stefanolivieri1
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Concetti Chiave

  • I centri del respiro nel midollo allungato stabiliscono il ritmo respiratorio, ma fattori fisici ed emozionali possono modificarne frequenza e profondità.
  • L'aumento della temperatura corporea e attività come parlare o nuotare influenzano il controllo del respiro, anche se il controllo volontario è limitato.
  • Fattori chimici, specialmente i livelli di diossido di carbonio e ossigeno nel sangue, sono cruciali nel determinare variazioni nel respiro.
  • L'incremento del diossido di carbonio e la diminuzione del pH sanguigno stimolano un aumento del ritmo e profondità respiratoria.
  • Le emozioni possono scatenare riflessi respiratori attraverso l'ipotalamo, come trattenere il respiro guardando un film dell'orrore.

Frequenza e profondità del respiro

Per quanto i centri del respiro del midollo allungato stabiliscano il ritmo respiratorio di base, non c’è dubbio che fattori fisici come il parlare, il tossire e lo svolgere attività muscolare possano modificare la frequenza e la profondità del respiro. Alcuni di questi fattori sono già stati presi in considerazione a proposito dei movimenti di aria non respiratori. L’aumento della temperatura corporea provoca un aumento della frequenza del respiro.

Abbiamo tutti regolato coscientemente il nostro ritmo respiratorio in una qualche occasione. Mentre si canta o si deglutisce il controllo del respiro è estremamente importante e molti di noi hanno trattenuto per breve tempo il respiro per nuotare sott’acqua. Tuttavia il controllo volontario del respiro è limitato, e i centri respiratori semplicemente non terranno conto dei messaggi provenienti dalla corteccia cerebrale (coscienti) quando nel sangue la concentrazione di ossigeno si sta abbassando e il pH sta diminuendo. Per averne la dimostrazione non dovete fare altro che cercare di parlare normalmente o di trattenere il respiro dopo aver corso a rotta di collo per pochi minuti. Semplicemente non ci si riesce. Molti bambini che muovono i primi passi tentano di condizionare i genitori trattenendo il respiro «fino alla morte».

Per questa minaccia molti genitori si angosciano, tuttavia non si devono preoccupare, perché subentrano i meccanismi di controllo involontario e la respirazione normale riprende di nuovo. La frequenza e la profondità del respiro sono modificati anche da fattori emozionali. Avete mai guardato un film dell’orrore trattenendo il respiro o siete mai stati tanto spaventati da quello che vedevate da essere quasi affannati? Avete mai toccato qualcosa di freddo e appiccicoso rimanendo senza fiato? Queste sono tutte conseguenze di riflessi avviati da stimoli emozionali che agiscono attraverso centri situati nell’ipotalamo.
Molti fattori possono modificare la frequenza e la profondità del respiro, ma i più importanti sono i fattori chimici: il livello del diossido di carbonio e dell’ossigeno nel sangue. L’aumento del livello di diossido di carbonio e la diminuzione del pH del sangue sono gli stimoli più importanti che determinano un aumento della frequenza e della profondità del respiro. (In realtà l’aumento della concentrazione di diossido di carbonio e la diminuzione del pH del sangue in questo caso sono la stessa cosa, poiché l’aumento del diossido di carbonio porta a un aumento dell’acido carbonico, che riduce il pH del sangue.) Le variazioni della concentrazione del diossido di carbonio nel sangue sembrano agire direttamente sui centri bulbari attraverso le modificazioni del pH del liquido cefalorachidiano.

Domande da interrogazione

  1. Quali fattori fisici possono influenzare la frequenza e la profondità del respiro?
  2. Fattori fisici come parlare, tossire e svolgere attività muscolare possono modificare la frequenza e la profondità del respiro.

  3. Come influisce la temperatura corporea sulla frequenza del respiro?
  4. L'aumento della temperatura corporea provoca un aumento della frequenza del respiro.

  5. Qual è il ruolo dei fattori chimici nella regolazione del respiro?
  6. I fattori chimici, come il livello di diossido di carbonio e ossigeno nel sangue, sono cruciali per determinare la frequenza e la profondità del respiro.

  7. In che modo le emozioni possono alterare la respirazione?
  8. Le emozioni possono modificare la respirazione attraverso riflessi avviati da stimoli emozionali che agiscono tramite centri situati nell'ipotalamo.

Domande e risposte