paoletz00
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • PD-L1 e PD-L2 sono espressi su varie cellule, inclusi dendritiche e tumorali, e interagiscono con il recettore PD-1 per inibire l'attivazione dei linfociti T.
  • PD-1, simile a CTLA-4, è un monomero espresso su linfociti T attivati e viene utilizzato dai tumori per evadere la risposta immunitaria.
  • CD40L e CD40, appartenenti alla superfamiglia del TNF, sono cruciali per la proliferazione e differenziazione dei linfociti T attivati.
  • Durante l'attivazione, i linfociti T mostrano cambiamenti nell'espressione di molecole di superficie come CD69, che influisce sulla ritenzione nei linfonodi.
  • L'espressione di molecole di adesione varia tra linfociti T resting e attivati, influenzando il loro homing nei tessuti infiammati.

Distruzione dei linfociti

PD-L1 e PD-L2 vengono espresse su cellule dendritiche, macrofagi, cellule B, e anche su cellule endoteliali, cellule epiteliali e, in situazioni patologiche, su alcuni tipi di cellule tumorali.
Essi legano il recettore PD-1, che assomiglia nella struttura a CD28, CTLA-4 e ICOS, ma è un monomero. PD-1 è espresso sui linfociti T attivati e, come CTLA-4, ha funzione inibitoria sull’attivazione delle cellule T, principalmente sugli effettori.

Per questo motivo, si può comprendere che PD-1 viene espresso dalle cellule epiteliali ed endoteliali per fermare la risposta periferica e che viene utilizzato dalle cellule tumorali in modo tale da evadere la risposta immuno-specifica dei linfociti T effettori contro i tumori. Tra le molecole costimolatorie troviamo anche CD40L, la cui interazione con il suo recettore CD40 è importante per potenziare la proliferazione e la differenziazione del linfocita T attivato [cfr. licensing]. CD40L e CD40 appartengono rispettivamente alla superfamiglia del TNF e del suo recettore (TNFR).
Dopo che il linfocita T viene attivato dal riconoscimento dell’antigene e dai segnali costimolatori, si osservano una serie di cambiamenti nell’espressione di molte molecole di superficie.

Subito dopo il riconoscimento dell’antigene, viene espressa CD69 che provoca la down-regolazione del recettore della S1P e di conseguenza la ritenzione del linfocita T attivato nel linfonodo. Nelle prime 2/3 ore, durante l’attivazione della trasduzione del segnale, si riscontra un picco di c-Fos, un componente del complesso AP1, che legandosi al promotore dei geni che codificano per IL-2 e la catena  di IL-2R (detto anche CD25) ne attiva la trascrizione.
Successivamente, quindi, vengono espressi alti livelli di IL-2, IL-2R, CD69 e CD40L.
Intorno al 3°/4° giorno, a livello del linfocita T, si ha un picco della divisione cellulare che porta alla produzione di un clone T e alla differenziazione e alla produzione di cellule effettrici e cellule della memoria.
Una volta attivati, i linfociti T modificano l’espressione superficiale delle molecole che intervengono nel loro processo di homing nei linfonodi e acquisiscono l’abilità di raggiungere i tessuti infiammati, esprimendo diverse molecole di superficie (come selectine, integrine e altre molecole di adesione).
È stato rilevato che le molecole sulla superficie cellulare vengono modificate dal punto di vista quantitativo e qualitativo, tra i linfociti resting del linfonodo e i linfociti attivati che migrano nei tessuti periferici.
Questi studi sono stati condotti specialmente sui linfociti T CD4+, i quali nella forma resting esprimono alcune molecole di adesione (es. alti livelli di L-selectina), che invece non vengono espresse nella forma attivata; al contrario, altre molecole (altamente glicosilate come PSGL-1) vengono espresse solo nei linfociti T attivati.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di PD-1 nell'attivazione dei linfociti T?
  2. PD-1 ha una funzione inibitoria sull'attivazione delle cellule T, principalmente sugli effettori, e viene utilizzato dalle cellule tumorali per evadere la risposta immuno-specifica dei linfociti T effettori contro i tumori.

  3. Quali cambiamenti molecolari avvengono nei linfociti T dopo l'attivazione?
  4. Dopo l'attivazione, i linfociti T esprimono alti livelli di IL-2, IL-2R, CD69 e CD40L, e modificano l'espressione delle molecole di superficie per il loro processo di homing nei linfonodi e per raggiungere i tessuti infiammati.

  5. Come avviene la proliferazione e differenziazione dei linfociti T attivati?
  6. Intorno al 3°/4° giorno, i linfociti T attivati subiscono un picco di divisione cellulare che porta alla produzione di un clone T, alla differenziazione e alla produzione di cellule effettrici e cellule della memoria.

  7. Quali differenze esistono tra i linfociti T CD4+ resting e attivati?
  8. Nei linfociti T CD4+ resting, vengono espresse alcune molecole di adesione come L-selectina, mentre nei linfociti T attivati, queste molecole non vengono espresse e altre, come PSGL-1, vengono espresse solo nella forma attivata.

Domande e risposte