alla sua vita e alla sua perfezione divina.
  • La visione di Beatrice in paradiso preannuncia una celebrazione futura, anticipando la Divina Commedia.
  • Dante seleziona ricordi significativi, privilegiando il significato profondo degli eventi piuttosto che una cronaca dettagliata.

Indice

  1. L'origine della Vita nuova
  2. Il corteggiamento e le dicerie
  3. La vera felicità di Dante
  4. La morte di Beatrice
  5. L'eredità di Beatrice
  6. La visione di Beatrice in paradiso
  7. L'approccio autobiografico di Dante

L'origine della Vita nuova

La prima opera ordinata da Dante, intorno al 1293, e fatta circolare come libro unitario, anzitutto tra gli amici fiorentini, è la Vita nuova. All’origine della raccolta vi è un evento drammatico: la morte di Beatrice, avvenuta nel 1290.

Il corteggiamento e le dicerie

Nove anni più tardi i due si rincontrano per strada, a Firenze: Beatrice saluta Dante e lui sente che quel saluto gli eleva l’animo.

In seguito il poeta ha una visione: Amore offre a Beatrice, che dorme, il cuore dell’innamorato. Il corteggiamento di Dante genera dicerie e pettegolezzi intorno ai due: per questo egli decide di nascondere il vero oggetto del suo sentimento e si finge innamorato di un’altra persona, che chiama «donna dello schermo». Venutolo a sapere, Beatrice gli nega il saluto; di ciò Dante si dispiace moltissimo.

La vera felicità di Dante

Parlando con alcune donne «gentili» (cioè di animo nobile) il poeta intuisce, però, in che cosa consiste la sua vera felicità: non nell’essere ricambiato dall’amata, ma semplicemente nel lodarla in maniera disinteressata. Nasce così la canzone Donne ch’avete intelletto d’amore, una delle liriche più belle dell’opera. Poco dopo Dante s’ammala e ha un incubo: vede in sogno l’imminente morte di Beatrice, la cui anima sale al cielo. Dopo la guarigione il poeta riprende lo «stilo de la lode» per Beatrice, scrivendo il sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare, in cui raffigura gli effetti che la virtù della donna genera su di lui.

La morte di Beatrice

Beatrice muore improvvisamente l’8 giugno 1290: il poeta la piange, molto turbato, e riflette sul valore che il numero nove (simbolo del Dio cristiano) assume nella vita di Beatrice, arrivando a riconoscerne la natura miracolosa e perfetta.

L'eredità di Beatrice

Un anno dopo la morte dell’amata, una «donna gentile» appare a Dante, mostrando pietà per lui e per la sua sofferenza. Il poeta s’innamora di lei, fino a quando Beatrice gli appare in sogno e lo rimprovera, richiamandolo a una fedeltà assoluta verso di lei.

La visione di Beatrice in paradiso

Negli ultimi capitoli della Vita nuova il poeta rivela di avere avuto la visione di Beatrice risplendente in paradiso: non parlerà più di lei fino a quando non potrà celebrarla «più degnamente» in un’altra opera. È il preannuncio, ancora indefinito, della futura Divina Commedia .

L'approccio autobiografico di Dante

Le vicende che abbiamo sintetizzato sono sì autobiografiche, ma per la maggior parte vengono rivissute e modificate dall’autore. Dante sfoglia l’insieme dei propri ricordi, e al suo interno seleziona pochi fatti su cui soffermarsi: non a caso, Dante e Beatrice s’incontrano direttamente solo in tre dei 42 capitoli dell’opera, mentre la donna è spesso protagonista di sogni, visioni e apparizioni. All’autore non interessa infatti ricostruire in maniera realistica il proprio amore per Beatrice, né raccontarlo nei dettagli. Fin dall’esordio del libro precisa che riferirà non tanto i fatti accaduti, quanto «la loro sentenzia», cioè il loro significato più profondo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'evento drammatico che dà origine alla raccolta della Vita nuova di Dante?
  2. L'evento drammatico che dà origine alla raccolta è la morte di Beatrice, avvenuta nel 1290.

  3. Come reagisce Dante al saluto di Beatrice dopo nove anni dal loro primo incontro?
  4. Dante reagisce al saluto di Beatrice sentendo che quel saluto gli eleva l'animo, segno di un profondo legame emotivo.

  5. Qual è la vera felicità per Dante, secondo quanto intuisce parlando con alcune donne gentili?
  6. La vera felicità per Dante non consiste nell'essere ricambiato dall'amata, ma nel lodarla in maniera disinteressata.

  7. Qual è il significato del numero nove nella vita di Beatrice, secondo le riflessioni di Dante?
  8. Il numero nove assume per Dante un valore simbolico legato al Dio cristiano, riconoscendone la natura miracolosa e perfetta nella vita di Beatrice.

Domande e risposte

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