Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • La nutrizione distingue organismi viventi e non viventi: i vegetali sono autotrofi e utilizzano la fotosintesi, mentre gli animali sono eterotrofi e si nutrono di altri organismi.
  • Solo gli esseri viventi si riproducono, garantendo la continuità della specie, mentre gli organismi non viventi non possiedono questa capacità.
  • Gli animali possiedono organi di senso per percepire l'ambiente, mentre i vegetali rispondono a stimoli esterni senza organi di senso; gli anorganismi non mostrano alcuna sensibilità.
  • I vegetali assorbono acqua e anidride carbonica per la fotosintesi, trasformandoli in nutrienti grazie alla clorofilla e alla luce solare.
  • Gli animali elaborano il cibo attraverso la digestione per ottenere sostanze assimilabili, differenziandosi così dai non viventi che non necessitano di nutrizione.

Indice

  1. La nutrizione negli esseri viventi
  2. La riproduzione e la sopravvivenza
  3. La sensibilità degli organismi

La nutrizione negli esseri viventi

La nutrizione: Gli esseri viventi devono nutrirsi per procurarsi le sostanze utili alla crescita e al funzionamento del proprio organismo, mentre i non viventi non hanno questa necessità. La nustrizione avviene nei vegetali e negli animali in modo diverso. I vegetali, tranne poche eccezioni, sono autotrofi: ciò vuol dire che fabbricano da sé il nutrimento. Essi assorbono dal terreno l’acqua e i Sali minerali e dall’aria l’anidride carbonica; grazie alla luce solare e alla clorofilla presente nelle loro parti verdi, i vegetali trasformano poi l’acqua e l’anidride carbonica in sostanze utili alla propria sopravvivenza. Questo processo, esposto in modo estremamente semplificato, prende il nome di fotosintesi clorofilliana. Gli animali sono eterotrofi: ciò vuol dire che traggono nutrimento da altri esseri viventi e, con la digestione, demoliscono il cibo ricavandone sostanze che possono essere assimilate dall’organismo. I non viventi, invece, non si nutrono.

La riproduzione e la sopravvivenza

La riproduzione: Ogni essere vivente da origine a organismi simili a sé: in questo modo assicura la sopravvivenza della specie a cui appartiene. Una farfalla genera altre farfalle e un castagno altri castagni. I non viventi non si riproducono: un sasso, infatti, si può spezzare in mille frammenti ma non può dare origine ad altri sassi.

La sensibilità degli organismi

La sensibilità: Gli animali sono dotati di organi di senso più o meno sviluppati, che servono a raccogliere informazioni dall’ambiente e permettono loro di reagire ai suoni, alla luce, agli stimoli tattili, agli odori e ai sapori. I vegetali non hanno veri e propri organi di senso, tuttavia sono sensibili alla luce, agli stimoli tattili, all’acqua e ad altre sostanze. I non viventi, invece, non hanno alcun tipo di sensibilità. Ad esempio la mimosa pudica reagisce al tatto chiudendo le foglie quando viene toccata.

Domande da interrogazione

  1. Come si nutrono i vegetali e gli animali?
  2. I vegetali sono autotrofi e producono il loro nutrimento attraverso la fotosintesi clorofilliana, mentre gli animali sono eterotrofi e si nutrono di altri esseri viventi.

  3. In che modo gli esseri viventi assicurano la sopravvivenza della loro specie?
  4. Gli esseri viventi si riproducono generando organismi simili a sé, garantendo così la continuità della loro specie.

  5. Qual è la differenza tra la sensibilità degli animali e quella dei vegetali?
  6. Gli animali possiedono organi di senso per raccogliere informazioni dall'ambiente, mentre i vegetali, pur non avendo organi di senso, sono sensibili a stimoli come la luce e il tatto.

Domande e risposte