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Concetti Chiave

  • Francesco Bacone, noto come il profeta della tecnica, ha concepito la scienza come mezzo per il dominio umano sulla natura, immaginando un mondo dove la tecnica realizza grandi invenzioni.
  • La carriera di Bacone include una vita politica controversa, ma la sua vera passione era la scienza, culminata nella visione di un'Enciclopedia delle Scienze basata sulla sperimentazione.
  • Nel "Nuovo Organo", Bacone propone una logica scientifica che sfida quella aristotelica, enfatizzando l'importanza degli esperimenti nel comprendere e dominare la natura.
  • Bacone introduce il concetto di "idola", pregiudizi mentali che ostacolano la verità, e insiste che solo attraverso l'esperimento si può superare la contemplazione sterile e ottenere veri progressi.
  • Il metodo induttivo di Bacone si fonda sulla raccolta e analisi di dati attraverso le "tavole" e implica un processo di verifica tramite esperimenti, simile al lavoro metodico delle api.

Indice

  1. Biografia e carriera di Francesco Bacone
  2. Il pensiero filosofico di Bacone
  3. La Nuova Atlantide e le opere
  4. Il Nuovo Organo e la logica
  5. Critica delle filosofie e idola
  6. La ricerca scientifica e l'induzione
  7. Le tavole e l'ipotesi di lavoro

Biografia e carriera di Francesco Bacone

In questo appunto di filosofia viene descritta la biografia, le opere filosofiche, la scienza del noto filosofo Francis Bacon, da tutti conosciuto come Francesco Bacone.

Vengono descritti in particolare modo i principi del suo pensiero filosofico e le sue opere filosofiche.

Il pensiero filosofico di Bacone

Francesco Bacone ha intravisto per primo il potere che la scienza offre all'uomo sul mondo. A lui va il merito di aver concepito la scienza come l'unico elemento in grado di realizzare il dominio dell'uomo sulla natura e per questa sua forma di pensiero fu denominato il profeta della tecnica.

Francesco Bacone nacque a Londra nel 1561 da Sir Nicola Bacone. Francesco Bacone: il profeta della tecnica e della scienza moderna articoloStudiò a Cambridge e in seguito trascorse alcuni anni a Parigi, dove ebbe modo di arricchire e completare la sua cultura. Di ritorno in patria intraprese una lunga e prospera carriera politica terminata quando Giorgio I nel 1621 lo accusò di corruzione per aver ricevuto doni in denaro nell'esercizio delle sue funzioni. Francesco Bacone così si riconobbe colpevole e fu condannato a pagare un'ammenda di quarantamila sterline e fu messo in prigione. Morì nel 1626. La carriera politica di Francesco Bacone fu quella di un cortigiano abile e senza scrupoli, tuttavia, egli, ebbe sempre un'idea altissima del valore della scienza, voleva rendere la scienza attiva e operante al servizio dell'uomo e la concepì diretta alla costituzione di una tecnica che doveva dare all'uomo il dominio di ogni parte del mondo naturale.

La Nuova Atlantide e le opere

Nella Nuova Atlantide volle dare un immagine di una città ideale, immaginando un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo. La Nuova Atlantide è descritta come un grande laboratorio sperimentale, in cui gli abitanti cercano di conoscere tutte le forze nascoste dalla natura. I numi tutelari dell'isola sono i grandi inventori di tutti i paesi e le sacre reliquie sono gli esemplari di tutte le più grandi invenzioni. La sua prima opera, i Saggi, pubblicati nel 1597 sono vere e proprie analisi di vita morale e politica. Ma la sua maggiore attività fu dedicata al progetto di un'Enciclopedia delle Scienze che doveva rinnovare completamente la ricerca scientifica, ponendola sulla base sperimentale. Il piano di questa Enciclopedia è esposto nell'opera Sulla dignità e sull'accrescimento delle scienze pubblicato nel 1623 che divide le scienze in:

  • scienze che si fondano sulla memoria
  • scienze che si fondano sulla fantasia
  • scienze che si fondano sulla ragione

Di questo progetto Bacone realizzò solo il Nuovo Organo, pubblicato nel 1620.

Il Nuovo Organo e la logica

Il Nuovo Organo è una logica del procedimento tecnico-scientifico che viene contrapposta alla logica aristotelica, ritenuta adatta solo a riportare vittorie nelle dispute verbali. Mentre con la nuova logica si espugna la natura. Questa espugnazione della natura è il compito fondamentale della scienza e questa scienza ha il fine di trovare veri principi in modo da rendere l'uomo ministro e interprete della natura. La scienza e la potenza umana coincidono: l'ignoranza della causa rende impossibile conseguire l'effetto. Non si vince la natura se non obbedendole, e ciò che nell'osservazione sta come causa, nell'operare vale come regola. L'intelligenza umana ha bisogno di strumenti efficaci per penetrare nella natura e dominarla. Gli strumenti della mente sono gli esperimenti. Francesco Bacone oppone l'interpretazione della natura all'anticipazione della natura. L'anticipazione infatti prescinde dall'esperimento e passa immediatamente dalle cose particolari sensibili agli assiomi generalissimi. L'interpretazione della natura invece si addentra con metodo e con ordine nell'esperienza e ascende senza salti e per gradi dalle cose particolari agli assiomi. La via dell'anticipazione è sterile poiché gli assiomi da essa stabiliti non servono a nulla. Mentre la via dell'interpretazione è feconda poiché dagli assiomi da essa costituiti scaturiscono nuove cognizioni particolari che rendono attiva e produttiva la scienza.

Critica delle filosofie e idola

Il compito di Francesco Bacone nel suo tentativo di stabilire il nuovo organo della scienza è l'eliminazione delle anticipazioni, e ad esso è dedicato sostanzialmente il primo libro del Novum Organum. Questo è volto a purificare l'intelletto dagli idola (pregiudizi) e stabilisce una triplice critica: critica delle filosofie, critica delle dimostrazioni e critica della ragione umana naturale, rispettivamente dirette ad eliminare i pregiudizi che si sono radicati nella mente umana, o attraverso le dottrine filosofiche o attraverso dimostrazioni desunte da principi errati, o per la natura stessa dell'intelletto umano. Le anticipazioni che si radicano nella natura umana sono quelle che Francesco Bacone chiama idola tribus, comuni a tutti gli uomini, ossia idee frivole e fantasiose che non permettono all'uomo di scoprire ciò che nascosto e lontano, e idola specus, proprie di ciascun individuo, ossia idee che dipendono dall'educazione e dai casi fortuiti in cui ciascuno viene a trovarsi. Oltre a queste due specie di idola, ci sono anche gli idola fori ossia i pregiudizi sul linguaggio, che sono di due specie, della prima specie sono tutti quei termini che hanno origine da false teorie, di seconda specie sono tutti quei termini generati dalle convenzioni umane che sono state rese necessarie dai rapporti tra uomo e uomo. Gli idola theatri sono invece i pregiudizi che derivano dalle dottrine filosofiche o dal passato. Egli divide le filosofie false in tre specie:

  1. la sofistica, il cui portavoce era Aristotele che cercò di adattare il mondo naturale a categorie logiche predisposte.
  2. l'empirica, ossia la filosofia degli alchimisti, che pretendevano di spiegare ogni cosa per mezzo di piccoli esperimenti.
  3. superstiziosa, ossia quella che si mescola alla teologia, portavoce soprattutto Pitagora e Platone.

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Fra le cause che impediscono agli uomini di liberarsi totalmente dagli idoli c'è la riverenza per la sapienza antica. Per Francesco Bacone la verità è figlia del tempo e non delle autorità. Per uscire dalla via della vecchia contemplazione improduttiva e intraprendere la via della ricerca scientifica, bisogna mettersi sul terreno dell'esperimento. Solo quindi l'esperimento può condurre a dotare la vita umana di nuove invenzioni, a porre le basi della potenza e della grandezza umana e a portarne sempre più oltre i confini.

La ricerca scientifica e l'induzione

La ricerca scientifica non si fonda né solo sui sensi, né solo sull'intelletto perché i sensi danno indicazioni disordinate e inconcludenti e l'intelletto produce nozioni arbitrarie e infeconde. Quindi il solo procedimento che farà costituire la scienza è l'induzione. Francesco Bacone si preoccupa di distinguere la sua intuizione (ossia quella scientifica) da quella aristotelica in quanto quest'ultima è solo logica che dà conclusioni precarie ed è continuamente esposta al pericolo degli esempi contrari che possono smentirla, mentre quella sua è volta alla dimostrazione delle scienze e delle arti e si fonda sull'eliminazione dei casi particolari. La scelta e l'eliminazione su cui è fondata l'induzione scientifica suppone la raccolta e la descrizione di fatti particolari che Francesco Bacone chiamerà storia naturale e sperimentale. Ma questa è così varia che confonderebbe l'intelletto anziché aiutarlo se non fosse per le tavole, ossia coordinazioni delle istanze che si dividono in:

  • tavole di presenza, ossia la raccolta dei casi nel quale un determinato fenomeno si presenta ugualmente ma in circostanze diverse;
  • tavole di assenza, ossia la raccolta di casi in cui lo stesso fenomeno non si presenta pur verificandosi circostanze simili a quelle notate nelle tavole di presenza;
  • tavole dei gradi o comparative, che raccolgono i casi in cui il fenomeno si presenta nei suoi gradi decrescenti;
  • tavole esclusive, si trovano sulla scorta delle precedenti tavole, esse escludono il verificarsi del fenomeno.

vita e pensiero di Francesco Bacone

Le tavole e l'ipotesi di lavoro

Le tavole approntano l'intero materiale della ricerca e consentono di formulare una prima ipotesi intorno alla natura del fenomeno studiato. Quest'ipotesi è detta ipotesi di lavoro che guida l'ulteriore sviluppo della ricerca. L'induizione dovrà poi mettere alla prova l'ipotesi fatta cn ripetuti esperimenti che Francesco Bacone chiama istanze prerogative. Di tali istanze egli enumera molte specie, ma quella principale è l'istanza cruciale che riconosce la vera causa del fenomeno. Il metodo di Francesco Bacone viene così paragonato alle api che succhiano il nettare dei fiori e poi per virtù propria lo convertono in miele.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Francesco Bacone e quale fu il suo contributo alla scienza?
  2. Francesco Bacone, noto come il profeta della tecnica, concepì la scienza come strumento per il dominio dell'uomo sulla natura, promuovendo un approccio sperimentale e induttivo.

  3. Quali furono le principali opere di Francesco Bacone?
  4. Tra le opere principali di Bacone ci sono i "Saggi", "La Nuova Atlantide", e il "Nuovo Organo", quest'ultimo parte di un progetto più ampio di un'Enciclopedia delle Scienze.

  5. In cosa consiste la nuova logica della scienza proposta da Bacone?
  6. La nuova logica di Bacone, esposta nel "Nuovo Organo", si oppone alla logica aristotelica e si basa sull'interpretazione della natura attraverso esperimenti, piuttosto che sull'anticipazione.

  7. Cosa sono gli "idola" secondo Bacone e come influenzano la mente umana?
  8. Gli "idola" sono pregiudizi che ostacolano la conoscenza, suddivisi in idola tribus, specus, fori e theatri, ciascuno derivante da diverse fonti come la natura umana, l'educazione, il linguaggio e le dottrine filosofiche.

  9. Come si articola il metodo induttivo di Bacone?
  10. Il metodo induttivo di Bacone si basa sulla raccolta e analisi di dati attraverso tavole di presenza, assenza, gradi e esclusive, per formulare e testare ipotesi mediante esperimenti ripetuti.

Domande e risposte

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