Concetti Chiave
- La transferrina lega due atomi di ferro a livello extracellulare, trasportandoli ai tessuti ricchi di recettori come il midollo osseo.
- A livello intracellulare, la ferritina funge da deposito legando circa 4000 atomi di ferro, ed è espressa in tutte le cellule.
- Una conta piastrinica può risultare falsamente ridotta a causa di prelievi difficoltosi o agglutinazione Edta dipendente.
- La piastrinopenia si classifica in lieve, moderata e severa, in base alla conta piastrinica, e può non correlare direttamente col rischio di sanguinamento.
- La decisione di trasfondere piastrine dipende dalla clinica del paziente, non solo dalla conta piastrinica numerica.
Regolazione intracellulare di marcatori e di ferro
Come rimarcato precedentemente, il Fe in forma libera è tossico; pertanto, esistono sistemi di legame sia intra che extra cellulare.
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- A livello extracellulare ogni molecola di transferrina lega due atomi di Fe e lo trasporta ai tessuti ricchi di recettori, come il midollo osseo. Questa proteina si trova tra il secondo e il terzo posto per abbondanza (2g/L), seconda solo all’albumina (7g/L).
- A livello intracellulare invece, ogni molecola di ferritina lega 4000 atomi di Fe circa, si tratta infatti di un eteropolimero di 24 subunità H (heavy) e L (light), prestandosi dunque bene alla funzione di deposito. Questa proteina è espressa in tutte le cellule del nostro organismo, ma in minima quota viene secreta dai macrofagi nel sangue, dove è presente in tracce (nell’ordine dei µg/L) in modo proporzionale al suo fabbisogno nell’organismo.
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- un prelievo indaginoso (prelievo difficoltoso),
- all’agglutinazione Edta dipendente (l’anticoagulante presente nell’apposita provetta non agisce correttamente e si creano aggregati piastrinici che possono determinare errori nel conteggio automatico delle cellule in laboratorio che portano ad una sottostima della conta);
- crioagglutinine (discorso equivalente all’Edta)
Vi sono tre livelli di gravità della piastrinopenia:
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• Lieve: 100 - 150 mila /mmc
• Moderata: 50 - 100 mila/mmc
• Severa:
Il numero assoluto delle piastrine non correla direttamente con il rischio di sanguinamento, non è detto che un paziente con 50 mila/mmc piastrine sanguini maggiormente di uno che ha 60mila/mmc. Non esiste una soglia universale sopra la quale il paziente non sanguina o sotto la quale ha emorragia (alcuni sanguinano con 80.000 piastrine/mcc e altri che stanno benissimo con 50.000 piastrine/mmc); conta la singola storia clinica del paziente e i suoi sintomi.
Quando si trasfondono piastrine? Non esiste un’indicazione precisa, in genere non c’è necessità di terapia o supporto trasfusionale se la conta piastrinica è sopra 10.000-20.000/ mmc; anche se dipende dalla clinica del soggetto: se un paziente ha 30 mila piastrine/ mmc, ma sta sanguinando si somministra un pool piastrinico, mentre se ne ha 20 mila/mmc ed è stabile e senza sintomi (ematuria, gengivorragia, o altri segni di sanguinamento) non si procede con la trasfusione.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della transferrina e della ferritina nel trasporto e deposito del ferro?
- Quali sono le cause di una conta piastrinica falsamente ridotta?
- Come si distingue una piastrinopenia vera da una pseudopiastrinopenia?
- Quando è necessario trasfondere piastrine?
La transferrina lega due atomi di ferro e li trasporta ai tessuti, mentre la ferritina lega circa 4000 atomi di ferro e funge da deposito intracellulare.
Una conta piastrinica falsamente ridotta può derivare da un prelievo indaginoso, agglutinazione Edta dipendente o crioagglutinine.
Si esegue un nuovo esame su un secondo prelievo ematico con un anticoagulante diverso dall'Edta e si conferma tramite l'osservazione di uno striscio periferico.
La trasfusione di piastrine è necessaria se la conta è sotto 10.000-20.000/mmc e il paziente presenta sintomi di sanguinamento, altrimenti si valuta caso per caso.