Concetti Chiave
- L'influenza suina è un virus che colpisce principalmente l'apparato respiratorio e può essere trasmesso attraverso goccioline di saliva o superfici contaminate.
- I sintomi variano tra bambini e adulti, includendo difficoltà respiratorie, febbre, e nei casi gravi, capogiri e senso di oppressione.
- Esistono cinque regole preventive per ridurre il rischio di contagio, come lavarsi spesso le mani e arieggiare le stanze.
- In caso di infezione, è raccomandato contattare il medico e usare farmaci come il paracetamolo, evitando l'aspirina per adolescenti e bambini.
- Il vaccino, raccomandato per gruppi a rischio, è composto da due dosi somministrate a distanza di due settimane.
Indice
Descrizione del virus influenzale
E’ un virus influenzale che colpisce principalmente l’apparato respiratorio. È considerata una pandemia di gravità moderata dall’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Esistono diversi modi per trasmetterla: respirando goccioline di saliva infette che un malato può aver starnutito, tossito, o più semplicemente messo in circolazione parlando; oppure toccando oggetti dove è presente e può sopravvivere il virus (es.
Sintomi e risposta del corpo
Il virus una volta entrato in corpo può impiegare alcuni giorni per manifestare i sintomi (proprio come un influenza normale) colpendo l’apparato respiratorio e contaminando altre cellule costringendole così a produrne altre di infette. Il nostro corpo risponde con il sistema immunitario che producendo anti-corpi proprio per sconfiggere il virus. L’influenza suina può causare un peggioramento delle condizioni del paziente se è già affetto da altre malattie.
Sintomi nei bambini e adulti
I sintomi che si possono verificare nei bambino sono: difficoltà respiratorie, colorito della pelle tendente dal bluastro a grigiastro,vomito, irritabilità e febbre; invece negli adulti sono gli stessi sintomi ma con capogiri, confusione e senso di oppressione a petto e addome.
L’influenza suina non è di recente scoperta perché è dello stesso ceppo della spagnola un’influenza scoppiata durante la prima guerra mondiale. Per cui gli anziani hanno meno rischio perché possono già avere degli anticorpi.
Regole di prevenzione
Esistono cinque semplici regole per prevenire il virus:
1. Spesso lavarsi bene le mani con acqua e sapone.
2. Coprirsi mai e bocca con un fazzoletto quando si starnutisce e tossisce, e poi buttare il fazzoletto
3. Se non si sono lavate le mani non portarle a naso, bocca o occhi
4. Arieggiare spesso le stanze soprattutto se affollate
5. Se si hanno dei sintomi chiamare il medico di famiglia
Consigli in caso di contagio
Se si contrae il virus i consigli sono quelli di: chiamare il proprio medico di famiglia perché se ci si reca al pronto soccorso si rischia di contagiare altre persone, sono consigliati i farmaci al paracetamolo (tachipirina, ecc.), ed è consigliato di non dare aspirine ad adolescenti e bambini.
Vaccinazione e categorie a rischio
Il vaccino che è stato realizzato in tempi record è soprattutto consigliato per: donne in gravidanza, per grandi obesi, per cardiopatici e per gente affetta da malattie respiratorie.
Il vaccino è composto da due dosi che vanno somministrate a distanza di due settimane.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali sintomi dell'influenza suina nei bambini e negli adulti?
- Quali sono le cinque regole per prevenire la trasmissione del virus influenzale?
- Chi dovrebbe ricevere il vaccino contro l'influenza suina e come viene somministrato?
Nei bambini, i sintomi includono difficoltà respiratorie, colorito della pelle bluastro o grigiastro, vomito, irritabilità e febbre. Negli adulti, si manifestano con capogiri, confusione e senso di oppressione a petto e addome.
Le regole includono lavarsi spesso le mani, coprirsi naso e bocca con un fazzoletto quando si starnutisce o tossisce, evitare di toccare naso, bocca o occhi con mani non lavate, arieggiare le stanze e chiamare il medico se si presentano sintomi.
Il vaccino è consigliato per donne in gravidanza, grandi obesi, cardiopatici e persone con malattie respiratorie. È composto da due dosi somministrate a distanza di due settimane.