Concetti Chiave
- EDTA, Sodio Citrato, ed eparina sono i principali anticoagulanti usati in laboratorio.
- L'EDTA è preferito per l'esame emocromocitometrico grazie alla sua capacità di mantenere la morfologia cellulare.
- L'EDTA chela irreversibilmente il calcio, impedendo la coagulazione ma inibendo anche alcune attività enzimatiche.
- L'eparina, spesso venduta come sale di litio, è ideale per i test di chimica clinica a causa delle sue minime interferenze analitiche.
- I diversi anticoagulanti sono identificati da colori specifici dei tappi delle provette per evitare errori di utilizzo.
Anticoagulanti
Tra i vari anticoagulanti che possono essere utilizzati in laboratorio, se ne citano 3: EDTA, Sodio Citrato, eparina.Per EDTA si intende l’acido etilendiamminicotetraacetico. È l’anticoagulante di elezione per l’esame emocromocitometrico: tutti questi esami vengono quindi effettuati mediante una provetta marcata con un tappo viola, che richiama appunto l’utilizzo di questo anticoagulante (infatti le diverse ditte che producono provette si sono omologate sul colore dei tappi in relazione all’anticoagulante).
È una sostanza solida che viene spruzzata sulle pareti della provetta.
Rispetto agli altri anticoagulanti utilizzati nella pratica clinica consente di non alterare la morfologia cellulare. Risulta quindi molto utile se si deve effettuare un esame ulteriore – come uno striscio di sangue – per analizzare la morfologia delle cellule stesse: permette di avere dei vetrini eccellenti e facili da osservare al MO.
L’EDTA è un chelante del calcio, quindi sottrae ioni calcio al campione biologico, impedendo la coagulazione del sangue. Il calcio è infatti un importantissimo attore della coagulazione, in quanto fa da ponte tra i fattori di coagulazioni e i fosfolipidi della membrana plasmatica della cellula.
Il legame con il calcio è irreversibile: la molecola abbraccia lo ione calcio e lo sottrae dalla reazione, non sarà infatti più disponibile.
Il problema è che, oltre a legare il calcio, l’EDTA lega anche altri ioni, come zinco e magnesio. Poiché molti enzimi per poter funzionare hanno bisogno di cofattori metallici, l’EDTA funziona anche da inibitore enzimatico: di conseguenza tutte le analisi che prevedono la determinazione di una attività enzimatica non possono mai essere eseguite. È quindi molto importante che il clinico sia cosciente di queste indicazioni, e si assicuri di aver dato le corrette istruzioni: alcuni anticoagulanti pregiudicano l’effettuazione di certi esami.
L’eparina è un’anticoagulante che può essere venduta come sale di litio (più utilizzata), di sodio o di potassio. È contraddistinta dal tappo verde. È l’anticoagulante di elezione per tutti i test di chimica clinica. È infatti l’anticoagulante che ha meno interferenza con la maggior parte dei dosaggi analitici, questo perché è un anticoagulante fisiologico, infatti è un cofattore dell’antitrombina: insieme all’antitrombina l’eparina permette l’inibizione del fattore X, IX, VII e XII.
In blu sono identificate le procedure normali, mentre in rosso ci sono le analisi più complesse che richiedono settori specifici, richieste dai laboratori specialistici di riferimento, che presentano tecnologie più avanzate.
Domande da interrogazione
- Qual è l'anticoagulante di elezione per l'esame emocromocitometrico e perché?
- Quali sono le limitazioni dell'uso dell'EDTA nei test di laboratorio?
- Per quali test è preferibile utilizzare l'eparina come anticoagulante?
L'EDTA è l'anticoagulante di elezione per l'esame emocromocitometrico perché non altera la morfologia cellulare, permettendo di ottenere vetrini eccellenti per l'osservazione al microscopio ottico.
L'EDTA lega non solo il calcio ma anche altri ioni come zinco e magnesio, funzionando da inibitore enzimatico. Pertanto, non può essere utilizzato per analisi che richiedono la determinazione di attività enzimatiche.
L'eparina è preferibile per i test di chimica clinica poiché interferisce meno con la maggior parte dei dosaggi analitici, essendo un anticoagulante fisiologico che agisce come cofattore dell'antitrombina.