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Concetti Chiave

  • La pro-calcitonina è il pro-ormone della calcitonina, composto da 116 amminoacidi e misurato tramite due anticorpi per rilevare la sua forma intera.
  • Rispetto alla PCR, la PCT ha una cinetica più rapida, aumentando 2-4 ore dopo uno stimolo infettivo e raggiungendo il picco in 12-24 ore.
  • La PCT è utilizzata per monitorare la terapia antibiotica, con dosaggi seriati che indicano l'efficacia del trattamento.
  • In presenza di infezioni batteriche, la pro-calcitonina è prodotta da tutte le cellule, mentre le infezioni virali ne bloccano la produzione.
  • Il test della PCT è facilmente richiedibile in emergenza o routine, con risultati disponibili in meno di 60 minuti.

Pro-calcitonina

La pro-calcitonina è il pro-ormone della calcitonina, ormone secreto dalle cellule C della tiroide. La PCT è una proteina di 116 amminoacidi, costituita da una estremità N-terminale, da una parte centrale che è appunto la calcitonina e da un’estremità C-terminale che è la catacalcina. È importante conoscerne la struttura perché parlando del metodo viene evidenziato che il metodo utilizza due anticorpi, uno che lega la catacalcina e l’altro che lega la calcitonina, in quanto si vuole un metodo che non misuri la sola calcitonina ma che misuri la pro-calcitonina intera. È già stato detto che la PCR ha una cinetica molto rapida, ma la PCT ha una cinetica ancora più rapida: aumenta già 2-4 ore dopo lo stimolo infettivo o infiammatorio e raggiunge il picco dopo 12-24 ore, quindi precede la PCR.
Inoltre, se il paziente inizia a rispondere alla terapia antibiotica, i valori di PCT crollano molto rapidamente: utilizzando dosaggi seriati della PCT (ogni 6 ore) si può dimostrare se un antibiotico è stato scelto correttamente o meno, valutando se i valori cominciano a scendere oppure rimangono elevati.
Per questo motivo, la PCT viene utilizzata per il monitoraggio della terapia antibiotica.
In condizioni fisiologiche la pro-calcitonina viene prodotta esclusivamente dalle cellule C della tiroide, e viene subito clivata, entrando in circolo come calcitonina: nel soggetto sano i livelli di pro-calcitonina sono quasi inesistenti.
In presenza di un processo infiammatorio, invece, tutte le cellule dell’organismo, ma soprattutto gli istociti epatici e i leucociti, iniziano a produrre pro-calcitonina che non viene tagliata ma rilasciata intatta: in circolo non si osserva un aumento della calcitonina, ma solo della pro-calcitonina.
• Quando si ha un’infezione batterica, con liberazione di LPS, endotossine, IL-1 β e TNF-α, tutti questi prodotti vanno a stimolare la trascrizione genica del gene CALC-1 che mappa sul cromosoma 11 e quindi la produzione della pro-calcitonina, che viene liberata in circolo nella sua forma intera.
• Le infezioni virali, invece, tramite la liberazione di IFN-γ, bloccano la trascrizione genica, quindi durante un’infezione virale non c’è aumento della trascrizione del gene della pro-calcitonina e di conseguenza non aumenta la PCT.
La PCT può quindi essere utilizzata per eseguire una diagnostica differenziale tra infezioni batteriche e infezioni virali.
Fino a qualche tempo fa la PCT era richiedibile in emergenza/urgenza/routine previo accordo, mentre adesso non si utilizza più questa pratica, essendo richiedibile liberamente in emergenza/urgenza e routine.
Il campione utilizzato è nuovamente la provetta con tappo verde (come la PCR), contenente anticoagulante Li-Eparina e anche in questo caso abbiamo risposte date in tempi rapidi, in meno di 60 minuti se si è in regime di emergenza.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura della pro-calcitonina e perché è importante conoscerla?
  2. La pro-calcitonina è una proteina di 116 amminoacidi composta da un'estremità N-terminale, una parte centrale (calcitonina) e un'estremità C-terminale (catacalcina). Conoscere la sua struttura è cruciale perché il metodo di misurazione utilizza due anticorpi per legare la catacalcina e la calcitonina, permettendo di misurare l'intera pro-calcitonina e non solo la calcitonina.

  3. Come si comporta la pro-calcitonina in risposta a un'infezione batterica?
  4. In caso di infezione batterica, la pro-calcitonina aumenta rapidamente, già 2-4 ore dopo lo stimolo infettivo, raggiungendo il picco dopo 12-24 ore. Questo aumento è dovuto alla stimolazione della trascrizione genica del gene CALC-1, che porta alla produzione e rilascio della pro-calcitonina intera in circolo.

  5. In che modo la pro-calcitonina viene utilizzata nel monitoraggio della terapia antibiotica?
  6. La pro-calcitonina viene utilizzata per monitorare la terapia antibiotica attraverso dosaggi seriati ogni 6 ore. Se i valori di PCT iniziano a scendere, indica che l'antibiotico è stato scelto correttamente; se rimangono elevati, potrebbe essere necessario rivedere la terapia.

  7. Qual è la differenza nella risposta della pro-calcitonina tra infezioni batteriche e virali?
  8. Durante un'infezione batterica, la pro-calcitonina aumenta a causa della stimolazione del gene CALC-1. Al contrario, nelle infezioni virali, la liberazione di IFN-γ blocca la trascrizione genica, quindi non si osserva un aumento della pro-calcitonina, permettendo una diagnostica differenziale tra infezioni batteriche e virali.

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