Concetti Chiave
- La stazione di chimica clinica offre quattro tipi di analisi: spettrofotometria, potenziometria, immunometria e immunoturbidimetria.
- I test immunometrici isolano il complesso antigene-anticorpo per una misurazione precisa tramite un tracciante luminoso.
- Nei test immunoturbidimetrici, la misurazione avviene in fase omogenea, analizzando la torbidità del campione per una misurazione più veloce ma meno precisa.
- Il Core Lab gestisce le emergenze del Policlinico con macchinari per analisi di base come plasma e urine, osmolarità ed emogas.
- Il rapporto A260/280 nm valuta la contaminazione proteica, mentre A260/230 nm giudica la purezza dell'acido nucleico rispetto ai solventi usati nell'estrazione.
Stazione di chimica clinica
All’interno della stazione di chimica clinica si possono effettuare 4 cliniche differenti:• Stazione di spettrofotometria.
• Stazione di potenziometria, per lo studio di sodio, potassio e cloro.
• Stazione di immunometria.
• Stazione di immunoturbidimetria, per la PCR, la trasferrina e i farmaci antiepilettici.
Sia la stazione di immunometria che quella di immunoturbidimetria eseguono la determinazione dell’analita di interesse mediante il legame di un anticorpo con un antigene.
Tuttavia nei test immunometrici quando si è formato il complesso antigene-anticorpo viene studiato in fase eterogenea, ovvero il complesso viene isolato dal resto del campione, e viene effettuata la conta del complesso presente mediante un segnale luminoso che viene emesso da un tracciante, di solito legato all’anticorpo. Risulta essere una misura molto pulita.
Invece con i test immunoturbidimetrici il complesso che si è formato non viene separato dal resto del campione: si lavora quindi in fase omogenea. Quello che si misura è il cambiamento della luce che passando attraverso la provetta può essere trattenuta o può essere rilasciata: tanto più complessi si formano nel campione analitico, tanto più la luce verrà fermata dalla torbidità del campione. La misurazione risulta più “grezza” rispetto alla precedente, ma anche più veloce e pratica, quindi viene riservata solo a molecole più “robuste”, per preservare la qualità del dato analitico.
Le urgenze e le emergenze del Policlinico vengono gestite all’interno del Core Lab, in cui vengono eseguite delle analisi di base attraverso l’utilizzo di macchinari specifici:
• Stazione di chimica clinica: esegue esami su plasma, litio eparina e urine
• Strumenti dedicati per lo studio della osmolarità
• Strumenti dedicati per l’equilibrio acido base (emogas)
• Stazione per gli esami urine
• Stazione per gli esami di coagulazione
• Stazione per ematologia
• Strumento dedicato per il D-Dimero (ma in altri laboratorio si può effettuare nello stesso strumento per la coagulazione).
Con il rapporto A260/280 nm si valuta la contaminazione da proteine: a 280 nm la radiazione viene assorbita dai gruppi aromatici presenti nelle proteine
Con il rapporto A260/230 si valuta invece la purezza dell’acido nucleico rispetto ad alcuni solventi che vengono utilizzati per l’estrazione stessa, come fenolo e cloroformio, che assorbono a 230 nm.
È un’analisi che non viene spesso utilizzata in Laboratorio perché non ha capacità di distinguere le varie proteine presenti in un normale campione biologico.
Domande da interrogazione
- Quali sono le differenze principali tra i test immunometrici e immunoturbidimetrici?
- Quali analisi vengono gestite all'interno del Core Lab del Policlinico?
- Come si valuta la purezza dell'acido nucleico in laboratorio?
Nei test immunometrici, il complesso antigene-anticorpo viene isolato e misurato tramite un segnale luminoso, risultando in una misura pulita. Nei test immunoturbidimetrici, il complesso non viene separato e si misura la torbidità del campione, risultando in una misurazione più grezza ma veloce.
Il Core Lab gestisce analisi di base per urgenze ed emergenze, tra cui esami su plasma, litio eparina e urine, osmolarità, equilibrio acido-base, esami urine, coagulazione, ematologia e D-Dimero.
La purezza dell'acido nucleico viene valutata con il rapporto A260/230, che indica la presenza di solventi come fenolo e cloroformio, mentre il rapporto A260/280 nm valuta la contaminazione da proteine.