Concetti Chiave
- Il moto della recessione delle galassie supporta il Big Bang, indicando che le galassie si stanno allontanando tra loro.
- Le proporzioni di idrogeno ed elio nell'universo suggeriscono che grandi quantità di elio non possono derivare solo dalle reazioni stellari.
- La radiazione cosmica di fondo, scoperta nel 1964, conferma l'esistenza di una radiazione fossile residua del Big Bang.
- La radiazione cosmica è un segnale debole e costante, rilevato in tutte le direzioni, indicando un'origine esterna al nostro sistema solare.
- La trasformazione dei fotoni in onde radio, dovuta all'effetto Doppler, fornisce ulteriori prove del Big Bang.
Prove del Big Bang
Le prove a favore del Big bang sono 3:
1. 2. Le percentuali di idrogeno (75%) e di elio (25%) nell'universo attuale indicano che non è possibile che una così grande quantità di elio si sia formata dalle reazioni nucleari delle stelle e quindi non può che essere stata originata dal big bang. Inoltre, l’elio potrebbe derivare dall'idrogeno attraverso reazioni di fusione nucleare, ma la quantità è tale da far pensare che fosse già presente prima della nascita dell’universo.
3.
Scoperta della radiazione cosmica
La radiazione cosmica di fondo: essa fu scoperta nel 1964 nel New Yersey da due studiosi che stavano conducendo degli esperimenti per misurare le onde radio emesse dalla nostra Galassia; durante questi test la loro antenna captò uno strano rumore di fondo, un segnale debole ma sempre presente.
I due tecnici pensarono inizialmente che fosse un problema dell’ antenna ma ben presto arrivarono alla conclusione che doveva trattarsi di qualcosa esterno all’atmosfera terrestre, addirittura allo stesso sistema solare, poiché rimaneva costante in tutte le direzioni.
Dopo vari studi arrivarono alla conclusione che essa fosse una radiazione fossile, residua del Big Bang, cioè quei fotoni generati dopo il big bang che, a causa dell'effetto Doppler, si sono trasformati in onde radio.