Concetti Chiave
- Nella pubblica amministrazione, spesso la ditta vincitrice di un bando risulta inadempiente, portando alla selezione di un'altra azienda.
- Nei laboratori di analisi, solo due richieste su dieci di biomarcatori vengono eseguite, spesso per mancanza di risorse o requisiti tecnici.
- Il laboratorio funziona come una fabbrica automatizzata, dove campioni vengono analizzati principalmente da macchinari esistenti.
- Analisi manuali o con nuovi macchinari richiedono risorse aggiuntive e spesso non possono essere eseguite per mancanza di fondi.
- Il fumo di sigaretta è un fattore di rischio per il cancro e può influenzare i livelli di CEA, complicando la diagnosi medica.
Medicina di laboratorio e pubblica amministrazione
Nella pubblica amministrazione accade piuttosto frequentemente (1 volta su 3-4) che la ditta vincitrice risulti inadempiente, per cui la vincita del bando ricada sulla seconda. Spesso accade anche che la terza ditta faccia ricorso, costringendo una nuova valutazione. Solitamente tutto questo procedimento dura un anno e mezzo.In generale, su 10 richieste di analisi di biomarcatori ricevute dal laboratorio, si riesce, nel migliore dei casi, a svolgerne due. Le restanti vengono escluse perchè non soddisfano uno (o più) dei tre criteri. C’è da considerare anche che i mezzi richiesti per svolgere determinate analisi non sono sempre immediatamente a disposizione. In laboratorio c’è un alto grado di automazione; può essere considerato come una sorta di “fabbrica", in cui c’è un input rappresentato dal campione proveniente dal paziente, e un output costituito da un numero che identifica un valore. L’intero processo è svolto da macchine o con l’ausilio di macchine. Se il metodo che il clinico richiede prevede l’utilizzo di un macchinario già presente in laboratorio (ad esempio, per il dosaggio di troponina, creatinina, TSH o per valutare l’azotemia), allora l’unico aspetto che resta da valutare è quello economico. I termini “facilmente” e “rapidamente” sono in genere strettamente legati perchè di solito indicano un procedimento eseguito in automazione, che richiede solamente un’analisi dal punto di vista economico. Ma capita anche che un medico richieda l’analisi di una molecola che non può essere analizzata in automazione, ma necessita di un procedimento effettuato manualmente o con macchinari nuovi: in tal caso non è raro che non si possa effettuare il test, a causa della mancanza di risorse per assumere ulteriore personale o strumentazioni nuove. Il fumo di sigaretta è infatti un fattore di rischio per il cancro, che provoca lesioni precancerose nelle cellule, le quali producono CEA (se si smette di fumare, dopo alcuni anni il valore ritorna ai livelli fisiologici). Gli intervalli di riferimento del CEA sono, in genere, intorno a 30; il paziente in questione presenta un valore pari a 50 ed è un fumatore. Nonostante sia molto plausibile che l’aumento di questo marcatore sia causato dal fumo, anche solo dal punto di vista legale il medico non può escludere una possibile neoplasia ed è costretto a eseguire ulteriori esami. Se il paziente venisse dimesso e, a distanza di alcuni mesi, scoprisse di avere un carcinoma del colon retto, il medico sarebbe sottoposto a denuncia. È quindi eseguita una colonscopia, una gastroscopia e una tac. Si conclude che il paziente appartiene al 2,5% della popolazione che non ha nessuna patologia ma cade al di fuori dell’intervallo di riferimento.
Domande da interrogazione
- Qual è la frequenza con cui la ditta vincitrice di un bando nella pubblica amministrazione risulta inadempiente?
- Quante richieste di analisi di biomarcatori riesce a svolgere un laboratorio su 10 ricevute?
- Quali sono le sfide che un laboratorio affronta quando un medico richiede l'analisi di una molecola non automatizzabile?
- Perché un medico non può escludere una neoplasia anche se l'aumento del CEA è plausibilmente causato dal fumo?
Accade piuttosto frequentemente, circa 1 volta su 3-4, che la ditta vincitrice risulti inadempiente, portando la vincita del bando alla seconda classificata.
Nel migliore dei casi, un laboratorio riesce a svolgere due analisi su 10 richieste ricevute, mentre le restanti vengono escluse per non soddisfare uno o più criteri.
La sfida principale è la mancanza di risorse per assumere ulteriore personale o acquistare nuovi macchinari, rendendo difficile effettuare il test richiesto.
Anche se l'aumento del CEA è plausibilmente causato dal fumo, il medico non può escludere legalmente una neoplasia senza ulteriori esami, per evitare il rischio di denuncia nel caso in cui il paziente sviluppi un carcinoma.