Concetti Chiave
- La lunghezza focale delle lenti della macchina da presa influisce sulla profondità di campo e sulla messa a fuoco dell'inquadratura.
- Le immagini filmiche appaiono tridimensionali grazie alla disposizione degli elementi su diversi piani: primo piano, piano intermedio e sfondo.
- La profondità di campo è inversamente proporzionale alla lunghezza focale: obiettivi a focale corta offrono maggiore profondità di campo.
- Esistono tre principali tipi di obiettivi: focale media (naturale), focale lunga (teleobiettivo) e focale corta (grandangolare).
- Lo zoom permette di manipolare la lunghezza focale durante la ripresa, creando un movimento di macchina apparente.
Indice
Importanza della lente dell'obbiettivo
Una delle componenti più importanti della macchina da presa è rappresentato dalla lente dell’obbiettivo, le varie lenti si differenziano in particolare tra di loro per la loro lunghezza focale, ossia la distanza tra il centro ottico della lente e il piano della pellicola. È importante considerare queste differenze perché da esse dipende la profondità di campo, ovvero la messa a fuoco del campo dell’inquadratura nei vari campi che la compongono. Ogni inquadratura o immagine filmica, gode di precise proprietà fotografiche in base alle quali lo spettatore è in grado di interpretare l’immagine bidimensionale come rappresentazione di uno spazio che è invece tridimensionale.
Profondità del campo e profondità di campo
In questi termini è necessario distinguere la profondità del campo dalla profondità di campo: la prima è una dimensione che si conforma alla messa in scena perché riguarda l’organizzazione dello spazio profilmico secondo l’allestimento generale dello spazio predisposto davanti alla macchina da presa, dall’allestimento può sottolineare lo scarto tra la disposizione degli elementi su diversi piani, da cui si può generare un effetto di profondità oppure di piattezza. Di norma, un’immagine bidimensionale può avere gradi di profondità che si misurano in base a tre livelli:
- Primo piano, con questo termine si indica la posizione occupata dai corpi collocati più vicini al punto di ripresa, e che tendenzialmente colgono l'attenzione dello spettatore;
- Piano intermedio o anche conosciuto come secondo piano, riguarda il posizionamento di un corpo tra primo piano e sfondo;
- Sfondo, rappresentato dall'insieme degli elementi indistinti che occupano la posizione più lontana dal punto di ripresa o comunque che sono periferici rispetto al punto di interesse. Quando abbiamo il vuoto invece, si presenta la totale assenza di elementi;
Tipologie di obiettivi e zoom
Poi, si ricorda che il rapporto tra profondità di campo e lunghezza focale è inversamente proporzionale, nel senso che ovviamente se la focale appare come corta, maggiore sarà la profondità di campo, nello specifico si possono distinguere gli obbiettivi in tre tipologie principali: l'obiettivo a focale media o obiettivo naturale, l'obiettivo a focale lunga o teleobiettivo e infine l'obiettivo a focale corta o obiettivo grandangolare. Un tipo di obiettivo che consente al regista di manipolare la lunghezza focale e trasformare le riprese all’interno della stessa inquadratura è lo zoom, quindi esprime la possibilità di creare un movimento di macchina che è apparente e può essere ottenuto attraverso la manipolazione dell’obiettivo. Lo zoom si colloca a cavallo tra i codici tecnologici e i codici della mobilità, riguardando anche i movimenti di macchina.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della lunghezza focale nelle lenti delle macchine da presa?
- Come si differenziano i vari piani in un'inquadratura?
- Qual è la relazione tra profondità di campo e lunghezza focale?
- Che ruolo ha lo zoom nella manipolazione delle riprese?
La lunghezza focale è cruciale perché determina la profondità di campo, influenzando la messa a fuoco e la percezione tridimensionale dell'immagine filmica.
I piani si distinguono in primo piano, piano intermedio e sfondo, ognuno con una diversa posizione rispetto al punto di ripresa e un diverso impatto sull'attenzione dello spettatore.
La relazione è inversamente proporzionale; una lunghezza focale corta aumenta la profondità di campo, mentre una lunga la riduce.
Lo zoom permette di modificare la lunghezza focale all'interno della stessa inquadratura, creando un movimento apparente e influenzando la percezione dello spazio filmico.