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Pianeti – Caratteristiche principali Pag. 1
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Sintesi
I pianeti del Sistema Solare si dividono in 2 categorie principali:

- terrestri (o rocciosi), ossia Mercurio, Venere, Terra e Marte;

- gioviani (o gassosi), ossia Giove, Saturno, Urano e Nettuno.

I primi sono più vicini al Sole in quanto formati da elementi meno volatili, che col tempo hanno avuto una dispersione minore nello spazio; presentano elevate densità, intorno ai 5 g/cm³ , e volumi non elevati. Sono costituiti soprattutto da minerali ferrosi e silicati e presentano masse trascurabili; a causa di ciò, la forza di gravità che vi agisce è relativamente bassa, insieme ad atmosfere alquanto rarefatte. Proprio per questo, i pianeti rocciosi non presentano satelliti, ad eccezione della Luna per la Terra e Phobos e Deimos per Marte.

I pianeti gioviani, invece, sono formati soprattutto da fluidi, con materiali solidi negli strati più interni. Presentano basse densità (addirittura quella di Saturno è minore di quella dell'acqua), ma le masse e i volumi assumono valori elevati.
Tutto ciò comporta un'elevata forza di gravità, di conseguenza uno svariato numero di satelliti, e dense atmosfere.


Pianeti terrestri


- Mercurio, che è il più piccolo tra i pianeti del Sistema Solare. È un pianeta in cui manca completamente l'atmosfera, e questo comporta la collisione indisturbata di alcuni meteoriti che ne hanno dilaniato la superficie per millenni; sono anche assenti, per lo stesso motivo, i crepuscoli e sono frequenti sbalzi di temperatura tra il dì e la notte: si passa da -170°C a 420°C.
Il moto di rotazione è di 58 giorni terrestri, mentre quello di rivoluzione dura 78 giorni; da sottolineare il fatto che il moto di rotazione avviene lentamente, a causa della vicinanza del pianeta al Sole;

- Venere, che è il secondo quanto a distanza dal Sole. Per compiere una rotazione completa attorno al proprio asse impiega circa 245 giorni terrestri, mentre per un'orbita completa intorno al Sole impiega 225 giorni: insomma, su Venere il giorno dura più di un anno. Inoltre, il moto di rotazione avviene in senso orario (retrogrado).
L'atmosfera è molto densa e ricca di Co2 e acido solforico, la pressione atmosferica è di 90 volte superiore a quella terrestre.
Infine, il pianeta è celebre per l'effetto albedo, che comporta la riflessione dei raggi solari sulla superficie; a causa di questo, gli antichi pensavano che Venere fosse una stella (da qui la cosiddetta “prima stella del mattino” e “ultima stella della notte”);

- Marte, che per forma e moto di rotazione di durata pari a quello della Terra, assomiglia al nostro pianeta. La sua superficie è costituita soprattutto da ossidi di ferro che le conferiscono la caratteristica colorazione ruggine; il moto di rivoluzione dura 687 giorni, quasi il doppio di quello terrestre. Sul pianeta era presente acqua allo stato liquido milioni di anni fa, ma oggi sono rimaste solo alcune calotte polari ghiacciate.

Pianeti gioviani


- Giove, il pianeta di dimensioni maggiori dell'intero Sistema Solare. Presenta una superficie costituita da fasce disposte parallelamente al centro del pianeta; è anche presente una zona di fenomeni atmosferici molto intensi, detta “Occhio del Ciclone”. Presenta numerosi satelliti, tra i quali figurano le 4 lune (Io, Europa, Ganimede e Callisto) e un forte campo magnetico, dovuto al breve periodo di durata del moto di rotazione (10 ore). È importante sapere che il pianeta, insieme a Saturno, emette una quantità di energia maggiore rispetto a quella che riceve;

- Saturno, conosciuto soprattutto per i suoi numerosi anelli. Essi sono formati da ghiaccio e polveri, e sono molto sottili; presenta anche numerosi satelliti, il maggiore dei quali, Titano, è perfino più grande di Mercurio. Il moto di rotazione ha una durata minore di quello terrestre, e quello di rivoluzione dura 29 anni; inoltre, l'asse di rotazione di questo pianeta è molto inclinato;

- Urano, il penultimo pianeta quanto alla distanza dal Sole. Presenta un asse di rotazione parallelo al piano dell'orbita e un moto di rotazione retrogrado come Venere. Anch'esso presenta alcuni anelli ma, a differenza di quelli saturniani, sono oscurati;

- Nettuno, dalla superficie di colore blu, dovuto all'elevata concentrazione di metano nella sua atmosfera. È stato scoperto negli anni '30 del Novecento, grazie ad alcuni rilevazioni riguardanti Urano, che si potevano spiegare solo tramite la presenza di un altro pianeta.
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