Luther - Analisi film

Luther

Titolo: Luther

Regia di: Eric Till

Anno/luogo di produzione: 2003, USA

Durata: 124 minuti

Sceneggiatura: Camille Thomasson, Bart Gavigan

Ambientazione: Germania, inizio 1500

Trama:
In questo film viene narrata la vita di Martin Lutero, il fondatore del Protestantesimo, fin dalle origini della sua aspirazione religiosa. Quest’ultimo intraprende la strada del monachesimo in seguito ad un avvenimento specifico all’interno della sua vita: una forte tempesta alla quale riesce a scampare, evento che lo sconvolge a tal punto da portarlo a lasciare i suoi precedenti studi per dedicarsi alla preghiera.

Dopo ciò il suo mentore Johann von Staupitz lo inviò a Roma, dove venne a conoscenza della corruzione che regnava all’interno della Chiesa. Ad attirare la sua attenzione fu in particolar modo una pratica: la vendita delle indulgenze. Tornato in Germania e deluso dalla sua esperienza egli temeva di aver perso la propria fede, ma nonostante ciò il padre lo mandò a Wittenberg perché compisse il dottorato in teologia. Durante questo periodo maturò una nuova visione della fede, caratterizzata dall’esistenza di un Dio che non punisce l’uomo ma, al contrario, è il suo salvatore. In seguito a diverse vicende che gli dimostrarono la disonestà presente all’interno della cristianità, Lutero decise di affiggere sulla porta della Chiesa di Wittenberg le sue 95 tesi, che furono in seguito stampate e diffuse. Leone X reagì convocandolo ad Augusta, dove Lutero ribadì il proprio pensiero rifiutandosi di ritrattare. Questo rispose nuovamente all’affronto ordinando di consegnarlo a Roma, ma in difesa di Lutero intervenne Federico il Saggio, il quale fece sì che venisse giudicato a Worms anziché dall’inquisizione e, soprattutto, ottenesse un salvacondotto. In seguito al processo, durante il quale egli rimase fermo sulla propria posizione, un professore di teologia decise di organizzare un’insurrezione contro le autorità ecclesiastiche ma Lutero, ne appoggiò la repressione poiché nelle sue intenzioni non rientrava alcun tipo di ribellione. Dopo poco tempo Carlo V chiamò ad Augusta i principi tedeschi che appoggiavano il protestantesimo, con lo scopo di far mettere loro al bando la Bibbia che Lutero aveva recentemente tradotto in tedesco (e, più in generale, la sua dottrina), questi però, pur di non rinnegare la propria fede, si inginocchiarono mostrandosi disposti a farsi decapitare.

Commento:
Personalmente ritengo che affermare che questo film narri la biografia di Lutero sia alquanto minimalista. Il punto focale, in realtà, non mi sembrano essere i fatti stessi della sua vita, bensì le motivazioni e le riflessioni che lo hanno portato a compiere determinate scelte. Quello che, per esempio, a me è rimasto particolarmente impresso è l’infondatezza della vendita delle indulgenze: Lutero stesso, infatti, si dimostra stupito nell’osservare che gran parte della popolazione spende i pochi risparmi accumulati per acquistare una riduzione della propria pena. Ho notato anche che l’elemento visivo è molto efficace nell’accentuare il contrasto tra diverse realtà (come il vestiario e l’aspetto esteriore dei poveri che si contrappongono a quello dei vescovi o dei principi), ed oltre a ciò le musiche permettono, in alcuni casi, di creare un leggero pathos (come nel momento in cui Lutero affigge le 95 tesi). Una caratteristica che però, secondo me, toglie parzialmente oggettività al film è la tendenza, che ho spesso riscontrato, ad evidenziare troppo (talvolta quasi “esaltare”) le imprese ed i buoni propositi del protagonista rappresentando, al contrario, la Chiesa ed i vari personaggi che si oppongono al Protestantesimo in modo del tutto negativo. In generale affermerei che il film è nel complesso attinente ai fatti storici e quindi adatto ad essere utilizzato con uno scopo didattico (o semplicemente per approfondire questa tematica) anche perché un’altra caratteristica che ho osservato è la chiarezza con cui vengono presentati i vari eventi.