eddie guerrero
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Concetti Chiave

  • Oltre 5 milioni di tipi di organismi sono noti, con classificazioni in continua evoluzione grazie a nuove scoperte.
  • La specie è l'unità fondamentale di classificazione, definita come un gruppo che si incrocia internamente ma non con altri gruppi.
  • Il sistema di classificazione binomia usa il nome del genere e un termine descrittivo per identificare ogni specie.
  • La classificazione biologica è gerarchica, dal genere fino ai regni, basata su somiglianze, differenze e storia evolutiva.
  • La biologia molecolare e la sequenziazione genetica migliorano l'accuratezza della classificazione e la comprensione evolutiva.

Indice

  1. Diversità degli organismi
  2. Sistema di classificazione binomia
  3. Gerarchia della classificazione biologica
  4. Principi della classificazione evolutiva

Diversità degli organismi

Si conoscono più di 5 milioni di differenti tipi di organismi che popolano la Terra e questo numero spesso varia a causa di nuove scoperte. Gli scienziati hanno cercato di dare un ordine a questa vasta diversità di esseri viventi mediante una classificazione, cioè raggruppandoli in modi significativi.

Sistema di classificazione binomia

L’unità fondamentale di classificazione è la specie, più facilmente definita come un gruppo di organismi che si incrociano tra loro ma non si incrociano con organismi di altri gruppi.

Le specie sono denominate secondo un sistema di classificazione binomia che comprende il nome del genere (scritto per primo) e un termine descrittivo che identifica la particolare specie nell’ambito del genere.

Gerarchia della classificazione biologica

La classificazione biologica è gerarchica. I generi sono gruppi di specie simili, presumibilmente diversificatesi le une dalle altre in tempi recenti. Classificazione biologica: un viaggio tra diversità e somiglianze evolutive articoloI generi sono raggruppati in famiglie, le famiglie in ordini, gli ordini in classi, le classi in phyla (o divisioni) e le divisioni o phyla in regni. Il raggruppamento delle divisioni o phyla in regni è basato sull’organizzazione cellulare e sulle modalità di acquisizione di molecole organiche. Il sistema di classificazione adottato da questo testo è costituito da cinque regni: Monera, Protista, Fungi, Plantae e Animalia.

Principi della classificazione evolutiva

Nel classificare gli organismi nelle categorie che vanno dal genere fino al phylum o divisione, i biologi cercano di raggruppare gli organismi in modi che riflettano sia le somiglianze e le differenze sia la loro storia evolutiva. Un principio fondamentale ditale classificazione è che le somiglianze prese in considerazione dovrebbero essere omologhe, cioè il risultato di una comune discendenza piuttosto che dell’adattamento ad ambienti simffi (analoghe). Tra i dati utilizzati nella classificazione vi sono le caratteristiche strutturali e biochimiche, i reperti fossili, gli stadi del ciclo vitale e i modeffi di sviluppo embrionale. Inoltre le nuove tecniche della biologia molecolare stanno fornendo paragoni oggettivi fra organismi a un livello di base più approfondito, il gene. La sequenziazione degli amminoacidi, dei nucleotidi e delle molecole di DNA e RNA stanno fornendo validi contributi all’impostazione di schemi di classificazione più accurati e, cosa ancora più importante, alla nostra comprensione degli organismi e della loro storia evolutiva.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'unità fondamentale di classificazione degli organismi?
  2. L'unità fondamentale di classificazione è la specie, definita come un gruppo di organismi che si incrociano tra loro ma non con organismi di altri gruppi.

  3. Come viene strutturata la classificazione gerarchica degli organismi?
  4. La classificazione è gerarchica, partendo dalle specie che formano generi, i generi formano famiglie, le famiglie formano ordini, gli ordini formano classi, le classi formano phyla o divisioni, e questi ultimi formano regni.

  5. Quali dati vengono utilizzati per la classificazione degli organismi?
  6. Vengono utilizzati dati come caratteristiche strutturali e biochimiche, reperti fossili, stadi del ciclo vitale, modelli di sviluppo embrionale e tecniche di biologia molecolare come la sequenziazione di amminoacidi, nucleotidi e molecole di DNA e RNA.

Domande e risposte