Concetti Chiave
- I leucociti attraversano l'endotelio tramite deformazioni temporanee del citoplasma e del nucleo, seguendo il gradiente chemochimico nei tessuti.
- Il processo di diapedesi coinvolge interazioni molecolari, come quelle mediate da CD31, che facilitano l'attraversamento delle cellule endoteliali.
- Le giunzioni intercellulari tra le cellule endoteliali si indeboliscono temporaneamente grazie alla fosforilazione delle caderine, permettendo il passaggio dei leucociti.
- I leucociti possono secernere proteasi per allentare le interazioni di membrana, facilitando ulteriormente la migrazione.
- Oltre alla migrazione para-cellulare, esiste una migrazione trans-cellulare in cui i leucociti attraversano singole cellule endoteliali senza danneggiarle.
Indice
Il processo di migrazione
A questo punto, il leucocita emette dei prolungamenti che, generalmente, si insinuano fra le cellule endoteliali. Attraverso una temporanea deformazione del proprio citoplasma e anche del nucleo, il leucocita riesce ad attraversare l’endotelio e a migrare all’interno dei tessuti, dove continuerà a seguire il gradiente chemochimico.
Interazioni molecolari nella diapedesi
Nel processo di diapedesi sono coinvolte numerose interazioni molecolari. Fra le principali si ricordi l’interazione mediata da CD31: è un’interazione omotipica che coinvolge le superfici laterali di cellule endoteliali contigue. L’elemento migrante (es. leucocita) presenta recettori in grado di interagire con CD31.
Modificazioni delle giunzioni intercellulari
È inoltre necessario scompaginare l’assetto delle giunzioni intercellulari fra le cellule endoteliali, giunzioni costituite prevalentemente dalle caderine vascolari. Le cellule endoteliali, attraverso vari processi di interazione, ricevono dei segnali che portano alla fosforilazione temporanea della porzione intracellulare delle caderine: tale modificazione chimica diminuisce l’intensità del legame fra caderine di cellule adiacenti, spezzando temporaneamente le interazioni e permettendo così il passaggio della cellula migrante.
Secrezione di proteasi e migrazione
Si ritiene, inoltre, che il leucocita possa anche secernere proteasi che permettono di allentare alcune interazioni fra i componenti di membrana.
Normalmente il processo di diapedesi avviene fra i lembi di cellule endoteliali contigue (via para-cellulare). Tuttavia, in rari casi si può verificare una migrazione diversa (via trans-cellulare), in cui la cellula migrante emette dei prolungamenti che le permettono di attraversare integralmente una singola cellula endoteliale, senza però uccidere tale cellula.
Riconoscimento del gradiente chemochimico
Il leucocita, attraverso specifici recettori esposti sulla sua superficie, riconosce il gradiente chemochimico. L’interazione recettore-chemochina genera poi un segnale all’interno della cellula: tale segnale fa aumentare l’affinità di certe proteine di superficie del leucocita nei confronti di molecole esposte sull’endotelio. Il leucocita forma così delle interazioni più stabili con le cellule endoteliali e ciò è dimostrato anche dal fatto che il leucocita tende ad appiattirsi.
Interazioni nella fase iniziale
Passiamo ora ad analizzare nel dettaglio i vari tipi di interazioni per le varie fasi del processo migratorio. Nella prima fase del processo di migrazione si hanno interazioni a bassa affinità tra la P-selectina e la E-selectine (espresse dall’endotelio) e le sialomucine (sui leucociti, ossia sui globuli bianchi).
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del CD31 nel processo di diapedesi?
- Come avviene la migrazione trans-cellulare durante la diapedesi?
- Quali sono le fasi iniziali delle interazioni nel processo di migrazione dei leucociti?
Il CD31 media un'interazione omotipica tra le superfici laterali delle cellule endoteliali contigue, facilitando il passaggio del leucocita attraverso l'endotelio.
Nella migrazione trans-cellulare, il leucocita emette prolungamenti che attraversano una singola cellula endoteliale senza ucciderla, seguendo il gradiente chemochimico.
Nella prima fase, si verificano interazioni a bassa affinità tra P-selectina e E-selectine dell'endotelio e le sialomucine sui leucociti.